Filosofia&Esistenza - La filosofia è l'esser coscienti d'essere, d'esserci; è il continuo progettarsi per essere ciò che si è il più autenticamente possibile, scegliendosi sempre nella propria libertà, facendosi liberi, senza attendere di diventarlo.
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Febbre glaciale

Troppa acqua innondail mio visomascherato di plasticitàIl volto si spremenelle iridi velated’umidità densed’immensesalinità amareStalattiti appeseagli occhicristallizzanofossilizzatedi siccità emotiveM’incendiail febbrile rogodell’animastrozzatadi stretti nodiIl ghiacciosecco sulla fronte piastra roventedisgela stillandogocce vetrificatepregne di marmoreitàe fino al cuorelividofaticosamenteapprodano all’istanteibernandoloin un cristallizzatosoffocatogranitico silenzioM.P.
 

L'eterno ritorno dell'identico: Noi, causa primordiale.

Ho questo immenso Nulla d'essere che mi svuota l'animo. Forse l'eterno ritorno dell'identico nietzschiano non è poi una fantasia metafisica del tutto campata in aria; forse, per noi "folli romantici", gli eventi si ripetono quasi identici perchè ce li andiamo a cercare, inconsapevolmente, eppur agendo in prima persona.Così, "capita" che ci ritroviamo sempre nelle medesime…
 

A piedi nudi

Scalzo coi nudipiedi, nell’infinitoassurdo, avanzo;è brivido sul freddomarmo lividodi scarne ombreatone riarso:monotone sembianze.Ardenti ceneritozzi roventicalpesto pezzispenti simulacrifuggevoli invadentireliquie – di me – tracce tacche sulla pelle.Molle vagabondorimbalzo fra meandridisorientati spazi,valli, disincantatieccessi e strazid’euforie improvviseintrise e istantiin vane fantasiedi folle delirare ...“ … e il naufragarm’è dolce (?)in questo mare”.M.P.
 

Catrame

Sputalo tutto il tuo rancoregettalo fuori con un soffioviolento, no ti prego, nonon tenertelo dentro, mai.Hai contratto l'esistenzain un grumo di insicurezzeereditate da un remotopassato di infrante fragilità.Raschialo via quel catramecaldo che pietrifica il tuo cuorelastricandolo d' uno spessonero manto freddo asfalto.Non passarti sopra ancoraun'altra volta, non lo fare;calpestarti con il rullo, dimmiche risolve? non schiacciarticon…
 

La terra e la morte

Sei la terra e la morte.La tua stagione è il buio e il silenzio. Non vive cosa che piú di tesia remota dall'alba.Quando sembri destarti sei soltanto dolore,l'hai negli occhi e nel sanguema tu non senti. Vivi come vive una pietra, come la terra dura. E ti vestono sognimovimenti singultiche tu ignori. Il dolore come…
 

Fantasmi

Non lasciano impronte i fantasmi quando accantoal tuo letto passeggianonelle notti d'insonnesonnambulo vagare.Consunstanziali essenzedi essere e non esserea una spanna da terrasospesi ti osservanoe muti sussurran sentenze.Tra un soffio di freddorespiro sul collo nudoe il calore infiammatodi un corpo che vivela coscienza confessaa se stessa le sue colpeDifensori attenuanticircostanze, avvovaticaso, fato e destino,indulgenze divineremissioni trascendentisi…
 

Allontanarsi avvicinandosi

A volte si pensa di aver compreso tutto e invece ci si accorge di non aver compreso proprio nulla!L'esistenza, questo esser gettati qui, in questo mondo; questa tonalità affettiva che ci satura e ci precede in ogni nostra interpretazione, funge da caleidoscopica lente che deforma, che ci plasma e filtra i nostri pensieri presuntuosamente ritenuti…
 

TERZO ESCLUSO

Consumo ceneri aspirate.Sigarette accorciano infinitigli attimi che il fumo colmad'una nebbia acre e fitta.Sobria l'aria svuota il tempodel suo creatore nel mondo,io: Esserci e temporalità.Rarefatto mi nebulizzo etereoin circoli smarriti d'identità.Contraddittorio riflettere viziatocozza fra sinapsi monadiche,impazziti frenetici impulsisenza orientamento: confusi.Terzo escluso - non posso non essereme stesso ed esserlo al tempo stesso -mi sento scisso…
 

Il con-Esserci degli altri ... e l'esser-solo

"Anche l'esser-solo dell'Esserci è un modo di con-essere nel mondo. L'altro può mancare soltanto in e per un con-essere. L'esser-solo è un modo difettivo del con-essere, e la sua stessa possibilità è la conferma di quest'ultimo. D'altra parte, la solitudine non vien meno per l' avvicinarsi di un altro esemplare della specie umana, o di…
 

Danza d'equinozio

Pullula di pollinil'aria allude leggeraa primavere fioritedi ortiche rampicanti.La natura crea spazi, falle d' immenso, pianti: mi pensolibellula planante in stallo immobilesospesa in transumanzed'affettività represse,sconnesse distanze.Sul pino un corvogracchia neri urli,sinfonie stonatee merli annuncianoun canto di malinconiefra le vie desertevergini e immacolate.Inerte un lento ballotento, stringendo strettacon le braccia apertela figura di fantasmaallo specchio deflessavedo,…
 

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