Non hai parole tuSei un corpo che gemeincastonata gemmanel tempo mutoHo sfiorato i silenzidei tuoi mondi nudidi me spogliati violentemente crudiSpremo l'acidulo grappolooggi fermentato sidroin gocce salateamaramente densee mi coagulo in grumi ematochimicidi rappreso presenteche viscido mi sfugge Lancio l'amo nel vuotoSento tirare tesala lenza scivolal'esca sono iopreda che abboccaM.P.
Resto immobile a tentare l'impossibile: percepire me stesso dall'esterno, come da un occhio d'altrui sguardo. Mi lancio in un'avventura senza sbocchi, consapevolmente votata allo scacco, forse, per carpire qualcosa di me che all'esterno traspare a chi me non è. Sono eternamente incatenato al mio vedere monoprospettico, a scrutarmi dal di fuori specchiandomi attraverso il mio…
Alieno estraniatomi riduco a passivitàuditriceSolipsismi autisticirecidono l'intersoggettivitàalla radice Timidezza ingenuarete a maglie strettecattura l'ioFondali ricchi di stuporescardinati e pesantirimangono sommersiRicci d'aghi aguzzischermati ripiegatis'avvolgono su di sèNausea che corroded'innanzi ad Evaogni nudità M.P.
Il sole adombra scaltroil luccichio della lunaspuria e pietrosapervade dal vetroMani come rami secchiispezionano la cosadensa di rilievi e cavitàdi pesta cartaMorbido un velo plumbeoricopre l'ossa incavenella buiezza cupad'un inverno annichilitodi vecchie foglieingiallite di bileIl viso spinge fuoriostentandola inertela sua spigolositàemotivamente pregnad'inespressivo stuporeindignato d'ipocrisia M.P.
Orizzonte illimitata retta linea illusionepercettiva di una circolaritàgeofisicaFallace sensorialitàIntero bastone immersospezzato nell'acquaall'occhio solo flessosulle retinepigmentateStrappo d'accordidiplopie di sensofra io e mondocome innumerevolipresenzein goccia d'acquall tutto trascendela visioneImmensi mondinon percepibilimi esistono intornotutt'inconosciutiRiconosco impronteleggeresegno di passaggioanonimotracce d'un arcanoreale in me M.P.
Avrei voluto dissolvermi nell'istante stesso, in quell'attimo medesimo in cui la visione era diventata mia, reale, colta ed esperita, quasi percepita. In uno stato quasi fetale vedevo per la prima volta la storia della mia vita, le parti - apparentemente disconnesse - prendere forma di un tutto articolato, di un intreccio che, se fatto fabula,…
Mi specchioin una macchia d’olionero in un secchiodi latta Petroliovischioso e oscurobuio è il mio visodensoSono io che nel fondomio o suo in essomi penso intrisoriflesso M.P.
(01/2000) DOLORE , E’… DOLORE , è sapere che la persona che ami … … non ama più te! DOLORE , è sapere che Lei può anche fare a meno di te … … tu no! DOLORE , è sapere che Lei esiste ancora , ma che … … non è più…