Filosofia&Esistenza

La filosofia è l'esser coscienti d'essere, d'esserci; è il continuo progettarsi per essere ciò che si è il più autenticamente possibile, scegliendosi sempre nella propria libertà, facendosi liberi, senza attendere di diventarlo.

 

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... Chi sarà il prossimo?


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Dormo o son desto?

Post n°107 pubblicato il 17 Ottobre 2007 da brokenheart74dgl
 


E' solo un corpo, il tuo, quell'ammasso di organiche membra e fiumi di sangue impetuosamente circolanti fra canali e tunnel cartilaginosi. Solo un peso schiacciato dall'attraente gravità terrestre che lo pigia nel letto, al mattino, avvolto da coperte tiepide, infuocate da una notte inquieta, tormentata, in bilico fra l'insonnia irrequieta e il sonno profondo mai raggiunto. Uno squillo, sempre il medesimo, di un insieme di ingranaggi analogici e di lancette nere su uno sfondo giallognolo, quando solo illuminato dalla flebile luce dello "snooze", così appare la sveglia agli occhi ancora stropicciati. Un diabolico ripetersi d'urla che annuncia che l'ora è giunta per una nuova giornata. Sono le 5 e questa settimana il mattino è il turno che ti spetta al lavoro. Chissà come mai, proprio quando si sa di doversi alzare, il sonno appare più desiderabile e si fanno promesse a se stessi di dedicare il pomeriggio, tornato dalla fatica del lavoro, a dormire - propositi quasi mai mantenuti. Come pesa questo corpo e come brucia d'un brivido freddo l'aria che sfiora la pelle scoperta, spellata dal guscio che nel buio notturno lo rivestì d'un dolce torpore. Ancora un minuto, un altro secondo, e non vorresti mai alzarti e rimandi, assaporandolo, ogni attimo in più passato in quell'alcova che consapevolmente sai di dovere lasciare, fra un momento, adesso... Solo un istante, non chiedi di più che un altro misero istante che ingordo assapori, ti godi come fosse l'ultimo sonno della tua vita, ma che sai già passerà tanto in fretta nel lampo di quello stesso pensiero che stai pensando. Tiri su le coperte, quasi le abbracci avvolgendole di te - proprio quando poco prima eran loro ad avvolgerti. Poi ti fai forza, la ragione ti chiama con il suo imperativo categorico: "E' ora, devi alzarti o giungerai al lavoro in ritardo". La coscienza pian piano riemerge dall'oblio che nel sogno la sublimò, seppur mai sopprimendone completamente la censura, ma solo sopendola un poco, quanto basta perchè i tuoi desideri repressi possano manifestarsi in immagini, flash impastati d'arcano che quando riesci a ricordare, appaiono assurdamente caotiche, spesso frammentarie e iperboliche, avvolte esse stesse in un ombrato nero-grigio sfocato e oscuro pellicolare di fotogrammi: i tuoi sogni.
Di colpo prendi coraggio e ti spogli del piumone che così soffice sulla tua pelle contrasta col velo d'aria fresca che d'improvviso investe l'epidermide e che ti fa tremolare in in vibranti scosse di "bhrrrr". Quando i piedi toccano il gelido marmo del pavimento, quella terra granitica, sei già in piedi, poi vestito, lavato e al lavoro. Senza sosta tra le mani sfogli un libro; poi la sera due parole sul tuo diario e un pensiero digitato sulla tastiera di un pc, nel tuo blog. Nemmeno t'accorgi che di già hai adagiati di nuovo i tuoi piedi sul marmo che solo un attimo prima sembrava tu avessi lasciato e ripiombi in quel soffice guscio, ovattato d'oniricità, a dormire.
Poi apri gli occhi, sono le 7 e destandoti, questa volta davvero, t'accorgi che ti sei addormentato o chissà, forse stai ancora dormendo e neppure lo sai.

M.P.

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/10/07 alle 21:10 via WEB
Caro Marco, innanzitutto grazie per avermi lasciato un tuo pensiero sul mio blog. Peraltro molto bello e significativo e anche originale, visto che molte volte i commenti sono molto telegrafici al contrario del tuo che mi è sembrata una bella lettera epistolare. Sono contenta che un Filo ci lega, ovvero quello di aver pubblicato i nostri libri con la stessa casa editrice, cosa che ha dato una nuova sferzata d'aria alla mia vita. Il motivo per il quale scrissi quel post, è che non ne posso più di tutta quella gente che si rende inutile e si vende per così poco credendo di essere un talento o di avere delle qualità, e non fa altro che lamentarsi. Io ho lavorato come operaia per ben diciassette anni ovvero dall'età di quattordici anni fino all'anno scorso. Poi dopo molti sacrifici durante il mio lavorare mi sono diplomata e adesso faccio l'impiegata. E' tutto un altro modo di lavorare anche se il mio obbiettivo è quello di fare la scrittrice a tempo pieno.So che sarà una cosa molta difficile ma tentar non nuoce. Per quanto riguarda la presentazione fatta a Roma sarò sincera con te al cento per cento: L'ho trovata molto veloce e inespressiva poichè la relatrice ha spiegato il mio libro toccando alcuni punti non interessanti a mio parere e molto discordanti con ciò che volevo dire io. Morale della favola ho preferito leggere alcuni pezzi del libro invece di rispondere alle sue domande. Invece due settimane fa ho fatto un'altra presentazione e devo dire che sono più soddisfatta perchè l'assessore del comune del mio paese ha centrato in pieno gli argomenti ed è venuta fuori una bella serata. Diciamo che probabilmente se quella d Roma si incentrasse di più con un solo autore, le cose verrebbero meglio. Presentavamo i nostri libri in quattro e il tempo è quello che è. Credevi di esserti dilungato troppo? Scusami e spero di non averti annoiato...Ti auguro di fare una bella presentazione e un in bocca al lupo per il tuo libro. Teniamoci in contatto e fammi sapere ok? Ciao Valeria74 il mio blog è valeria74.splinder.com nel caso te lo dimentichi ciao nuovamente
 
 
brokenheart74dgl
brokenheart74dgl il 19/10/07 alle 13:00 via WEB
E' stato un piacere, anzi grazie a te per avermi risposto con tanto sollecito. Capisco l'esperienza di sentir parlare di qualcosa che si è scritto, di una parte del proprio essere, in un'accezione nella quale noi non ci riconosciamo completamente, ma ahimè capita anche questo. Teniamoci in contatto, mi raccomando Ciao Marco
 
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