Filosofia&EsistenzaLa filosofia è l'esser coscienti d'essere, d'esserci; è il continuo progettarsi per essere ciò che si è il più autenticamente possibile, scegliendosi sempre nella propria libertà, facendosi liberi, senza attendere di diventarlo. |
PRECISAZIONI DELL'AUTORE
Questo blog non ambisce a nessuna Hit, non pretende di rientrare in alcuna classifica.
La crudità di alcune immagini qui esposte non si pone scopi drammaturgici, nè di effetto scenico, tantomeno velleità di moralismo ipocrita perbenista o buonista. Esse sono immagini di un reale che oggi è tale, ma che il sistema tace o colora con il sedativo del benessere apparente e dell'accondiscendimento accomodante, quando non della manipolazione informativa. L'esposizione di tali immagini non è gradevole nemmeno per l'autore del blog stesso, il cui scopo unico non è quello di suscitare un commiserevole senso di colpa nei destinatari, quantopiù di far prendere loro coscienza della situazione di fatto e delle responsabilità di ogni essere umano nei confronti di questa situazione stessa, tragica e disumana. L'unica unità di misura del successo di questo blog è quella del raggiungimento di una presa di coscienza critica di giudizio autonomo da parte del maggor numero di persone possibili, rammentando che la libertà di un essere umano finisce dove inizia quella di un suo simile e che, per quanto ognuno di noi inventi scuse con se stesso, ricadendo nella rete a maglie strette della malafede per limitare le proprie resposabilità, comuque lo si voglia o no, parafrasando Sartre:"Siamo condannati ad essere liberi".
M.P. (brokenheart74dgl)
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Questo, pare, molti non riescano ad intendere: il comunismo non è un sistema pensabile come riforma di quello capitalistico, ma nè è il superamento delle contraddizioni interne, avente come fine, non la sua trasformazione, bensì l'abbattimento come scoria, come prodotto storico giunto oramai a maturazione. L'instaurazione di un sistema comunista - dove comunista è sinonimo e porta seco analiticamente il concetto di umanitario - necessita e non può esimersi da una svolta rivoluzionaria, in primo luogo perchè le classi al potere, che tramite l'economia tirano i fili della politica, non accetteranno mai un riformismo talmente radicale come quello di una estinzione della divisione della società in caste/classi, in quanto ciò verrebbe a significare la perdita dei loro privilegi; in secondo luogo, perchè, se anche tale movimento riformista dovesse ipoteticamente aver successo, ciò richiederebbe un tempo troppo lungo in rapporto al livello attuale di benessere della popolazione occidentale e di sfruttamento delle risorse planetarie, un percorso storicamente abbisognante di un lungo periodo che, proprio per causa della elevata produttività sempre richiesta in modo più intensivo per una maggire accumulazione di capitale e dunque per una continua crescita del saggio di profitto, vedrebbe il pianeta distruggersi o/e la specia e umana estinguersi ancor prima di un suddetto, seppur improvabile, mutamento su base non rivoluzionaria.
Mi sgolo, strappo ai miei polmoni ogni residuo di fiato per gridare ciò che dovrebbe apparire con evidenza immediata, che questo sistema è progressivamente regressivo e autodistruttivo, che non si tratta di aumentare i metodi di smaltimento delle scorie, o di produrre più energia, ma di limitare i nostri consumi, di scegliere coscienziosamente un modello di esistenza più sostenibile e meno opulento.
O consumiamo, divoriamo il nostro pianeta, o consumiamo di meno noi, soddisfacendo i bisogni invece di crearne di nuovi e di divorare tutto con ingordigia.
Urlo, ma sento solo una eco di muti, silenziosi: esagerato!!!
Hegel, nel suo idealismo estremo, delineava il suo sistema come fine della filosofia e parallelamente , essendo per lui la filosofia "l'espressione del nostro tempo in concetti", la fine della storia.
E se nel suo idealismo, in quel movimento dialettico-speculativo, avesse ravvisato la tutt'altra che idealistica escatologia distruttiva dell'egoistica, o come citava Hobbes "insocievole" natura umana?
Rivoluzione, prima di tutto delle coscienze, poi, e solo poi, del sistema. Non è ancora troppo tardi ... forse!!!
M.P.
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