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« FANTASMI ! ESISTONO OPPU...ARCHEOLOGIA DIVERSA; ???? »

IL MESSIA VENNE SU UN DISCO VOLANTE

Post n°7 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da ulisse_dragone
 

veniva, venivano

Luca Capitolo 21 vs 5:

“E vi saranno dei segni nel Sole, nella Luna e nelle stelle; e sulla Terra,
angoscia delle nazioni, sbigottite dal rimbombo del mare e dalle onde.”

Già nell’antichità tutte le civiltà, veneravano  il Dio Sole, un esempio,
il Dio egizio Horus

Sono esistiti, all’inizio, non uno ma diversi cristianesimi. Una delle sue
versioni ha preso il sopravvento sulle altre; ha stabilito, secondo il
proprio punto di vista, il canone delle Sacre Scritture e si è imposta
come ortodossia, relegando le altre al rango di eresie e
cancellandone il ricordo. Noi possiamo però oggi, grazie a nuove
scoperte di testi e a una rigorosa applicazione del metodo storico,
ristabilire la verità e presentare finalmente Gesù di Nazareth per
quello che fu veramente e che egli stesso intese essere, cioè una
cosa totalmente diversa da quello che le varie Chiese cristiane hanno
finora preteso che fosse.

Nuove scoperte di nuovi testi hanno modificato il quadro storico sulle
origini cristiane.

Gesù non ha mai voluto fondare alcuna religione. Gesù è l’Uomo che
ha coscienza e conoscenza di sè e che, con il solo atto di volontà
cambia la “realtà” (miracolo). Gesù è venuto a portarci la conoscenza
che ci hanno sempre nascosto sulla natura dell’uomo che è ANIMA.
Egli è venuto a dirci che possiamo essere come lui, vero Uomo e
vero Dio.

La religione fu voluta da forze che non sono solo di questa Terra, per
dividere le genti e assoggettarne la volontà umana nascondendoci la
nostra stessa natura.
Gesù non è religione, è VITA.

Ne parla l’Avvenire in un lungo articolo che di seguito vi proponiamo.

Incontri ravvicinati del terzo tipo; ma stavolta direttamente in chiesa.
Succede, a voler accostare il muso grinzoso di E.T. a certe pagine
dell’AT (sta per «Antico Testamento»)… Eppure l’argomento è
accattivante: «Il mito extraterrestre sembra oggi volersi presentare
sempre più come vera e propria nuova religione, o meglio ancora una
parodia della religione, fortemente connotata in chiave messianica
dall’attesa della figura dell’alieno
come possibile (o prossimo?) salvatore di un’umanità ormai tragicamente
in cris
i». Il marziano al posto di Cristo; o più precisamente: come un
cristo laico, materialista, scientificamente accettabile, immanente e
tuttavia – proprio come il Figlio di Dio – disceso dal cielo, da un’entità intellettualmente evoluta e forse moralmente superiore, per portare un
messaggio di progresso e pace.

Sì, è accattivante questa lettura delle «radici occulte di un mito
moderno», compendiata da Enzo Pennetta e Gianluca Marletta
nel loro Extraterrestri
(Rubbettino, pp. 136, euro 11): un lavoro che – soprattutto
nella parte dovuta a Marletta – offre una bella mole di spunti
di riflessione sui rapporti tra l’ormai ultra-decennale boom
(letterario, cinematografico, fumettistico…) della cultura ufologica e
l’evoluzione della sensibilità religiosa o comunque spirituale
contemporanea. La tesi, detta con le parole degli autori, è la
seguente:
«Il mito extraterrestre, nei suoi aspetti para-messianici e para-mistici,
sembra offrire un formidabile punto d’arrivo per quello spiritualismo
moderno che, a partire dallo spiritismo del XIX secolo, giunge fino al
più recente New Age». Dunque vediamo – riprendendo il classico
schema degli «incontri ravvicinati»
tra terrestri e alieni – in quali stadi si articolerebbe tale presunto
contatto tra E.T. e le figure del sacro.

Incontri del primo tipo: l’«esegesi extraterrestre»
E se il carro di fuoco che rapì in cielo il profeta Elia fosse stato
un disco volante? Non c’è nulla da ridere: un ingegnere austriaco
ha persino disegnato il veicolo spaziale di cui parlerebbe la Bibbia…
Difatti per gli ufologi, anzi più correttamente i cultori di
paleo-astronautica, non c’è dubbio che persino i libri sacri possano
fornire prove di contatti con esistenze d’altri pianeti.
Elia è il caso più patente, ma si citano spesso anche la visione di
Ezechiele e l’episodio dei «giganti» che al dire della Genesi abitarono
sulla Terra dei primordi: secondo ipotesi di esperti diventati celebri a
suon di milioni di copie dei loro libri, Eric Von Daniken e Zacharia
Sitchin, i «giganti» biblici sarebbero appunto alieni che – congiuntisi
con le «figlie degli uomini» – generarono lo scatto evoluzionistico
fondamentale dai primati all’<+corsivo>homo sapiens<+tondo>…
Ovviamente la teoria è assai più complessa, e viene spesso condita
dal sospetto che l’esegesi tradizionale cattolica abbia volutamente
occultato il vero senso dell’episodio veterotestamentario per
nascondere una «verità» scomoda. Ma questo è un corollario
«complottista», su cui anche a parere dei nostri autori – non val
la pena di soffermarsi troppo.

 

Incontri del secondo tipo: l’«ipotesi parafisica»
La teoria è stata elaborata da John Keel dopo aver studiato
numerosissime testimonianze di persone che avrebbero avuto
contatti con gli Ufo e aver
concluso che non si può trattare solo di casi psichiatrici.
Piuttosto, per la forma fantasmatica e immateriale assunta
da tante presunte manifestazioni aliene, egli propende a
considerarle come l’equivalente
moderno dei folletti delle fiabe medievali o degli spiriti evocati dai
medium ottocenteschi (non a caso, vari ufologi della prima ora erano
anche spiritisti…). In questo caso, dunque, il contatto dell’uomo con
gli alieni – attraverso mezzi diversi, fino al rapimento – indica in modo
«moderno» il legame antico e insopprimibile con una dimensione
ultraterrena. Insomma, come se i marziani colmassero il vuoto
lasciato dalle religioni nell’ansia di soprannaturale
dell’uomo ormai ateo.

Incontri del terzo tipo: l’«angelo di tenebra».
Col che si va un passo oltre: gli esserini verdi che scendono dai
dischi volanti altro non sarebbero se non inviati dall’aldilà, dal
cielo oppure dagli inferi. Alcune correnti della Chiesa ortodossa,
ad esempio, propendono per un’interpretazione demoniaca,
secondo la quale gli Ufo sono espressioni sataniche da cui
difendersi con i classici
mezzi della fede (esorcismi compresi). La medesima visione è
condivisa
da una corrente esoterista cristiana, per cui i marziani farebbero
parte di un progetto che si può avvicinare alle profezie apocalittiche:
secondo il francese Jean Robin, per dire, gli Ufo sono uno di quei
fenomeni («forse il più importante di tutti») che indicano l’avvento
degli ultimi tempi. E «quale forma potrebbe essere più efficace –
scrive Marletta – di un Anticristo che si mostrasse come salvatore
giunto dallo spazio?».

Comunque, conclusa la disamina dei fenomeni in cui si manifesta
il lato religioso degli Ufo, i due autori esprimono un’ipotesi
interessante: «Il mito extraterrestre potrebbe concretizzarsi in
una forma di parodia del religioso forse ancor più “perfetta”
di quella rappresentata dalle ormai vecchie ideologie politiche
(dai marxisti ai marziani, ndr.)… Al pari delle religioni, d’altronde,
esso possiede una sua “storia della salvezza” (l’idea che gli
extraterrestri si siano manifestati e rivelati progressivamente
durante le varie fasi della storia umana), i suoi profeti, il suo
“mito della creazione”, i suoi miracoli».

 
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