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diario di poesia dalla città dove si applaude ai tramonti

 

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« ti amo...AGNES »

Dodici settembre

Post n°48 pubblicato il 11 Settembre 2008 da scardanelli
 

Dodici settembre

Oggi piango mio padre
e tu – lontano – piangi tuo padre.
Nel caos della nuova guerra,
un folle ride
e aspetta il paradiso
promesso da un dio demente e barbaro.

Gli idoli dell’odio
dell’uomo, della menzogna,
della stupidità,
del potere sono crollati;
o – peggio - ancora resistono.
E io piango mio padre.
Ma non conosco tuo padre
che vive e muore nella fossa,
ove il fango è l’aria che si respira.

E una donna
mi chiede se c’è più di un bacio,
magari una carezza.
Chiudo gli occhi
e faccio l’amore
e quando mi sveglio,
al mio fianco, solo,
un corpo bruciato.

È un miracolo
quanto a lungo può durare
un mondo che le nostre menti
hanno creato.
Un mondo
così pieno di merda.

Ti ho visto nella notte,
dove un demone travestito da dio
e il suo popolo di trogloditi
saccheggiava le mense
di sacerdoti corrotti
e grassi e stupidi.
Colpevoli.
Tutti colpevoli.
All’inferno.
Zap him again!
Zap the son of a bitch again!

Vado lontano.
Vado dove nessuno
può sentirmi piangere
o ridere.
I bimbi posano gli zaini:

il gioco è finito.
I bimbi si abbracciano,
prima di lanciarsi nel vuoto:
lo spettacolo della morte è iniziato.
E non finirà.
Perché tutto sa di bruciato,
di sporco, di miseria,
di passato, di orrore.

Un bimbo mi chiama.
Sta guardando
il sole del 12/9 sorgere.
Ha gli occhi pieni di lacrime.
Suo padre è morto.
Ed il paradiso promesso
è una bugia.
Lo abbraccio e piango.
Perché oggi
anche mio padre è morto
ed anche il mio paradiso
è una bugia.

E' vero: non viviamo in mondi separati.


                                  Pubblicato su www.poetilandia.com il 11.09.2008

Children of war times - album di john max
            



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Un blog di: scardanelli
Data di creazione: 26/05/2006
 

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