scardanellidiario di poesia dalla città dove si applaude ai tramonti |
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PESARO, LA CITTA' DOVE SI APPLAUDE AI TRAMONTI
"L’ultima cosa poi ti lascio: domani è il giorno più lungo dell’anno (o non era oggi?), qui da noi si è soliti andare al porto e vedere il tramonto del sole. Il sole, in questo periodo dell’anno, tramonta sul mare con spettacoli di colori sfavillanti. E normalmente c’è parecchia gente (una mezza dozzina di pescatori e qualche triste aspirante poeta) ad assistere a questo spettacolo che poi si chiude con uno spontaneo applauso al sole e al cielo che si colora dell’immenso.
Potrei lavorare all’azienda di promozione turistica, vero?"
L'amore aiuta a vivere, a durare,
l'amore annulla e da principio. E quando
chi soffre o langue o spera, se anche spera,
che un soccorso s'annunci da lontano,
è in lui, un soffio basta a suscitarlo.
Questo ho imparato e dimenticato mille volte,
ora da te mi torna fatto chiaro,
ora prende vivezza e verità.
La mia pena è durare oltre quest'attimo.
Mario Luzi - Aprile-Amore
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A Piermario Morosini
IL PORTIERE
E’ la domenica della misericordia.
Dio ha parlato a tutti noi, è sceso a fischiare un rigore.
Come al solito, siamo corsi tutti dall’Arbitro
a protestare, a giurare che non era rigorei!
A 25 anni non si può morire,
qualcuno ha sbagliato e deve pagare.
No, la morte non esiste, come quel rigore;
nessuno di noi se n’è accorto perché quel fallo non esiste.
La morte non esiste, non possiamo accettarla la morte,
perchè odiamo la Vita.
Ogni giorno odori di morte, odio e violenza catturano la vita,
sottraendo bellezza e verità.
Così nelle piazze traboccanti di proteste,
così su facebook, così nelle famiglie,
e nessuno si accorge di nulla.
Ma Dio ci ama e ci parla:
lo abbiamo visto tutti a dirci la verità,
a cercare di aprirci il cuore,
ma nessuno Lo ha riconosciuto.
Quel rigore non lo accettiamo.
E rifiutiamo la verità.
Basterebbe lasciar calciare quel rigore,
e sperare che un portiere possa pararlo.
Dio ci ha parlato a Pasqua, ed era per donarci Suo Figlio,
il Portiere che ha parato, per tutti, sulla Croce, quel rigore.
Piermario lo ha visto in quegli istanti che il cuore gli si fermava nel petto;
i suoi occhi sereni hanno visto quel Portiere tuffarsi
e parare quel pallone assassino.
Usciva dal campo per entrare nel Cielo,
quelle mani invisibili lo avevano accolto e abbracciato.
Ha vinto Piermario: quel Portiere ha fermato la morte vera,
è risorto per lui e per tutti: lo ha salvato.
Pubblicato il 20.04.2012 su www.alidicarta.it
e su www.scrivendo.it
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