scardanelli

A parere della scrivente, "Di grezze stelle" è una delle più accattivanti creazioni dell'A. Significativa la musicalità dei versi "Il loro raggio è sale /una luce che sa di mare", che risente probabilmente dell'influsso, mai negato e anzi ricercato, delle liriche di Mandel'stam. Preziosa, pure, la rima baciata "conchiglia - imbriglia", che da un respiro e un aria di brillantezza all'intera composizione. Si rinviene, poi, un tema particolarmente caro all'A., quello della critica (polemica) contro chi "ignor[a]questa luce dei sensi" e che viene definito "un lutto/ d'innocenza amara." Quasi che venga rivendicata una certa superiorità su chi non condivide i sentimenti e rimane espressione, per l'appunto, di "un lutto". La polemica, se così si può dire,è però brillantemente superata e risolta nella magnifica conclusione (anch'essa di ascendenza mandel'stamiama?): "Ma quest'amore pure senza di me / t'avrà sempre." L'amore, suggerisce l'A., sopravvive a tutto anche all'incomprensione e al rifiuto. Notevole. Piaciuta tanto. Chiara