scardanellidiario di poesia dalla città dove si applaude ai tramonti |
BENVENUTI!!!
LASCIATE UNA SENTENZA VOI CH'ENTRATE...
...cioè lasciate un commento, grazie!
PESARO, LA CITTA' DOVE SI APPLAUDE AI TRAMONTI
"L’ultima cosa poi ti lascio: domani è il giorno più lungo dell’anno (o non era oggi?), qui da noi si è soliti andare al porto e vedere il tramonto del sole. Il sole, in questo periodo dell’anno, tramonta sul mare con spettacoli di colori sfavillanti. E normalmente c’è parecchia gente (una mezza dozzina di pescatori e qualche triste aspirante poeta) ad assistere a questo spettacolo che poi si chiude con uno spontaneo applauso al sole e al cielo che si colora dell’immenso.
Potrei lavorare all’azienda di promozione turistica, vero?"
L'amore aiuta a vivere, a durare,
l'amore annulla e da principio. E quando
chi soffre o langue o spera, se anche spera,
che un soccorso s'annunci da lontano,
è in lui, un soffio basta a suscitarlo.
Questo ho imparato e dimenticato mille volte,
ora da te mi torna fatto chiaro,
ora prende vivezza e verità.
La mia pena è durare oltre quest'attimo.
Mario Luzi - Aprile-Amore
AREA PERSONALE
TAG
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
La fede cristiana martoriata è un segreto vincente o una resa alla storia? Quando il Papa fu aggredito per il discorso di Ratisbona, per quel passaggio di elementare buon senso storico e teologico sul nesso tra fede e conversione forzata nella religione maomettana, e nessuno lo difese come si doveva, e il Vaticano si impegolò in gesti di scusa e di correzione non persuasivi perché insinceri mentre i fanatici islamisti chiamavano a raccolta folle vocianti, una suora veniva assassinata, e altri delitti venivano compiuti in nome dell’intolleranza in ogni parte del mondo, ebbi un brivido di paura e un senso di rivolta. La questione non è se vinciamo o perdiamo contro l’Islam, ma se riusciamo o non riusciamo a essere ancora cristiani nel III millennio, vale a dire nella nostra vita. Benedetto XVI sta dicendo che si può. I musulmani si accolgono, infatti, non per pietà o per reciprocità. E tanto meno si ama e si perdona se stessi, prima ancora degli altri, per convenienza o interesse. E’ la fede cristiana stessa che, in definitiva, impone interiormente e pubblicamente di accettare, perdonare e agire virtuosamente, anche quando non vi è nessuna motivata ragione umana e sentimentale per farlo. La domanda che mi nasce spontanea e che mi tormenta – soprattutto dopa la visione del film “Uomini di Dio” – è se la fede cristiana martoriata è un segreto vincente o una resa alla storia? Riporto uno stralcio del testamento spirituale di Frére Christian, “Quando si profila un addio”: Se mi capitasse un giorno (e potrebbe essere oggi) di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a questo paese.
|
IL CIRCO DELLE PULCI La mia vita è come Balletti ed illusioni, di lustrini e carillon funzionanti a scatti, nella magia del tempo. Tu che conosci la vita, e con mille espedienti sei acrobata e pagliaccio, sai quanto immenso è il cielo, il sapore acre del dolore e il profumo sublime dell'amore. E conosci quei sogni che stupidi ti fanno essere giocare e urlare. Sono luna di gomma io non sentirei la vita Illusioni, solamente illusioni. Un'acrobazia arrugginita Eppure è strano sapersi morti Pubblicato su www.scrivendo.it il 20/10/2010
|
SAN BARTOLO Andrea si sentì stordito dalle grida Ancora è dato assistere Pubblicato su www.scrivendo.it il 30.09.2010 |
Il soldatino di piombo C'era una volta un bimbo che aveva ogni tipo
C'era però una grossa scatola dalla quale Fu raccolto da due bambini e messo Scrutato malamente dai topi, Anche lui però ebbe vita breve, Così i due innamorati rimasero per sempre insieme.
|
Post n°78 pubblicato il 23 Luglio 2010 da scardanelli
da "IL CANTO D'AMORE DI J. ALFRED PRUFROCK" [...] No! lo non sono il Principe Amleto, né ero destinato ad esserlo; [...] |
L’Angelo mi ha preso per mano che non era ancora buio. Di là dai veli della pioggia e della sera, la luna e il mare erano come i riflessi cangianti del pavone. L’Angelo mi ha fatto salire di corsa le scale nere, fin qui nella mia stanza. Non avevo più fiato. Allora l’Angelo mi ha baciato sulla bocca, e io sono caduto in ginocchio davanti alla finestra aperta mentre volava una rondine scolpita dall’aria. So bene che non è eterna la poesia, ma vive insieme a noi, china su chi inventa amore e soffre amore quando rimane solo. Ieri sulla terra, tutto era importante, ma qui, ora, altro è necessario. Tags: angelo, poesia, scrivendo.it |
Ti libero la fronte dai ghiaccioli che raccogliesti traversando l'alte nebulose: hai le penne lacerate dai cicloni, ti desti a soprassalti.
l'ombra nera, s'ostina in cielo un sole freddoloso: e l'altre ombre che scantonano nel vicolo non sanno che sei qui.
EUGENIO MONTALE |
Il libro, Pubblicato il 16.04.2010 su www.scrivendo.it
|
LEI SENTE Lei si limita a sentire.
Pubblicato su www.scrivendo.it il 16.03.2010
|
Post n°71 pubblicato il 22 Febbraio 2010 da scardanelli
Io - na E il Pesce mi vomitò sulla tiepida dice, giammai sazi di tanto fango. Stolta regina di questa città che non lavi via la miseria delle storie e l’aria marcia di vendetta. con la testa sul guanciale. La lucerna veglia da sola ma io non ho parole per il cielo e la luna.
Pubblicato su www.scrivendo.it il 21.02.2010
|
INFO
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: scardanelli
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 50 Prov: PS |
Inviato da: jovi
il 10/10/2011 alle 16:57
Inviato da: scardanelli
il 16/05/2011 alle 18:43
Inviato da: smeraldoeneve
il 15/05/2011 alle 19:38
Inviato da: scardanelli
il 29/04/2011 alle 22:12
Inviato da: smeraldoeneve
il 27/04/2011 alle 14:54