Albe e tramonti
Pensieri e parole viaggio alla ricerca di noi stessi
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2 aprile 2005
Post n°711 pubblicato il 02 Aprile 2015 da scarlett40
Un'immagine mi e' rimasta nel cuore: la folla sotto le tue finestre, le candele accese, e l'impressione che stesse per mancarci qualcuno di grande. Il 16 ottobre 1978 ti hanno eletto Papa, ma ero troppo piccola per ricordare quel momento, ricordo invece benissimo il tuo italiano stropicciato e simpatico, e il sorriso buono, aperto a tutti che ci donasti fin da subito. Ricordo la forza del tuo passo nei tuoi viaggi, e la dolcezza con cui ti piegavi ad accarezzare i bimbi. Mi facevano tenerezza gli abbracci a malati ed anziani, e vedevo nel carisma della tua persona, appunto, un grande che voleva stringere la mano a tutti, indistintamente. Qualche volta ho pensato che sarebbe stato bello incontrarti in una delle tue passeggiate, tra la natura che tanto amavi, o semplicemente ascoltarti in silenzio, ma mi ha commosso di piu' vederti piegato nella malattia combattere come se fossi il piu' normale dei nostri nonni senza paura. Non ti sei arreso mai, non ti sei fermato mai, e te ne siamo grati perche' hai portato noi, allora giovani, tra le braccia e ci hai cresciuti fino a farci uomini e donne. Adesso dovremmo essere le tue mani e le tue braccia per testimoniare tanto amore per la vita, ma spesso non ne abbiamo forse la capacita'. Nella testa mi rimbomba l'eco delle tue parole - non abbiate paura, spalancate le porte all'amore. Invece di paura ne abbiamo tanta, pensavamo di potercela fare da soli, speravamo di avere davanti un futuro limpido come quel periodo di giovinezza che abbiamo condiviso con te, invece molti hanno conosciuto la disperazione di perdere il lavoro, il tormento di non vedere via d'uscita e di essere persone inattive, purtroppo un peso per le proprie famiglie. In questo pensiero cade la mia preghiera piu' profonda - Non abbandonarci a noi stessi, affidaci ad un buon Pastore, donaci qualcuno che ci guidi ancora, ed ancora - ed ecco Papa Francesco dal sorriso grande, a cercarci uno per uno tra la folla. Mentre scrivo il vento, come nel giorno del tuo funerale, volta le pagine del tuo libro sulla bara di legno chiaro. Il vento porta con se in ogni angolo la tua parola, e la primavera, la Pasqua ci da nuova speranza, mi rendo conto che sei tra quelli che non scompariranno mai, quelli che ci sono anche quando non li vedi. Imperioso il vento chiude il tuo libro, e una nuova era si apre, o forse e' la stessa, e siamo noi a cercarti ancora, restaci vicino. |
AREA PERSONALE
Sono di tutti questi fiori
l'uno e l'altro
persa tra i giunchi
rivolta al cielo.
Non distinguo i petali
tutt'uno con il gruppo
ed il profumo
fosse mio, sarei vento.
L'iris ti cela il suo cuore
agli occhi, ma ti regala
l'immenso profumo
affinche' per te sia brezza.
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PER UN ATTIMO
Per un attimo
io ho cercato te
tu hai cercato me
In un mondo dove
tutto corre
noi ci siamo fermati.
Incontrati, sfiorati,
e' stato silenzio
parlavano i gesti.
Ed ho letto
e tu hai scritto
una pagina di vita.
Se potessi perdermi
starei seduta
ad attendere
la vita del bosco.
Invece la mia bussola
definisce contorni
e non riesco a vedere
se non i profili degli alberi.
Eppure nella selva
vive forte, indomita
l'essenza della vita.
ATTENZIONE
I contenuti del blog rappresentano una parte di me. Aggiungo a volte, per arricchire i contenuti, foto tratte da internet, e citazioni, in buona fede, tuttavia sono disponibile, previa segnalazione, a togliere quanto eventualmente pubblicato se diffuso senza autorizzazione.
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