Creato da laddor il 30/06/2009

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giovani, bugie, identità storie a fumetti su amore e identità che hanno per protagonisti gli adolescenti di Delia Vaccarello disegni di Giulia Argnani Oscar Mondadori

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MODUS VIVENDI

Post n°8 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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Modus vivendi

11 luglio 2007


DI CHE AMORE SEI?
DI STEFANIA MARRA


L’adolescenza è un’età molto critica. Ma diventa davvero un dramma quando, alle tante domande su se stessi e il mondo, si sommano quelle
sulla propria diversità. Domande difficili, che si fatica anche a porsi da soli nel chiuso di una stanza; aprirsi con altri, non se ne parla neanche! Il libro di Delia Vaccarello – scrittrice e giornalista in prima linea sulle tematiche di gender – è quindi una preziosa finestra sul mondo degli adolescenti taliani. Le otto storie presentate, “tradotte” in umetti dalla matita di Giulia Argnani, sono infatti tratte da un materiale umano ricchissimo con cui Mukkelia (l’avatar utilizzato dalla scrittrice giocando
sul suo cognome) è venuta in contatto tramite mail, ma anche durante incontri in scuole o associazioni. «Mi scrivono molti giovanissimi. Dietro le
loro parole, tra le righe dei loro pensieri, al di qua delle tante domande (...), io avverto costantemente una voce. Una richiesta: “Siamo soli e abbiamo un obiettivo: vogliamo capire chi siamo noi e cos’è la vita. Ci dai una mano?”», scriveva Vaccarello nell’introduzione a L’amore secondo noi, di cui Sciò! rappresenta la continuazione. Interessanti le appendici, che tra l’altro offrono una bella selezione di film divisi per tema.
Il target? In realtà è molto vario. È un libro sicuramente rivolto ai giovani, ma non ci sono controindicazioni per chi è già un po’ avanti con gli anni e forse ha dimenticato cosa vuol dire essere adolescenti. Inoltre è una lettura molto indicata – anche – per quegli adulti che hanno idee un
po’ “confuse” sull’omosessualità e che hanno paura o vergogna di saperne di più. È infine consigliabile per quei genitori che pensano «tanto mio figlio è normale», tanto per mettersi alla prova, e per quelli che invece hanno timori inconfessati: proprio questi ultimi hanno una grave responsabilità, cioè tentare di comprendere un figlio diverso e stargli vicino, in un momento così delicato ed in mondo purtroppo ancora ostile. Sono davvero tanti, troppi gli adolescenti che si suicidano perché si
scoprono gay e temono la reazione della famiglia. Come racconta Mukkelia in una delle storie di Sciò!, ci sono mamme premurose che tentano di guarire il pargolo deviato chiamando l’esorcista.

 
 
 
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