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La Storia del rock'roll : Booker T. & MG

Post n°1283 pubblicato il 19 Marzo 2013 da paperino61to

 

                  

 

 

 Con questi post anche successivi , vi parlerò di gruppi strumentali che andavano di moda in quegli anni, ovviamente riguardante solo  i più famosi,  tra questi vi la Booker T. & the MG è una strumentale R & B band che era influente nel plasmare il suono del sud dell'anima e l'anima Memphis . I membri originali del gruppo erano Booker T. Jones (organo, pianoforte), Steve Cropper (chitarra), Lewie Steinberg (basso), e Al Jackson, Jr. (batteria). Nel 1960, come membri della band di casa Stax Records , hanno suonato con  centinaia di registrazioni di artisti come Wilson Pickett , Otis Redding , Bill Withers ,Sam & Dave , Carla e Rufus Thomas e Johnnie Taylor . Hanno anche pubblicato dischi strumentali con il loro nome, come le hit 1962 singolo " Green Onions ". Per quanto ideatori del suono Stax unico, il gruppo è stato uno dei più prolifici, rispettato e imitato della loro epoca. Verso la metà degli anni 1960, le bande su entrambi i lati dell'Atlantico stavano cercando di suonare come Booker T. & the MG.

Nel 1965, Steinberg è stata sostituita da Donald "Duck" Dunn , che ha suonato con il gruppo fino alla sua morte nel 2012. Al Jackson, Jr. è stato assassinato nel 1975, dopo di che il trio di Dunn, Cropper e Jones riuniti in numerose occasioni con vari batteristi, tra cui Willie Sala , Anton Fig ,Steve Jordan e Steve Potts .

La band è stata introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992. 

 

                      

 

( pezzo incluso nella colonna sonora di America Graffiti )

 

 

              


 
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Commenti al Post:
paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 19/03/13 alle 17:23 via WEB
hola maestro papero allora facciamo fasta questa sera? speriamo che viene rosa così balliamo qua qua..
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 19/03/13 alle 17:25 via WEB
ah ah prova ad invitarla dai vi apro solo x voi il rock cafè :-) ciaoooo
(Rispondi)
 
 
 
paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 19/03/13 alle 17:49 via WEB
ahaha che ridere no se apri apri x tutti così ci divertiamo
(Rispondi)
 
 
picciro
picciro il 19/03/13 alle 21:56 via WEB
Il ballo del qua qua? No..Marco quante volte ti ho detto che devi farmi..la bachata?? Ahahahahah..dolcissima sera..Andrea se è rock..ballo volentieri!! ahahahah
(Rispondi)
 
 
 
paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 20/03/13 alle 08:27 via WEB
buongiorno papero che seratona grazie rosa sei una ballerina nata anche io non scherzo vero?ahahah tante belle cose a tutti ciauuu
(Rispondi)
 
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:07 via WEB
ma sentili i fidanzati ? bachata, qua qua...e allora cribbio ...:-))) smack cara fanciulla
(Rispondi)
 
paoloroiter
paoloroiter il 19/03/13 alle 17:55 via WEB
PAPERINO SEI BRAVO, IO HO AVUTO LA FORTUNA DI SUONARE CON FRANCO CERRI. Cari lettori di Wikipedia, siamo la piccola organizzazione senza scopo di lucro che gestisce il 5º sito web al mondo. Abbiamo solo 150 dipendenti, ma serviamo 450 milioni di utenti e abbiamo spese come ogni altro maggiore sito web: server, alimentazione elettrica, affitti, programmi e dipendenti. Wikipedia è qualcosa di speciale. È come una biblioteca o un parco pubblico. È come un tempio della mente, un luogo dove possiamo andare per pensare e apprendere. Per proteggere la nostra indipendenza, non usiamo pubblicità. Non riceviamo fondi governativi. Andiamo avanti grazie a donazioni di circa 30€. Se tutti coloro che leggono questa lettera donassero l'equivalente di un caffè, la nostra raccolta fondi sarebbe portata a termine in un'ora soltanto. Se Wikipedia ti è utile, prenditi un minuto per mantenerla in linea un altro anno. Ti preghiamo di aiutarci a ultimare la raccolta fondi per poi tornare a Wikipedia. Grazie. Quando ho fondato Wikipedia avrei potuto creare una compagnia a scopi di lucro con avvisi pubblicitari, ma ho deciso di fare qualcosa di diverso. Il commercio va bene e la pubblicità non è un male, ma non hanno niente a che vedere con la nostra realtà, con Wikipedia. — Fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales Stiamo cercando di rendere più facile la donazione alle persone in ogni paese. Facci sapere come potremmo renderla più facile per te. Invia i tuoi suggerimenti a: problemsdonating@wikimedia.org Ti invitiamo a donare quanto possibile per terminare la raccolta fondi oggi stesso Una volta Mensilmente* 3€ 5€ 10€ 20€ 30€ 50€ 100€ Altro € Dona con carta di creditoDonate with Direct DebitDona tramite PayPal Qualche difficoltà? | Altre modalità di donazione | Domande frequentiCon la tua donazione, condividi i tuoi dati con Wikimedia Foundation e con i suoi provider negli USA e altrove, nel rispetto del nostro regolamento per la riservatezza dei dati personali del donatore. 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Indice [nascondi] 1 Biografia 1.1 Gli inizi 1.2 Con Gorni Kramer 1.3 Da solista 1.4 Session man e compositore 1.5 Gli anni settanta ed il proseguimento dell'attività 2 Onorificenze 3 Discografia 3.1 Album 3.2 45 giri 3.3 Dischi di altri artisti in cui ha suonato Franco Cerri 3.4 Televisione 4 Note 5 Bibliografia 6 Altri progetti 7 Collegamenti esterni Biografia [modifica]Attualmente è considerato il chitarrista italiano più autorevole nel campo del jazz; la sua simpatia innata ha fatto sì che molti spettatori, vedendo le sue partecipazioni in tv (specialmente negli anni sessanta), si avvicinassero al jazz e allo studio della chitarra. Molto apprezzato a livello internazionale, ha lavorato al fianco di artisti del calibro di Django Reinhardt, Gorni Kramer, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Stéphane Grappelli, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Tullio De Piscopo, Pino Presti, Jean Luc Ponty. È uno dei tre chitarristi italiani con una voce inserita nell'Enciclopedia Treccani (gli altri due sono Carlo Pes e Lanfranco Malaguti). Gli inizi [modifica]Riceve la sua prima chitarra (costata 78 lire) in regalo dal padre a sedici anni, ed inizia ad imparare a suonare da autodidatta; inizia nel frattempo a lavorare dapprima come muratore e poi come ascensorista presso la Montecatini, guadagnando undici lire al giorno. Il riferimento per l'apprendimento della chitarra è il noto chitarrista Michele Ortuso, di cui studia la tecnica. Durante la Seconda guerra mondiale si esibisce in spettacoli per i lavoratori nei dopolavoro, insieme con alcune orchestrine, riuscendo a farsi notare per la sua notevole tecnica; in questo periodo ha la sua prima esibizione radiofonica a Radio Tevere, un'emittente fascista milanese mimetizzata da radio democratica (che trasmetteva facendo finta di essere ubicata a Roma e diffondeva messaggi politici falsi). Con Gorni Kramer [modifica]La sua attività professionale come chitarrista inizia nel 1945 con l'ingresso nell'orchestra di Gorni Kramer, a cui viene presentato dai componenti del Quartetto Cetra, che lo hanno ascoltato dal vivo: il suo debutto avviene nello spettacolo Vento del nord, in cui suona insieme a Bruno Martelli, Franco Mojoli, Carlo Zeme ed ovviamente lo stesso Kramer (alla fisarmonica). Una delle prime canzoni che registra è La classe degli asini, per Natalino Otto: durante l'incisione il cantante genovese gli chiese a tradimento: "E tu, Franco Cerri, me lo sai dire dove sono i Pirenei?"; il giovane chitarrista improvvisa una risposta, imitando la voce del vecchietto dei film western, e risponde: "I Pirenei si trovano, ma se si cercano. Se non si cercano, non si trovano!". Kramer decide di lasciare la battuta (con le risate degli altri musicisti) nel disco, ed è rimasta anche in tutte le ristampe successive, fino a quelle su CD. Sempre con il gruppo di Kramer ha le prime sessioni di registrazione nei dischi incisi dai Cetra; nello stesso periodo suona anche nell'orchestra di Giampiero Boneschi. Negli anni seguenti ha modo di esibirsi insieme a molti grandi nomi del jazz, tra i quali, nel 1949, Django Reinhardt, che è stato uno dei musicisti che lo hanno influenzato musicalmente, e con cui suona per due settimane al night club milanese Astoria, in trio con il violinista Stéphane Grappelli. Da solista [modifica]Nel 1950 conosce il sassofonista Flavio Ambrosetti, con cui decide di formare un gruppo autonomo, il Franco Cerri Quintet, con cui inizia ad incidere i primi dischi e ad esibirsi in tutta Europa, continuando a suonare con molti dei più grandi nomi del jazz mondiale, come Wes Montgomery, Chet Baker, Gerry Mulligan, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, per citarne alcuni. Con Billie Holiday ha l'occasione di suonare nel 1958, quando la cantante, durante un'esibizione al Teatro Smeraldo di Milano viene fischiata da un pubblico di giovani e militari: viene quindi organizzato da alcuni uomini di cultura della città un concerto "riparatore" al Teatro Gerolamo, in cui la Holiday si esibisce con il suo pianista Mal Waldron e con Gene Victory alla batteria e Cerri, in questa occasione, al contrabbasso. Nel 1954 ha una parentesi nella sua carriera come attore e ballerino, lavorando con Renato Rascel nella commedia musicale Tobia, candida spia. La Rai lo chiama inoltre come conduttore di alcuni programmi divulgativi sul jazz per la neonata televisione italiana: ricordiamo tra gli altri Di jazz in jazz, Jazz primo amore, Il jazz in Italia e Il jazz in Europa, ed è proprio in queste occasioni che si mette in luce come showman oltre che come musicista, al punto da essere chiamato spesso come ospite in Il Musichiere e in Buone vacanze. Ha nuovamente un'esperienza come contrabbassista, suonando nel 1959 nel quartetto del clarinettista Aurelio Ciarallo (completato da Sal Martirano al pianoforte e da Gil Cuppini alla batteria); tra le altre esperienze con questo strumento quelle con Lee Konitz e quella, sempre nel 1959, con Chet Baker. Nell'ottobre del 1966 debutta negli Stati Uniti esibendosi al 'Lincoln Center' di New York, ed ottenendo notevoli affermazioni anche presso i jazzisti americani. Session man e compositore [modifica]Franco Cerri ha portato avanti, oltre alla sua carriera come jazzista, anche quella di turnista in sala d'incisione, lavorando con molti degli artisti più rappresentativi della musica italiana. Già nel 1950 suona con Bruno Martino, e negli anni seguenti lavora tra gli altri con Renato Carosone, Nuccia Bongiovanni, Flo Sandon's, Nicola Arigliano, Peter Van Wood e Johnny Dorelli. Franco Cerri con Nicola Arigliano nel 1959Negli anni successivi lavorerà con Mina e Roberto Vecchioni. Si è dedicato inoltre alla composizione di canzoni, scrivendo tra le tante Mister Jackson per il Quartetto Cetra, Se mi vuoi e Stazione Termini per Bruno Martino, La riconoscerei tra mille e Passavo di qui per Nicola Arigliano; ha anche composto alcune musiche per spot pubblicitari. Gli anni settanta ed il proseguimento dell'attività [modifica]Negli anni settanta si prestò come attore in uno spot TV che pubblicizzava il noto detersivo per il bucato Bio Presto: Cerri compariva in piedi, inquadrato a mezzo busto, immerso in una vasca di vetro piena d'acqua fino al collo: divenne famoso come "l'uomo in ammollo". Tra i vari gruppi jazz da lui guidati in questo periodo è da ricordare il Franco Cerri quartet, in cui suonano anche, tra gli altri, Tullio De Piscopo, Angelo Arienti, Franco Bombino e Giorgio Azzolini. Nel 1973 rinuncia al vecchio quartetto e, per dare nuova linfa alla sua musica,[1]) forma un nuovo complesso costituito da Nando De Luca al pianoforte, Pino Presti al basso elettrico, Giorgio Baiocco al sax e flauto, tenendo della vecchia formazione solo il batterista Tullio De Piscopo. Con questi musicisti si esibirà in molte città italiane e sarà al fianco del violinista jazz Stéphane Grappelli per una serie di concerti al Jazz Power di Milano (Aprile 1973).[2] Per la Fratelli Fabbri Editori realizza, in collaborazione con il chitarrista classico Mario Gangi, un corso in sessanta lezioni, che verrà ristampato per quattro edizioni. Nel 1975 conduce, insieme a Renato Sellani e al figlio Stefano Cerri la trasmissione Angeli e Cornacchie, tre puntate per la regia di Enzo Trapani Dal 1977 al 1979 è ospite fisso, insieme a Nicola Arigliano, nella trasmissione televisiva di cabaret Non stop. Forma poi nel 1980 un duo con il pianista Enrico Intra, con il quale realizza numerose incisioni; non abbandona però la musica leggera, e nel 1990 suona nell'album A briglia sciolta di Caterina Valente, mentre nel 2005 torna al Festival di Sanremo 2005 accompagnando Nicola Arigliano insieme ad Antonello Vannucchi, tastierista dei Marc 4. Il 15 febbraio 2013 è Guest al Festival di Sanremo, al fianco di Simona Molinari e Peter Cincotti, nell'esecuzione di Tua, canzone divenuta celebre grazie all'interpretazione di Jula De Palma al Festival del 1959. Il figlio Stefano Cerri è stato un noto bassista e contrabbassista. Onorificenze [modifica] Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana — Roma, 18 novembre 2005. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[3] Honorary Award 2009 per la 3ª edizione degli Italian Jazz Awards. Discografia [modifica] Album [modifica]1952 - The Franco Cerri Quintet, con Flavio Ambrosetti 1958 - Jazzin' with Cerri 1959 - Franco Cerri and his European Jazz Stars, con Lars Gullin, Flavio Ambrosetti, George Gruntz, Karl Theodor Geier, Pierre Favre 1960 - Franco Cerri Quartet 1960 - Franco Cerri Quartet and Choristers 1961 - Franco Cerri International Jazz Meeting 1963 - Bossa nova (Columbia, QPX 8043) 1964 - Chitarra (Columbia, QPX 8059) 1966 - 12 bacchette per una chitarra 1968 - La sera a casa con te (CGD, POP 73) 1970 - Franco Cerri Jazz (Dire, FO 338) 1973 - Metti una sera Cerri (Music LPM 2012, con Nando De Luca, Pino Presti, Tullio De Piscopo) 1974 - From Cathetus to Cicero (con Stefano Cerri, Gianluigi Trovesi, Gianni Cazzola) 1975 - A Limen 1975 - Querce platani e cerri 1976 - Nuages (Dischi Ricordi, MRX 70001) 1976 - Franco, Tony e Pompeo (Mallobia, LP 003, con Tony Scott e Bunny Foy) 1977 - Un suo modo di dire (Dire, FO 347) 1978 - Noi duero 1979 - Demoiselle 1981 - Omaggio a Bill Evans (Dire, FO 361; con Enrico Intra e Lucio Terzano) 1982 - Effetto Alfa 1984 - Franco Cerri Today! (Dire, FO 372) 1985 - From Milan to Frankfurt 1990 - Jazz in Italy (con Enrico Intra quartet; Ariston Records, ARJ/701) 1990 - Di jazz in jazz (Dire FO386) 1993 - Cerri & Cerri 1995 - A Django, en souvenir de Milan 1997 - From Milan to Brussels 1998 - Images 1999 - Di Jazz in Cerri...di Cerri in Jazz 2000 - In punta di Cerri 2003 - From Cathetus to Cicero (riedizione in cd) 2004 - Ieri & oggi (riedizione in cd di Metti una sera Cerri + bonus tracks) 2006 - Just Smile (ospite) 2011 - Bossa with Strings (Blue Serge) 2012 - Cerrimedioatutto (M.A.P. Golden Jazz) 2012 - Passavo di qui (Musica Jazz) 45 giri [modifica]1961 - I magnifici sette/Pepe (Columbia, SCMQ 1468 Dischi di altri artisti in cui ha suonato Franco Cerri [modifica]1971 - Parabola di Roberto Vecchioni 1972 - Saldi di fine stagione di Roberto Vecchioni 1973 - L'uomo che si gioca il cielo a dadi di Roberto Vecchioni 1990 - A briglia sciolta di Caterina Valente 2001 - Go man! di Nicola Arigliano 2005 - Four brothers con Antonio Onorato, Pietro Condorelli, Aldo Farias 2006 - Just Smile di Matteo Brancaleoni 2009 - Io ho in mente te degli Alti & Bassi 2010 - Bossa & Friends di Alvaro Belloni, con Giovanni Falzone, Rudy Migliardi, Attilio Zanchi e Riccardo Fioravanti. Televisione [modifica]1987 - Turno di notte Note [modifica]1.^ Vittorio Franchini, Stéphane Grappelli, a Milano mostro sacro del Jazz, pubblicato su Corriere della Sera del 27 aprile 1973 2.^ Vittorio Franchini, Stéphane Grappelli, a Milano mostro sacro del Jazz, pubblicato su Corriere della Sera del 27 aprile 1973 3.^ Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Franco Cerri Bibliografia [modifica]Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Il dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Cerri Franco, di Enzo Giannelli, pagg. 351-354 Maurizio Maiotti (con la collaborazione di Armando Buscema), "1944-1963: i complessi musicali italiani. La loro storia attraverso le immagini.", Maiotti Editore, 2010, alla voce Franco Cerri e il suo Complesso pagine=184-191. ISBN 88-901228-6-2 [1] Maurizio Franco, Franco Cerri, pubblicato su Musica jazz n° 5, maggio 2012, pagg. 12-33 Altri progetti [modifica] Commons contiene immagini o altri file su Franco Cerri Collegamenti esterni [modifica]Sito ufficiale Franco Cerri At The Map Recording Studio VideoClip Portale Biografie Portale Jazz Portale Musica PAOLO ROITER
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:08 via WEB
ok bravo Paolo buonissima giornata dal papero
(Rispondi)
 
daniela19712011
daniela19712011 il 19/03/13 alle 18:01 via WEB
Ciao Papero, bacio
(Rispondi)
 
 
soliinmezzoallagente
soliinmezzoallagente il 19/03/13 alle 20:25 via WEB
Buona serata Papero quack
(Rispondi)
 
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:08 via WEB
ciaoo Rosaly buonissima giornata smack
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:08 via WEB
ciAO Diana bacioni
(Rispondi)
 
crazy.wasp
crazy.wasp il 19/03/13 alle 20:33 via WEB
Wooowwww, non li conoscevo, forti! Smack!
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:09 via WEB
ciao Cinzia io solo il pezzo famoso inserito nella colonna sonora...smack
(Rispondi)
 
stelladolce46
stelladolce46 il 19/03/13 alle 21:23 via WEB
<buona serata!OLGA
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:09 via WEB
ciao Olga buona giornata smack
(Rispondi)
 
semprepazza
semprepazza il 19/03/13 alle 22:42 via WEB
Un revival gradito, fa piacere rispolverare certe atmosfere.
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:10 via WEB
ciaoooo anche xchè quel periodo musicale c'era gente veramente in ganba...buona giornata
(Rispondi)
 
lucenzo2010
lucenzo2010 il 20/03/13 alle 08:27 via WEB
la fonte del sapere della musica non si esaurisce mai come quella di imparare. Con te ci si arricchisce. Buona giornata P.s.: grazie per gli auguri. by colibrì
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 20/03/13 alle 10:10 via WEB
ciaoooo mi fa piacere quello che so è bello condividerlo con voi...buona giornata un abbraccio
(Rispondi)
 
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