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Visitare Torino : I musei ( parte prima )

Post n°1504 pubblicato il 21 Ottobre 2013 da paperino61to

 

 

    

 

Il Museo civico Pietro Micca e dell'assedio di Torino del 1706 nasce nel 1961 in occasione della celebrazione del centenario dell'Unità d'Italia.

Tra l'autunno del 1705 e l'autunno del 1706, le truppe francesi assediano Torino (vedi Assedio di Torino del 1706). Scavano trincee per avvicinarsi alle mura della cittadella e bombardarla. Per difendersi l'esercito subalpino scava diversi chilometri di gallerie attorno alla cittadella.


                    


Le gallerie dovevano servire a piazzare cariche esplosive con le quali colpire e terrorizzare i francesi in superficie. Durante un assalto i francesi riescono a sfondare una porta da cui si accedeva alle gallerie sotterranee e solo il sacrificio di Pietro Micca, che dà fuoco alla miccia di una carica esplosiva, e allontana il compagno prima di cercare di fuggire lui stesso, impedisce ai francesi di penetrare nelle gallerie sotterranee.


               

  

  Il gesto di Pietro Micca venne considerato eroico nel corso del XIX secolo e, dopo la seconda guerra mondiale suscitò l'interesse di un militare, Guido Amoretti, deceduto nel luglio 2008. Amoretti lavorava in un ufficio nei pressi della cittadella di Torino e ogni tanto osservava i lavori per costruire le fondamenta di un vicino edificio. Vede venire alla luce alcune gallerie e scopre che altre gallerie erano state usate nel corso della seconda guerra mondiale come rifugi. Ad esse si accedeva attraverso le cantine di alcuni palazzi. Nel 1958 fu ritrovata la celebre scala dove il minatore Pietro Micca fece esplodere la mina.

Amoretti inizia così un'opera di scoperta e restauro delle gallerie, che porta alla costruzione del Museo. In esso sono contenute armi settecentesche, cartine e dipinti delle zone coinvolte dalle battaglie e alcuni plastici che ricostruiscono le zone interessate dagli eventi. La parte più suggestiva della visita è senza dubbio però quella che porta i visitatori nelle gallerie, che in alcuni punti sono piuttosto basse, fino alla scala lungo la quale Pietro Micca è sceso dopo aver innescato la miccia e fino al punto in cui è stato ritrovato il suo cadavere.

 

          

 

Il Museo Storico Nazionale d'Artiglieria è un polo museale di storia delle tecnologie militari ubicato a Torino nel Maschio della Cittadella (angolo fra Corso Galileo Ferraris e Via Cernaia).

Le sue preziose e ampie collezioni comprendono armi da fuoco portatili, artiglierie dal Trecento in poi, armi bianche, uniformi, bandiere dal Settecento in poi, raccolte archeologiche, modelli d'arsenale in scala, dipinti e incisioni, una Biblioteca ricca di oltre 10 mila volumi, un Archivio storico, un Fondo fotografico.

Il Museo fu istituito a Torino nel 1843 su proposta del Generale Vincenzo Morelli di Popolo approvata dal Re di Sardegna Carlo Alberto, presso il Regio Arsenale di Torino.

La sede originaria del Museo ospitava una raccolta di armi e modelli a fini didattici per il personale militare, non aperta al pubblico. Si trovava in alcuni locali dell'Arsenale.

Peraltro già verso la fine del XVIII secolo varie raccolte avevano raggiunto, nell'ambito dell'Arsenale, una notevole estensione e qualità ma, a causa dell'occupazione delle truppe rivoluzionarie francesi (1798), gran parte degli oggetti era stata inviata a Parigi.

           



            


Parte degli oggetti venne poi recuperata mentre altri via via si accumularono permettendo l'istituzione del "Museo d'Artiglieria". Nel 1861 venne aggiunta alla denominazione precedente del Museo l'aggettivo "Nazionale" e la sua raccolta si ampliò con armi degli Stati pre-unitari (in particolare preziosi cannoni dal Trecento all'inizio dell'Ottocento), armi raccolte dai campi di battaglia del 1848-1849 e 1859-1861 ed infine con acquisti dall'estero e donazioni di privati cittadini e vari Comuni d'Italia.

Nel 1885 nuove esigenze di impiego dell'edificio dell'Arsenale imposero la temporanea chiusura del Museo in attesa del reperimento di una nuova sede. Questa venne individuata nel Maschio della Cittadella e nel 1893 il Municipio di Torino, dopo averlo appositamente adattato a destinazione museale, lo cedette in uso all'Amministrazione militare che vi trasferì tutte le collezioni e poté aprirlo al pubblico.

Nel 1961, per il centenario dell'Unità d'Italia, il Museo fu ingrandito, ricavando un ulteriore ampio locale dal terrapieno della superstite cortina nord, accanto al Maschio. Questo salone è comunemente conosciuto come "Italia '61".

           

L'Armeria Reale di Torino è una delle più ricche collezioni di armi del mondo, l'edificio è parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude iscritto alla Lista del Patrimonio dell'Umanità dal 1997.

Fanno parte della struttura lo Scalone di Benedetto Alfieri (1740), la sala della Rotonda (1842), la Galleria Beaumont, disegnata da Benedetto Alfieri e dipinta nel soffitto da Claudio Francesco Beaumont,[1] finemente affrescata con le Storie di Enea (1733) e il Medagliere (1839).

Il progetto nasce nel 1833, dopo l'inaugurazione della Regia Pinacoteca (attuale Galleria Sabauda) ideata sempre da Carlo Alberto. La Galleria del Beaumont si svuota difatti delle tele che l'adornavano e diventa progressivamente luogo di raccolta delle armi collezionate dai Savoia.

    

Fu inaugurata nel 1837 da Carlo Alberto di Savoia ed ha sede nel Palazzo Reale, in piazza Castello n. 191, e venne aperta al pubblico nello stesso anno.

Il re infatti decise di rendere pubblica tale raccolta, ed incaricò della cosa Roberto d'Azeglio (già direttore della Regia Pinacoteca) insieme a Vittorio Seissel d'Aix, il quale, sebbene sottoposto teoricamente al primo, non esitò in più occasioni a scavalcarlo, esasperando d'Azeglio a tal punto da fargli abbandonare l'impresa per dedicarsi esclusivamente alla Galleria Sabauda.

               

L'attuale armeria raccoglie alcune delle armi e armature della collezione di Carlo Emanuele I, distrutta in gran parte da due incendi verso la metà del Seicento.

Conserva numerosi tipi di armature, armi bianche e da fuoco. Pregevoli le armi medioevali, numerosi gli esemplari del XVI, XVII e XVIII secolo, molte i pezzi appartenuti ai sovrani sabaudi.

Tra i pezzi più interessanti, l'armatura da giostra di Emanuele Filiberto di Savoia, l'armatura di Otto Heinrich di Baviera e l'armatura equestre di Carlo Emanuele I.

Notevole è inoltre la collezione di bandiere degli eserciti sabaudo e italiano (circa 250) e la sezione delle armi e armature orientali.

 

 

 

 
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Commenti al Post:
francy71_12
francy71_12 il 21/10/13 alle 10:47 via WEB
grazie per la piacevole gita
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 21/10/13 alle 11:45 via WEB
prego Francy smack
(Rispondi)
 
myvideo2
myvideo2 il 21/10/13 alle 10:55 via WEB
ci sono stato l'anno scorso a Torino ho visitato tutti i musei.. e con la mia compagna ho fatto una lunga passeggiata al valentino davvero stupendo belli ricordi ^_* ciao marco buon inizio di settimana da max
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 21/10/13 alle 11:46 via WEB
ciao Max ne sono contento spero ripeterai l'esperienza...un abbraccio
(Rispondi)
 
fataeli_2010
fataeli_2010 il 21/10/13 alle 12:53 via WEB
Ciao Papero buon inizio di settimana....Un grosso abbraccio ^_^
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 21/10/13 alle 12:55 via WEB
gze contraccambio smack
(Rispondi)
 
picciro
picciro il 21/10/13 alle 13:11 via WEB
Ciao Papermine..io on leggo le varie date..prova a cambiar colore..bacioni e grazieeeeeee...adoro la storia..ma quella con la S maiuscola!!
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 21/10/13 alle 17:07 via WEB
ciao Rosa ok strano xrò--smack
(Rispondi)
 
fata_delweb
fata_delweb il 21/10/13 alle 13:27 via WEB
Grazie Marco...ti auguro una felice giornata.Tiziana
(Rispondi)
 
paoloroiter
paoloroiter il 21/10/13 alle 13:58 via WEB
E' BELLA TORINO
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 21/10/13 alle 17:08 via WEB
ciaooo Paolo che piacere leggerti come va ? un abbraccio
(Rispondi)
 
aeoncobra
aeoncobra il 21/10/13 alle 14:22 via WEB
Ciao Marco, grazie per gli argomenti interessanti e le belle foto ke ci proponi. Dovessi venire a TO mi porterei i tuoi scritti come guida. Scusa, nn so se a tutti ma al mio PC appaiono degli spazi vuoti. Abbracci. Clotilde
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 21/10/13 alle 17:08 via WEB
ciao Clo non so a me è tutto a posto, provo a cambiare sfondo..smack
(Rispondi)
 
 
 
aeoncobra
aeoncobra il 21/10/13 alle 18:24 via WEB
Sì grazie, ora leggo anke le date. Clò
(Rispondi)
 
longo.stefania1969
longo.stefania1969 il 21/10/13 alle 14:31 via WEB
Carissimo paperino a Torino non sono mai stata però altri musei della puglia gli o visitati tipo LECCE... ORA TI DEVO SALUTARE che sono impegnata un bacio...... Stefy
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 21/10/13 alle 17:08 via WEB
ciao Stefy allora devi colmare subito la lacuna eh eh smack
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 21/10/13 alle 17:18 via WEB
Ciao Marco, mi piacciono molto questi post sulle bellezze di Torino, che stai reclamizzando a meraviglia... fatti pagare dall' amministrazione... intanto spendono volentieri... ahahahah Un abbraccio e buon pomeriggio. Giovanna
(Rispondi)
 
paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 21/10/13 alle 17:26 via WEB
maestro papero mi stai facendo conoscere tutta Torino grazie mi sta venendo il bisogno di venire la voglio vedere di presenza buon inizio settimana un grande abbraccione qua qua ciauuu
(Rispondi)
 
daniela19712011
daniela19712011 il 22/10/13 alle 00:04 via WEB
mi è piaciuta tanto... ci ho vissuto un anno papero... quanti ricordi
(Rispondi)
 
luce78_2
luce78_2 il 22/10/13 alle 03:49 via WEB
Grazie per la piacevole visita a Torino,ci sono stata nel lontano 1968,avevo vaghi ricordi.Buona giornata caro papero,smack,Lidia
(Rispondi)
 
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