Post n°1574 pubblicato il 24 Dicembre 2013 da paperino61to
Dai tempi di San Francesco d´Assisi il fascino del Presepio è rimasto immutato: grandi e piccoli rivivono l´incanto di Betlemme, mentre osservano immagini e quadretti di vita che vogliono tradurre per noi visivamente i racconti dei vangeli di Matteo e Luca. Il Presepio dell’Annunziata è stato costruito nei primi anni del ´900 dal Signor Francesco Canonica, scenografo cinematografico, con la collaborazione dei suoi familiari. La prima sede del Presepio è stata la chiesa dei Santi Angeli, sita in Via Carlo Alberto e da questo luogo viene fatto conoscere per la prima volta al pubblico nel 1910. Successivamente, nel 1918, è trasferito nella chiesa di Sant´Alfonso; nel 1925 viene installato nella sua sede attuale e, dopo due anni di lavoro, è aperto al pubblico nel 1927. La sede dell´Annunziata viene scelta per due motivi: 1. L´ampiezza dei locali del sottochiesa, che offrono più ampie possibilità dal punto di vista scenografico (oltre 200 mq) 2. La chiesa della SS. Annunziata si trova anch´essa in posizione centrale e inoltre i portici di Via Po garantiscono un valido riparo ai visitatori in caso di cattivo tempo. I personaggi presenti nel presepio sono oltre 200 (con altezza dai 25 ai 90 cm) di cui oltre 100 in animazione. Il movimento dei vari personaggi è dato da un unico vecchio motore elettrico (recuperato da una nave in demolizione), collegato alle statue da un centinaio di pulegge e cinghie. L´unica eccezione è la mucca che si trova nei pressi della grotta: è azionata da un movimento indipendente ad orologeria.
Buona parte delle statue sono in legno e le più pregiate sono state espressamente scolpite per questo Presepio da maestri artigiani della Val Gardena. Il presepio nel corso degli anni ha sempre richiesto (e tuttora richiede) una continua ed attenta manutenzione; tra le modifiche più significative realizzate verso la metà del secolo scorso, va segnalato il complesso impianto idraulico che alimenta fiumi, laghetti e fontanelle; degna di nota è una particolarità riguardante i letti dei fiumi, realizzati in vetroresina.
Nel 1986 gli Eredi Canonica donano il Presepio alla Parrocchia della SS. Annunziata, la quale in segno di gratitudine si impegna a restituire al pubblico il Presepio, dopo una chiusura che protrattasi per ben tre anni a causa della non conformità del locale alle norme di sicurezza vigenti.
Sempre nel 1986 la Sovrintendenza ai beni artistici e storici prende il Presepio stesso sotto la propria tutela, in quanto oggetto insigne per antichità e pregio artistico. In questi ultimi anni il Presepio è stato oggetto di una rivalutazione scenica con la realizzazione di un nuovo effetto GIORNO/NOTTE, ottenuto con LED di nuova tecnologia e con diverse tonalità di colori. L’impianto è stato progettato espressamente per questo presepe e viene comandato da una centralina elettronica programmata con un software dedicato. L’utilizzo di questa tecnologia ha permesso anche un notevole risparmio energetico, aspetto del quale merita attenzione e di cui si terrà conto per i futuri interventi di manutenzione straordinaria. Quest’anno si sono realizzati quattro angoli museali, contenenti reperti che pur facenti parte del nucleo originale del Presepio, non sono stati inseriti dal costruttore nell’allestimento della sede attuale.
Buon giorno mio caro Marco. Il Presepe è un luogo di culto, in quanto rappresenta l'anno zero in tutta la sua totalità. Oltre alla grotta e al Castello, la prima simbolo dell'umiltà e del buio, la seconda della luce, del potere materiale e temporale, tutti i pastori presenti e gli animali, rappresentano i 12 mesi dell'anno. Dal 25 Dicembre fino al 5 Gennaio del prossimo anno ossia, dalla nascita di Gesù, fino alla venuta dei Re magi. Se conti i gioni che passano dal 25 al 5 sono in effetti 12. Fra i simboli caratteristici presenti sul presepe, ci sono: anzitutto la mangiatoia. La mangiatoria è il presepe, poichè praesepes in greco significa mangiatoia. Le figure del fabbro che fabbricava i chiodi, simboleggia la crocefissione del Cristo, il pastore con gli agnelli il sacrificio del Cristo, della lavandaia è posta alle spalle della Madonna, il non riconosciemnto di Maria come la vergine in quanto l'Angelo apparsole, era solo frutto di una sua visione, il bastone nodoso di Giuseppe il viaggio lungo e pesante. Un'altro pastore importante è la ragazza col bambino piccolo, che rappresenta Santo Stefano. Si racconta che una pastorella per visitare il giorno 25 il bambino Gesù si recò alla grotta ma gli Angeli non la lasciarono passare perchè non era madre. Così il 26 prese una pietra l'avvolse in una fascia per spacciarlo suo figlio e si recò alla grotta. Gli Angeli la bloccarono di nuovo ma il potere di Dio scese su di lei e trasformò la pietra in bimbo che fu chiamato Stefano. Il significato del suo nome non lo ricordo. E' importante inserire il contesto scenico di Betlemme con palmeti, cammelli e caprette, sabbia e dune che non ha nulla a che vedere con Babbo natale, la neve e i pupazzi di neve. Quella è roba americana.
Ti auguro un Natale pieno di dolcezza e di amore in seno alla tua famiglia, intesa in senso stretto e tanti auguri ai tuoi cari e a tutte le persone che ami. Con affetto Sil. ^_.^
Bella la tradizione dei presepi, dovrebbero ricordare a tutti le umili origini di nostro signore che domani festeggiamo quasi tutti in "pompa magna". Per una festa sobria e attenta a chi ha bisogno Felice Natale a te e i tuoi lettori.
Buone Feste Marco, a te, famiglia e tutti i lettori. Il Natale, con Albero e Presepe ci fa tornate tutti bambini e x qualke giorno ritroviamo l'innocenza ke la vita talvolta ci toglie. Bello il Presepe, affascina sempre. Un abbraccio. Clò
Un Presepe davvero speciale..grazie per avermelo fatto conoscere.. Un grande abbraccio caldo di cuore Marco, per augurarti il miglior Natale che si possa immaginare..tvb..
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