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Il delitto va in scena al lunedì ( Primo capitolo )

Post n°2030 pubblicato il 11 Gennaio 2016 da paperino61to

 

 

La Dora Riparia scorre lentamente in queste lunghe giornate di luglio, attraversa placidamente il parco della Pellerina per poi discendere verso la parte nord di Torino e affluire nel Po.

Il parco, come sempre nei mesi estivi vede molte persone al suo interno; i bambini  immersi nel verde a giocare, adulti passeggiare oppure seduti su una panchina a leggere il giornale, innamorati tenersi per mano mentre gli echi di una guerra sono ancora lontani.

Lo squillo del telefono mi fa trasalire, mi ero appena appisolato sulla sedia.

“Commissario Berardi dica…”rispondo al telefono.

“Sono l’agente Zurli, commissario, la chiamo dal Parco della Pellerina, dovrebbe venire immediatamente…sembra ci sia un cadavere”.

“ Arrivo, tu intanto chiama il medico legale “.

Perfetto, la mia pennichella è rimandata. Chiamo Tirdi e con l’auto ci avviamo al parco. Mi domanda cosa sia successo e rispondo: “ Sembra abbiano trovato un cadavere, di più non so dirti “.

Il parco è avvolto nel suo silenzio, e vista l’ora non me sorprende, gli alberi fioriti danno ombra a chi la cerca in questa giornata solare e calda.

Attraversiamo il ponticello che collega il parco diviso in due dal fiume Dora. In lontananza, vedo una cascina ergersi in mezzo al verde; una persona in divisa ci fa segno, è sicuramente Zurli.

“ Buongiorno commissario, venga, il corpo si trova dietro il ballatoio della cascina”.

Noto che un paio di uomini sono fermi in compagnia di un altro agente. Quest’ultimo ha un taccuino in mano, sicuramente prende nota di qualcosa.

“ Eccolo…vede, è quasi nascosto del tutto sotto quelle palle di fieno “.

“ Già, spuntano solo le scarpe…si sa chi è ?”.

“ Non ho osato toccarlo, avevo paura di cancellare delle impronte…”.

“ Hai fatto bene, vediamo chi è !”.

Togliamo le balle di fieno, l’uomo è riverso con la faccia in alto, la bocca spalancata, come in un atto di sorpresa.

Tirdi fruga nelle tasche del morto, poi emette un fischio.

“ Sa chi è questo tizio? Legga…” dicendo questo mi porge la sua carta di identità.

Un esclamazione accompagna la lettura.

“ Paolo Oliveri…direttore di una delle più importanti banche in città “.

 

“ Aspettiamo il dottor Stresi, sentiremo cosa può dirci. Di primo acchito direi che è stato accoltellato, concordi Tirdi?”.

Tirdi rispose affermativamente aggiungendo che le coltellate erano più di una.

“ Andiamo a vedere se ci sono eventuali testimoni”. Ci avviammo verso l’agente con il taccuino in mano. In breve ci dice, che l’avevano trovato i due signori seduti sulla panchina alle nostre spalle. Il loro cane era andato a curiosare dietro la cascina e sentendolo abbaiare, erano andati a vedere cosa stava succedendo.

Mi avviai verso la panchina.

“ Buongiorno signori, sono il commissario Berardi. L’agente qui presente ha preso nota della vostra testimonianza, ve ne sono grato, ma non è che magari riflettendo, vi torna in mente altro da riferirci?”.

Il primo testimone che si chiama Aldo Petrini riferì per filo e per segno ciò che aveva detto all’agente. Il secondo, invece con il nome di Giampaolo Ferrei esclamò: “ mè smijè dè avèj visto un’ombra che scappava, commissario, da cola part “( con il dito indicò il sentiero che portava a una radura di alberi).

“ Ne è sicuro signor Ferrei? Guardi che è molto importante la sua affermazione”.

L’uomo aggrottò la fronte come se facesse uno sforzo enorme nel ricordare bene la scena, poi confermò ciò che aveva appena detto.

“ Si, ne sono sicuro commissario…però non so che aspetto avesse…non l’ho visto in faccia…so che avèja un cavèj in testa”.

Domandai al Petrini se anche lui avesse notato questa persona, rispose di no perchè era voltato di schiena, inginocchiato a vedere se l’uomo fosse ancora vivo. Il suo cane era accucciato vicino a lui.

“ Va bene grazie, abbiamo segnato i vostri indirizzi di dove abitate, caso mai avessimo bisogno di voi ve lo faremo sapere. Sia inteso che qualsiasi cosa vi possa tornare in mente, venite a riferirlo “.

Lasciai i due testimoni sulla panchina e tornai alla cascina. Tirdi stava parlando con il medico legale.

“ Buongiorno Berardi, anche a luglio mi deve fare lavorare” .

“ Buongiorno, dottor Stresi, che vuole fare i suoi ospiti all’obitorio mi hanno riferito che si stava annoiando, allora eccolo accontentato”.

“Sempre spiritoso questo sbirro ( rise alla battuta). Il tizio è stato accoltellato con quattro o cinque fendenti di cui due sicuramente mortali, ma saprò essere più preciso quando la salma verrà portata all’obitorio”.

 

Quando rientrammo in ufficio fui avvisato che dovevo recarmi immediatamente dal Questore.

“ Buongiorno signor Questore, ho saputo che mi stava cercando”.

“ Si, Berardi…ho saputo del ritrovamento di Oliveri…una faccenda sgradevole. Le devo chiedere di venire con me immediatamente a Villa Genero”.

Lo guardai sorpreso, evidentemente la mia faccia denotava tutta la sorpresa e la perplessità.

“ La notizia della sua morte si è sparsa in fretta in certi ambienti. Lei sa che il morto era uno degli appartenenti all’élite fascista di questa città?”.

“ No, sapevo solo che era il direttore di una delle banche più importanti di Torino” risposi.

“ Siamo convocati dai vertici fascisti…io e lei…sinceramente non so dirle di più…meglio non far aspettare quei signori”.

Attraversammo la città e giungemmo in breve tempo a destinazione. All’entrata vi erano dei miliziani di guardia, uno di essi ci accompagnò fino alla sala dove eravamo attesi. Solo io e il Questore entrammo, Tirdi dovette rimanere fuori nel corridoio ad aspettarci, ordine dei gerarchi.

La sala abbellita da enormi arazzi, con una libreria contenente centinaia di libri, una scrivania pregiata ( sicuramente di faggio ), le poltrone in color verde scuro erano tutte occupate dalle persone che ci attendevano.

“ Buongiorno signor Questore, commissario…Io sono Aldo Oviglio…penso che abbia sentito parla di me?”.

Risposi di si, era il portafogli della Giustizia di Torino, accanto a lui c’era Emilio  De Bono, capo della polizia e per ultimo, seduto sulla sua destra, Cesare Maria De Vecchi, capo della milizia fascista.

“ Non perdiamo tempo in chiacchere “ esclamò De Vecchi.

“ Concordo signori, allora Berardi, sappiamo che è stato ritrovato il corpo senza vita di Oliveri…cosa sa dirci in merito ?” domandò Oviglio.

“ Signori, per ora posso solo dire che è stato assassinato. Il medico legale sta svolgendo l’autopsia, sono state inferte delle coltellate di cui due mortali. Un testimone afferma di aver visto una persona con un cappello in testa dirigersi verso il sentiero che porta alla radura degli alberi. Questo per il momento è tutto quello che sappiamo”.

“ Si dia da fare…dobbiamo scovare e arrestare l’assassino, deve pagare per questo delitto “ tuonò De Bono.

 

“ Ovviamente seguirò tutte le piste pos…” non riuscì a terminare la frase che alle mie spalle sentì una voce esclamare : “ Non tutte le piste, solo quella comunista! Sono stati quei bastardi ad ammazzare Paolo! “

Mi voltai e davanti a me c’era un uomo con capelli scuri, ben curati, il naso aquilino e un monocolo sull’occhio destro, vestiva in maniera ricercata e portava un bastone da passeggio.

 

“ Benvenuto signor Marchese…Commissario le presento il Marchese De Savio, amico d’infanzia del povero defunto Oliveri”.

Mi passò accanto degnandomi a malapena di uno sguardo e continuando con la sua litania : “ I comunisti andrebbero appesi tutti…donne, vecchi e bambini…tutti!”.

Il Questore mi stava guardando, una perla di sudore fece la comparsa sulla sua fronte, sapeva che a breve avrei potuto esplodere, ma non accolsi quella provocazione.

“ Berardi, so che lei è uno dei migliori poliziotti che abbiamo in città, ma sappiano anche…come posso esprimermi…ecco si, sappiamo anche che non vede di buon occhio le nostre milizie e tantomeno il nostro amato Duce…sappiamo entrambi che al primo fallimento lei vedrebbe la sua carriera finita e non avrebbe la certezza di non finire nella patria galera, integro e salvo…mi sono spiegato?”.

“ Si signor Oviglio…è stato perfettamente chiaro, ora se lor signori mi vogliono scusare, avrei un’indagine da portare avanti” così dicendo mi avviai verso la porta.

“ Si ricordi commissario, vogliamo l’assassino!”.

Aprì la porta poi lentamente mi voltai verso il Marchese, era lui che aveva appena parlato e risposi con calma guardandolo dritto negli occhi: “ Lo vogliamo anche noi della polizia, ma vogliamo quello vero ( calcai per bene questa parola) e non un qualsiasi capro espiatorio, buongiorno signori”.

Tirdi mi venne incontro chiedendomi com’era andato il colloquio.

“ Usciamo caro collega, c’è troppo tanfo in questa villa”.

Mentre tornavamo in Questura, lo misi al corrente di quello che pretendevano i solerti miliziani compreso il damerino.

“ Insomma, cercano un comunista o un anarchico che bazzica in quell’ambiente per darlo in pasto alla stampa, in modo da giustificare la violenza nei confronti di chi non è fascista “.

“ Esatto…ovviamente noi facciamo la nostra indagine a tutto campo, e a tal proposito prendiamo Perino con noi e andiamo subito a fare una visita all’abitazione del defunto”.

( Continua)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 11/01/16 alle 09:27 via WEB
buon inizio settimana maestro papero qua qua.. ciauuu
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/16 alle 09:28 via WEB
ciaooo anche a te un abbraccio
(Rispondi)
 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 11/01/16 alle 09:46 via WEB
Ma che bella sorpresa, è l'inizio di un libro?^_^ Mi sa che questo nuovo anno porterà tante novità tra i blog:-) baciotti papero
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/16 alle 10:49 via WEB
ciao Daniela..si è una nuova indagine di questo commissario su questo blog ...in ballo c'è qualcosa, ma x ora incrocio solo le dita eh eh smack
(Rispondi)
 
UnaVocedaiContinenti
UnaVocedaiContinenti il 11/01/16 alle 13:34 via WEB
come mai hai le piume gialle? ahahha complimenti hai una bella penna gialla ciaoo da noi
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/16 alle 17:17 via WEB
ciao fanciuelle sapeste eh eh...gze siete sempre gentili smackkkkk buona serata
(Rispondi)
 
fataeli_2010
fataeli_2010 il 11/01/16 alle 15:18 via WEB
buona settimana carissimo...Un abbraccione della fatina cara ^_^
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/16 alle 17:18 via WEB
ciaoo Regina del mondo fatata un abbraccio x ua buona serata
(Rispondi)
 
nomadi50
nomadi50 il 11/01/16 alle 15:20 via WEB
Ben tornato commissario , attento ai corvi neri
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/16 alle 17:18 via WEB
ciao Angelo a nome del commissario gze...starà attento eh eh buona serata
(Rispondi)
 
giampi1966
giampi1966 il 11/01/16 alle 16:13 via WEB
Torino è sottovalutata, sempre antifa :-)))), buona serata carissimo
(Rispondi)
 
 
paperino61to
paperino61to il 11/01/16 alle 17:19 via WEB
ciao Giampi purtropppo si...sempre antifa :-) buona serata anche a te
(Rispondi)
 
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