Creato da: paperino61to il 15/11/2008
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Messaggi di Ottobre 2014

 

Serata anticipata..ma sempre con il rock'roll

Post n°1799 pubblicato il 24 Ottobre 2014 da paperino61to

Stasera il rockcafè apre i suoi battenti in anticipo, visto che un certo papero  se ne va a Roma ..

 

 Per fortuna il paperuncolo ci lascia il suo ritmo per farci    divertire

 

              

 

 

 

 

 

 

             

 

 

 

 

 

             

 

 

 

 

 

               

 

 

 

 

             

 

 

 

 

   

 
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Birba o coniglio ?

Post n°1798 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da paperino61to

Come molti di voi sanno , a casa con noi vive un certo amico " peloso " dal nome Valentino. Un simpatico e tenero coniglietto , protagonista di alcuni miei racconti.

Questo tenero , amabile animaletto  però è anche un grande curiosone e tende sempre a farci spaventare.

Stamattina per esempio, non lo si trovava da nessuna parte.

 

Perbacco mi son detto : " Vuoi vedere che se ne andato con una coniglietta e non ha detto nulla ? ".

Cerca sotto il letto : nulla. Cerca nello sgabuzzino con tanto di torcia in mano : nulla. Cerca nel bagno : idem..nella stanza dei ragazzi come patate.

Siamo andati persino a vedere sul pianerottolo di casa, a volte ha l'abitudine che noi uscendo dall'alloggio lui ci venga dietro senza che ci accorgiamo di questo.

Nisba, nulla...sparito del tutto. Poi sentiamo un rumore , come un grattare..Stiamo in silenzio per capire se sognavamo oppure no...

 

Era proprio un grattare..e proveniva dall'armadietto dove teniamo la pasta, farina, zucchero , ecc..

 

Valentino era lì dentro ! Intento con i dentini e zampette a cercare di aprire il sacchetto dello zucchero !!!

Non oso pensare a cosa sarebbe successo, sicuramente come l'ultima volta che si è infilato dove teniamo i biscotti..immaginate ..potete..!

Un'altra sua simpatica indole è quando suono la chitarra, sale sul letto e mi viene accanto.

Prima annusa lo strumento se è di suo grado , da cima a fondo, poi guarda lo spartito , se le piace si allunga e ascolta, altrimenti gira la pagina...oddio gira..addenta con i suoi dentini e se lo lascio fare , statene certi che quella canzone dal libro sparisce del tutto..polverizatto..

Ora so che sicuramente una certa persona suggerirà : " Marco dagli il libro degli AC/DC " ...simpaticona !!

 

Ammetto che con Valentino non si annoia , in un modo o nell'altro la giornata sa come fartela passare piacevolmente, d'altronde se è una birba mica può essere coniglio no ?

 
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Visitare Torino : Il Museo del Grande Torino

Post n°1797 pubblicato il 22 Ottobre 2014 da paperino61to

 

            

 

Ha aperto in occasione della ricorrenza della tragedia del Grande Torino a Superga, il 3 e 4 maggio 1949. A 59 anni dall’incidente aereo l’Associazione Memoria Storica Grande Granata ha deciso di aprire le porte al pubblico del rinnovato Museo. Il 3 e 4 maggio 2008 è stato il primo fine settimana di apertura per il pubblico del Museo che ha trovato casa nei locali della prestigiosa Villa Claretta, in via La Salle 87.

 

 

  

 

Villa Claretta Assandri, splendida dimora patrizia del XVII secolo, incastonata in un ampio parco a due passi dal Municipio di Grugliasco ( paesino alle porte di Torino ) , ospita il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata.

    

L’esposizione museale ripercorre la centenaria storia del Foot Ball Club Torino attraverso una collezione di oggetti, documenti e cimeli di rilevante interesse storico e culturale. Al piano terreno sono esposti i reperti di maggior dimensione, come una ruota e un’elica del trimotore G212 caduto a Superga e una sezione restaurata della storica tribuna di legno del Filadelfia.

        

 

Di piccole dimensioni, ma importantissima per le emozioni che trasmette, si può ammirare la mitica cornetta del Trombettiere del Filadelfia. Al piano superiore la visita prosegue con sale tematiche disposte in ordine cronologico.

     

 

La prima è dedicata ai “pionieri” del calcio torinese e ai primi stadi cittadini, con molti reperti originali che risalgono ai primi decenni del secolo scorso. Si passa quindi al decennio 1939/49, con l’arrivo alla presidenza della Società di Ferruccio Novo, artefice dello squadrone passato alla storia come Grande Torino. A questo importantissimo periodo storico, sono dedicate ben 5 sale. A seguire: il periodo della rinascita, la sala dedicata a Gigi Meroni e ai suoi compagni e quella dedicata al presidente Orfeo Pianelli e ai Campioni del 1975/76, vincitori dell’ultimo scudetto granata.

 

   

 

A chiudere l’emozionante percorso, la ricchissima sala delle maglie, con divise da gioco di varie epoche, da quelle della Nazionale di Maroso e Gabetto degli anni ‘40 fino a quelle delle formazioni degli ultimi decenni. 

I nuovi locali messi a disposizione dal Comune di Grugliasco, presso Villa Claretta, la villa storica della metà del XVII secolo, consentiranno non solo di mantenere vivo il museo, ma anche di dotarlo di spazi tali da garantire l’ampliamento della esposizione di reperti. Si è passati da uno spazio di 150 metri quadri di Superga a circa 600 disposti su due piani per l’esposizione più altri spazi per un totale di mille.

 

     

Di certo a Ville Claretta c’è molto più materiale di quanti ce ne fosse a Superga. Da 500 a 1500 pezzi e frammenti di storia del calcio ma anche di storia italiana. A Superga le presenze erano 5mila l’anno, con ampia rappresentanza di tutte le squadre d’Italia e d’Europa. 

Una collocazione che consentirà non soltanto di mantenere vivo il museo, ma anche di dotarlo degli spazi necessari a garantire l’ampliamento della esposizione di reperti e, d’altra parte, farà “rinascere” Villa Claretta, villa storica della metà del XVII secolo, che tornerà all’antico splendore. Il Museo rientrerà, da settembre, nel circuito dei Musei di Torino 

 

 
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Ai Confini della Paura : West di solo andata

Post n°1796 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da paperino61to

 

“ Yuhhhhh …si va nel vecchio West “ così esordì James Lid appena entrò in casa  mentre sua  moglie Abby lo guardava  stralunata .

 

 “ Ciao amore vieni qui, ci siamo regalati una gita a Ghostville , paesino in Arizona “ .

Abby tentò di dire qualcosa ma vi rinunciò quando vide il volto felice del marito, lo abbracciò  e domandò quando si partiva.

“ Domani  alle 6, ho prenotato da un ‘agenzia di viaggi , andiamo  con il bus direttamente al paesino ,  assistiamo allo spettacolo del selvaggio West e  la partenza  è fissata verso le 17 “.

L’indomani mattina i coniugi giunsero al luogo del ritrovo, sul posto c’erano anche altre quattro famiglie di cui una con un ragazzino . Il viaggio fu all’insegna del canto con canzoni in stile rigorosamente western.

La giornata era splendida , non c’erano nuvole in cielo. L’autostrada non era ancora intasata dai “ domenicali “ che si allontanavano dalla città in cerca di tranquillità.

Dopo un paio di ore e qualche sosta agli autogrill, arrivarono al paese di Ghostville. Venne loro incontro la popolazione  o meglio gli “ interpreti “ di quella giornata western.

“ A  nome di tutti i presenti vi do il benvenuto a Ghostiville . Mi chiamo Emer Flint e sono il sindaco, il notaio e anche l’ideatore di questo spettacolo. Se volete rinfrescarvi la gola andate al Saloon di Ma’ Clio, ovviamente per i  ragazzini  solo coca cola o gazzosa , vedrete che abbandonare questo posto vi verrà difficile, ci lascerete il cuore, statene certi “.

Il signor Flint ero uno spasso  vederlo : tuba in testa, baffi impomatati , vestito con  un completo grigio scuro, una pancia prominente e camminata a piedi larghi   :  ma quello che non videro i turisti era il beffardo sorriso , che ebbe quando  si allontanò.

“Piacere io sono Matt Reding e questa è mia moglie Charlotte “ disse uno dei turisti presentandosi a James Lid e consorte.

“ Ciao , piacere nostro , io son James Lid e questa  donna deliziosa è Abby , mia moglie “ .

Andarono nel saloon raccontandosi in un attimo la loro vita. Nel locale vi erano le comparse che a breve avrebbero dato inizio allo spettacolo.

I turisti erano seduti a un tavolo e con le loro macchine fotografiche erano pronti ad immortalare la scena.

“ “ Bastardo di un baro, ora crepi. Ti ho visto tirare fuori l’asso dalla tua lurida manica “ esclamò un cowboy che giocava a carte.

“ Nessuno mi ha mai dato del baro. Crepa bifolco “ il tizio sparò per primo colpendo in pieno petto il cowboy che stramazzò al suolo.

“ Bravii ! “ urlò un turista mentre il corpo del cowboy venne portato fuori dal saloon, il titolare del locale versò un secchio d’acqua  dove si era formata la pozza di sangue e lavò con lo straccio.

Fuori intanto gli amici del morto incitavano di linciare il presunto baro.

“ Lo appendiamo e lasciamo che gli avvoltoi mangino la sua carne . Entriamo a prenderlo ! “ .

L’uomo tentò di difendersi ma venne messo subito in condizione di non nuocere, lo portarono fuori e  lo appesero  a un albero ; il  tutto mentre lo sceriffo arrivava  trafelato.

“ Ragazzi , è il terzo baro che appendete, di questo passo non troveremo nessuno disposto a fare quella parte “ , si tolse il cappello e si asciugò il sudore :  il sole era a picco a quell’ora.

Durante il proseguo della giornata  vi furono scazzottate,  sparatorie con relativi feriti e morti, il tutto per il visibilio dei turisti. Reding che faceva il medico di professione ed era  amante delle cose western , andò a fare conoscenza con i  feriti. Rimase di sasso quando scoprì che erano stati colpiti veramente , cercò di avvicinarsi al lenzuolo che copriva un “ cadavere “ ma fu cacciato via in malo modo .

“ Hey James, per quanto possa essere pazzesco  questi si sparano per davvero “ disse a Lind, il quale dapprima sorrise poi vedendo il volto del nuovo amico capì che non stava affatto scherzando.

“ Vieni con me, ho visto che hanno messo uno di loro sopra un carretto , è  dietro a quella casa. Non facciamoci scorgere “. I due s’incamminarono mentre il restante del gruppo era intento a osservare un’altra scena del vecchio west.

“ Guarda, disse Reding “  ,  scoprendo il lenzuolo. Il cadavere era vero, non era un manichino. Lid rimase sconcertato , riuscì solo a balbettare qualche frase senza senso.

“ Vieni, non mi piace questa storia , dobbiamo avvertire gli altri “ dicendo questo Reding tornò dove erano stipati gli altri turisti. Spiegò la faccenda, ma nessuno volle crederci, manco le mogli dei due testimoni oculari .

Erano quasi le 17 quando il gruppetto iniziò ad andare al ritrovo del bus per ritornare a casa . Con gran stupore non vi era traccia del mezzo di trasporto. Pensarono:  sarà in ritardo, ma Lid era inquieto e anche il suo amico medico.

Il sole era tramontato da un pezzo quando arrivò Flint con dei cowboy . Subito si levarono voci di protesta.

“ Calma , signori , calma. Si risolverà questo inconveniente credetemi “.

“ Signor Flint dove avete sotterrato gli uomini uccisi dai proiettili veri ? “ domandò Reding.

Flint sorrise, e con garbo disse : “ Caro signore, nell’unico posto che abbiamo : il cimitero “ . I cowboy risero mentre tirarono fuori le loro pistole.

“ Egregi signori, ho  visto che il mio spettacolo  vi ha entusiasmato, ho osservato  le vostre facce letteralmente rapite da questo mondo rude e selvaggio. Ma per darvi queste emozioni ha un costo, e non indifferente , credetemi “.

“ Dov’è  il bus pagliaccio ? “ esclamò un turista .

Un pistola fece fuoco colpendolo alla spalla, l’uomo emise un grido mentre si accasciava a terra.

“ Bast…” disse Lid mentre tentava di avvicinarsi al sindaco Flint e ai suoi uomini.

“ Signori vi prego , siamo tra gentiluomini ,  non costringetemi a sparare. In fondo un accordo lo troveremo sicuramente “.

“ Guarda mamma “ , disse la bambina al suo papà ,  “ sembra veramente morto “.

Il papà si avvicinò osservando l’uomo appeso all’albero, sul cartello vi era scritto : James Lid baro di professione. Mentre in lontananza un cowboy di nome Reding  colpito al cuore esalava l’ultimo respiro dicendo : “ Andate via…..scapp…v…”.

 

 

 

             

 

             

 

 

 

 

 

 

            

 

 
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A caval donato...

Post n°1795 pubblicato il 20 Ottobre 2014 da paperino61to

Matteo : I love you Barbara…

Barbara: I love you Matteo..

In sintesi questo era il dialogo tra Barbara  D’Urso e Matteo Renzi ieri pomeriggio su canale 5.

Certo che ad essere intervistati da codesta signora sarebbe uno spasso persino per un mafioso, domande a pennello, sorrisini , battutine e tante tante faccine da parte della conduttrice.

Come sempre il caro Matteo se non le Spara grosse non è lui, d’altronde se lo chiamo Pinocchio qualcosa vorrà dire no ?

Ebbene ieri l’ennesima Balla : Daremo 80 euro per le neo mamme. Il famoso bonus dell’era Silvio.

Ora qualcuno dovrebbe dirgli al caro Matteo che se i giovani non fanno figli è perché non Hanno un lavoro ne tantomeno una casa.

Certo la faccenda di avere un bebè comporta poco tempo, ma poi ?Con cosa lo mantengono ?

Qualche suo simpatizzante dirà : i soldi sono per i primi tre anni. Bene e poi dopo ?

L’unica cosa positiva da come la vedo io , è che se la propria partener arriva a casa a dire : sono in cinta, e voi non siete il padre legittimo, potrete sempre dire ai vostri amici : “ Beh, che c’è di strano ? In fondo a caval donato non si guarda in bocca “..

Qui il caval donato sono gli 80 euro …

 
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