Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

paperino61torbx1dglg1b9QuartoProvvisoriocassetta2elyravDoNnA.SArianna1921nomadi50jezabel777zoppeangelogianbrainOPIUMPASSIONEilcorrierediroma
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi di Febbraio 2015

 

Visitare Torino : Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento

Post n°1876 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da paperino61to

           

Riaperto nel 1995, quello di piazza Risorgimento (tra via Nicola Fabrizi e via Buronzo), è uno dei  42 ricoveri pubblici costruiti a cura del Comune con tecniche antibomba, cioè costruito in calcestruzzo, a notevole profondità, con muri di spessore 80 cm. Con la sua capacità di accoglienza di 1150 persone e una superficie di circa 550 metri quadri risulta essere tra i più grandi rifugi della città.

Il disegno iniziale è comune ad altri tre rifugi pubblici che sono stati realizzati e che attualmente esistono nel sottosuolo della Città: giardini di Largo Sempione, ex area Mercato Generali di Via Giordano Bruno, Parco Ruffini.

            

Venne progettato per occupare una superficie di 700 metri quadrati  e avere quattro entrate ma, nel progetto proposto successivamente e realizzato, furono apportate alcune modifiche optando per una soluzione ridotta: i metri quadrati divennero circa 550, i bagni vennero mantenuti soltanto da un lato e le entrate furono ridotte a due, quelle sul lato di via Rosta. La struttura ipogea presenta entrate con rampe di scale che permettono di raggiungere il vero corpo del rifugio, posto a -12 m di profondità, e dalle quali si raggiungono gli ingressi alle tre gallerie longitudinali parallele della lunghezza di 40 m circa per 4,20 m di larghezza e 3,50 m di altezza. Nelle gallerie erano poste le panche, nel primo modulo si trovano i servizi igienici, in un corridoio trasversale. All’interno si possono ancora leggere sulle pareti le norme di comportamento da adottare durante i bombardamenti. All’esterno la struttura era protetta da un grande terrapieno.


       

Chiuso dopo la guerra e dimenticato per decenni, solo recentemente è stato aperto al pubblico per visite guidate e didattiche, anche a cura del Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà, in particolare in occasione dell’anniversario della Liberazione. Alla riscoperta del rifugio e alla riqualificazione della piazza hanno contribuito il Comitato di riqualificazione urbana Campidoglio Borgo Vecchio e l'Anpi Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.

Nell'aprile 2013 il rifugio è stato chiuso per adeguamenti impiantistici e riaperto il 27 febbraio 2014.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Bacheca Fiat

Post n°1875 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da paperino61to

Da parecchio tempo non vi aggiorno più sulle notizie Fiat o FCA come si chiama ora il gruppo automobilistico italiano.

A Melfi e Pomigliano si sono tenute le elezioni delle RSA, in uno hanno vinto la Uilm  e nell’altro la Fim Cisl.

Il mio applauso va totalmente ai colleghi Idioti che hanno fatto si che vincessero questi due pseudo sindacati, buoni solo a prostrarsi davanti a Marchionne, senza portare nulla di concreto e buono per gli operai.

A parole sono dispiaciuti che la Fiom non abbia potuto partecipare, peccato che è grazie a loro con l’avallo dell’azienda che non si potuta presentare alle elezioni : Non ha firmato l’accordo.

Quel famoso accordo dove peggiora le condizioni degli operai, non ultimo a Melfi è stato stabilito che gli operai avranno la pausa mensa a fine turno. Ora provate a immaginare un operaio in catena di montaggio con sole tre pause di dieci minuti l’una in che condizioni ci arriva.

A Mirafiori le eventuale elezioni saranno fatte solo perché la Legge dice chiaro e tondo che le RLS ( responsabili lavoro sicurezza ) devono esserci e devono Partecipare tutti i sindacati anche quelli non firmatari.

Confido nell’intelligenza dei miei colleghi anche se dubito visto la stupidità di questi anni.

Anni di cassa integrazione che sicuramente non finiranno con il nuovo modello, ammesso e non concesso che arriva. Uno solo non può impiegare tutti i lavoratori , questo sia chiaro.

Lavori nello stabilimento se ne sono fatti pochi e non al montaggio , dove dovrebbe esserci già da tempo la famosa linea.

In questi giorni commemoriamo il Quarto anno da quel triste giorno dove la Democrazia in fabbrica è morta con quel referendum ricattatorio.

A Pomigliano , voci danno in partenza la Panda per l’arrivo di un nuovo modello, la situazione cambia poco per gli operai che sono in cassa integrazione. Tra l’altro faccio i complimenti vivissimi ai colleghi che hanno eluso lo sciopero in cambio di fare i sabati straordinari senza chiedersi come sia possibile che l’azienda per molti firmi i contratti di solidarietà e poi chieda agli altri gli straordinari.

La Fiom aveva proposto il 3 turno per impiegare più gente, sindacati servile e azienda hanno risposto niet !

Insomma amici non crediate a tutto quello che leggete sui giornali o sentite alla televisione, il caro AD continua la sua opera di distruzione dell’Ex Fiat in Italia , preferendo aprire stabilimento all’Estero con annessa produzione, il tutto grazie alla complicità dei   Servi firmatari, delle istituzioni locali  e  del Governo .

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Serata Valentino

Post n°1874 pubblicato il 14 Febbraio 2015 da paperino61to

Grazie al papero che mi ha lasciato la consolle , eccovi le mie note per ballare stasera..ovviamente noterete che sono all'opposto rispetto al piumato ..io sono un romanticone

Alle splendide damigelle spero che concediate un ballo al mio e vostro amico VALENTINO dato che è anche il suo Onomatisco...


            

                          Tanti Auguri amico dalle orecchie lunghe

 

                   

 

 

 

 

                         

 

 

 

 

 

                         

 

 

 

 

                       

 

 

 

 

                  

 

 

 

 

            

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ogni scherzo vale ...purtroppo

Post n°1873 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da paperino61to

A Carnevale ogni scherzo vale ..il detto lo conosciamo e in questi giorni di scherzetti noi cittadini ne abbiamo sentiti e visti ben due.

Il primo riguarda Capitan Trinchetto alias Schettino, il famoso velocista che in un attimo era a terra mentre la sua nave affondava portandosi con sé ben 33 persone.

Fantastica la condanna inflitta dai giudici : 16anni e 1 mese , quest’ultimo di carcere. Interdizione perpetua dai pubblici uffici ( peccato per lui altrimenti lo avremmo visto nelle file di un partito dove come curriculum devi avere almeno una condanna ) e ben Cinque anni dal condurre una nave.

Inoltre assieme al suo padrone Costa un risarcimento di circa 30  milioni di euro per le 110 parti costituitesi civili.

Mi sorge spontanea la domanda, ammesso e non concesso che Costa paghi tutti i danni ma secondo voi un comandante di nave da crociera si può paragonare a Rockfeller ? Io direi di no a meno che questa persona era parsimoniosa come Zio Paperone e metteva via i soldini guadagnati…ma vedendo e sentendo le cose dette su di lui direi proprio di no.

Certo il caro Schettino può consolarsi nel frattempo di guidare un gommone a remi o in alternativa un pedalò , sperando sempre di non incontrare uno scoglio a proposito dite che la pasta allo scoglio le rimanga indigesta ?

In sintesi sono Cinque anni per naufragio colposo, Dieci per omicidio colposo e Uno per abbandono di incapaci.

Fate voi la divisione  dei dieci anni per i 32 morti e avrete la media di quanto vale la vita umana per questi giudici.

 

Altro scherzo di Carnevale la sentenza di Parolisi, ricordata il marito che uccise la moglie , bene la Cassazione ( che a questo punto cambierei nome in Cazzazione ) ha deciso che la condanna va ricalcolata.

Dapprima l’omicida è stato condannato all’ergastolo , in appello a 30 anni e infine si deve rifare i calcoli  che il poveretto starà in carcere. Tutto perché i giudici della Cassazione hanno deciso che non vi è stata crudeltà . Sotto le 35 coltellate non si può usare questo termine.

Ora immaginate una scena del genere : Omicida che infierisce sulla povera moglie,convivente, fidanzata , amante e lei che dice : “ Amore , amore,fermati …sei già arrivato a 35 ..”

Lui : “ Nei sei sicura ? Sai ho perso il conto a me sembravano solo 32..”

Donna : “ Vedi amore, sei sempre stato negato nei calcoli. Fidati sono 35 con questa “.

Marito : “ Grazie per avermelo fatto notare , sai beccarmi 30 anni o peggio l’ergastolo solo per avere calcolato male mi girerebbero le palle…Grazie amore ti voglio bene !”.

Ovviamente la mia è ironia pura ma non ho potuto fare a meno di domandarmi come è possibile che si possa basare la diminuzione di pena in base a una coltellata in più o in meno ..allucinante.

In compenso però se ti beccano a rubare perché hai fame non ci sono sconti di pena. Concludo dicendo che la Vera Riforma sulla Giustizia Non sono le Ferie dei giudici , Non è chiudere i Tribunali o Tagliare personale e soldi da destinare a queste sedi, ma Dire chiaro e tondo che chi commette un omicidio come i due esempi di sopra  la pena è l’Ergastolo  punto e basta.

Buon carnevale a tutti e ricordate ogni scherzo in questo periodo vale

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Visitare Torino : Torino Magica ( parte seconda ) )

Post n°1872 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da paperino61to

 

 

                    

 Tauriel l'Angelo  prese corpo grazie a Costanzo Antonelli svettando nel punto più alto di Torino sulla Mole Antonelliana.

L’angelo, che Antonelli chiamò il “genio alato”, di rame dorato era alto quattro metri e pesava sei tonnellate; nella mani portava il giavellotto, l’arma che permettere al messaggio divino di penetrare il cuore e la mente dell’uomo e la palma simbolo di vittoria.
I piedi posavano su un piedistallo ornato con lo stemma torinese con il toro rampante, ed era ornato da cornucopie straboccanti di fiori e frutti, simbolo di abbondanza e prosperità.

Nell’agosto del 1904, durante un terribile uragano, l’angelo probabilmente colpito da un fulmine, cadde a testa in giù rimanendo miracolosamente sospeso per un piede e i danni fortunatamente furono circoscritti.
La guglia della Mole Antonelliana venne rifatta, si decise di eliminare l’angelo e al suo posto fu issata una stella a cinque punte di quattro metri di diametro creata da Ernesto Ghiotti.

La Mole per i cultori di esoterismo ha i suoi lati oscuri come la base piramidale e una guglia altissima che come una sorta di antenna catalizza l’energia che capta dal Cielo e aspira dalla Terra.
Ed anche intorno all’angelo si snodano credenze di prodigi, come la sua caduta, dato che dopo la folgorazione la statua rimase in bilico sul terrazzo sottostante senza cadere al suolo e senza provocare alcuna vittima.

Tauriel è rimasto esposto per un breve periodo nell’atrio della Mole, attualmente si trova nel Museo del Cinema


                  

Percorrendo Via Lascaris ai più attenti non sfuggiranno i curiosi occhi dal taglio quasi maligno che si aprono ai piedi di un palazzo antica sede di una Loggia Massonica.
In realtà altro non sono che prese d'aria e di luce per i locali sotterranei, dove si tenevano segrete riunioni..

Certo è, che nelle fredde sere torinesi ,quello strano sguardo vuoto fa rabbrividire, è come se ci si sentisse osservati da forze occulte e misteriose che con il loro potere quasi sbarrano il cammino.

       

 

E' la stessa sensazione che si prova osservando Palazzo Lascaris, la cui facciata è disseminata da volti grotteschi ( i famosi mascheroni), tra i quali spiccano le raffigurazioni di Hermes (legato alle scienze ermetiche) e quelle dei "Green Men", volti circondati da fogliame e vegetali che fuoriescono dalla bocca e da altri orifizi del viso, a cui è legata una complessa simbologia.


Nulla nasce dal caso e nell’antichità, quando si iniziava la costruzione di un villaggio, che ampliato sarebbe diventato città, si seguivano sempre alcune regole.
Si pensava alla difesa, dotando i villaggi di muri di cinta e di torri di vedetta, e a propiziarsi il favore degli astri benevoli, infatti l’antico tracciato romano di Torino apriva le quattro porte d’accesso sui quattro punti cardinali:
ovest la “Porta Decumana” – sbocco di via Garibaldi su via della Consolata
est la “Porta Pretoria” – torri di Palazzo Madama in Piazza Castello
sud la “Porta Prìncipalis Dextera” – sbocco di Via San Tommaso su via Santa Teresa
nord la “Porta Prìncipalis Sinistra” – Porte Palatine

       

La Fontana Angelica di piazza Solferino fu costruita secondo regole massoniche e storicamente era stata richiesta al Comune dal grand’ Ufficiale Pietro Bajnotti a ricordo dei propri genitori, e avrebbe dovuto essere collocata di fronte al Duomo.

In chiave esoterica la scelta di spostarla dove si trova oggi fu sbagliata, perché la fontana ha perso l’orientamento verso est.
Così come ci appare è composta da quattro gruppi di statue appoggiati a basi di granito: ai lati ci sono due gruppi femminili, la Primavera e l’Estate; al centro in posizione più alta si trovano due figure maschili che versano acqua da un otre, l’Autunno e l’Inverno.

La Primavera è seduta su un mantello di fiori e con una mano accarezza un bimbo che lancia nell’aria uno stormo di rondini; alle loro spalle c’è un altro bambino che solleva il mantello dove è seduta la donna.

L’Estate è sul lato destro appoggiata a fasci di spighe e vicino ha un bimbo che sorregge una ghirlanda piena di mele, pere ed uva.

L’Autunno, giovane, è appoggiato alla chiglia di una nave e nasconde in una mano una rosa un po’ appassita; la figura è avvolta da una ghirlanda di melograni e sull’altro lato vi è un bambino che gioca con ananas, banane e pannocchie.

L’inverno è una figura barbuta e corrucciata, appoggiata ad un ceppo di quercia dai rami spogli e nodosi; la sua mano afferra l’otre a forma di ariete, poggiato ad un’aquila con una sola ala aperta.

Sul lato posteriore si trova un bimbo sorridente con i capelli disposti a raggiera; un altro bimbo gli offre un grosso pesce, mentre un terzo gioca con una ghirlanda di pigne.
Il significato nascosto dell’opera?
L’Inverno guarda verso oriente e, insieme con l’Autunno, rappresenta i giganti Boaz e Jaquim, i due sostenitori delle colonne d’Ercole, i guardiani della soglia che immette sull’infinito.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963