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Messaggi di Novembre 2015

 

Cugini Twist

Post n°2015 pubblicato il 28 Novembre 2015 da paperino61to

Stasera amici/che si balla alla grande con i cugini d'oltre Alpe e ammettiamolo dopo Asterix se la cavano anche con questo genere musicale ...

 

 

              

 

 

 

 

              

 

 

 

 

               

 

 

 

 

 

              

 

 

 

 

                   

 

 

 

 

 

             

 

 

 

 

 

     

 
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Freddo Polare o Russo

Post n°2014 pubblicato il 26 Novembre 2015 da paperino61to

In questi giorni a Torino è arrivato il grande freddo, oggi in particolar modo siamo finiti sotto zero come temperatura.

Dicono che è arrivi dal Polo o dalla Russia. Del primo è ovvio che il freddo non arrivi dai paesi caldi, del secondo ammetto,che l'unica cosa che farei arrivare da quel paese sono le loro fanciulle.

In ogni caso copriamoci come tanti " omini Michelin" e speriamo sempre di non trovare " certe occasioni" perchè prima che uno si spogli " l'occasione" è già volata in altri lidi.


 
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Gita a Villa della Rosetta

Post n°2013 pubblicato il 23 Novembre 2015 da paperino61to

 

                        

 

Quando il nostro amico piumato riceve un invito di una dolce e splendida donzella come la nostra amica Sonia, non ci pensa due volte a partire per la tangente, pardon, per la tangenziale. In men che non si dica, il piumato si trova sotto la casa della suddetta amica.

L’invito direte, voi per che cos’è? Sonia è appassionata di fenomeni paranormali: luoghi infestati da fantasmi o presenze inquietanti, che si trovano nelle ville o castelli. Paperino lo sappiamo tutti che non brilla per coraggio, ma innanzi a sbatter di ciglia  femminili andrebbe a piedi persino sulla luna.

“ Eccomi qui, cara Sonia, pronto a combattere contro gli eco…eco…insomma quella roba lì”.

                  


“ Ciao, Paperino, si chiamano ectoplasma, son contenta che sei venuto, certo che vestito con tanto di tuta da palombaro del XVII secolo non è il massimo. I fantasmi non fanno del male alle persone e manco ai paperi”.

“ Non ti credo sai ? Se tu avessi avuto un bis bis bis zio anti juventino, anti comunista e anti metallaro non staresti tranquilla affatto, credimi sulle piume!”. 

                            


Sonia e i suoi amici partono per la villa della Rosetta, una dimora “ infestata” da presenze inquietanti. Il papero, essendo a digiuno da ore, pensa che si tratti della famosa pagnotta e allora entra in una panettiera, con piglio deciso urla: “ Vade retro fantasma, esci da questo involucro e indica la pagnotta sul bancone”.

Non ci vuole molto a capire che la negoziante si arma di scopa e inizia a menare il povero piumato. Chiarito l’equivoco,  i “ cacciatori di fantasmi “riprendono il viaggio e finalmente arrivano alla villa.

                      

La parola “ meraviglia “ è sulla bocca della compagnia, tranne per il papero, che non sembra tanto entusiasta di entrarci. Un urlo scuote la compagnia mentre stava per varcare il portone.  

“ Aiutooooo…..Helpppppppp….la morta mano…la mano del morto…il morto è vivoooooo”.

“Adelinaaaaaaa!” urla Sonia: “ Smettila di fare la mano morta, ricordati che lui ha già la sua paperina e tu sei fidanzata !”.

“ Lo so, ma volevo vedere se le sue terga erano morbidose come quelle del mio lui…quante storie per una manina”.

Finalmente i nostri eroi entrano nella villa e subito sono accolti da rumori sinistri. Uno dei cacciatori di fantasmi esclama:” Sembra…sembra…direi di sì, sembra il rumore di un carro attrezzi”.

                

Tommasino, l’altro maschietto del gruppo dopo il papero, ci pensa su un attimo e poi a squarciagola urla:” Bonino di un San Crispino, i vigili…mi stanno portando via la macchina” e scappa come un fulmine fuori da una villa.

Purtroppo per lui il vigile non abbocca ai suoi occhi azzurri: centoventi euro di multa per riprendersi la macchina.

Il tempo sta cambiando, la luna che prima era bellissima, si ricopre di nuvole nere. Il vento si alza all’improvviso e versi simili agli ululati dei lupi riempiono le stanze della villa.

“ Paperoooooo…che fai?” domanda Sonia, la quale si è ritrovata tra le braccia il nostro amico.

“ Non è come pensi te, lo giuro” riesce a rispondere prima che il rumore delle sue piume tremanti dalla paura ricopra gli ululati.

“ Bene ragazzi, io direi di mangiare qualcosina e poi di incominciare la caccia ai fantasmini, che ne dite?”.

Una voce risponde:” Si…tenera carne di papero con salsa di noci”:

Paperino guarda i suoi nuovi amici esclamando di non fare scherzi, ma nessuno di loro ha parlato gli rispondono.

Sonia indica con un dito la balconata. Una figura li sta osservando, sorridendo.

“ Non abbiate paura, sono il Conte Alberto Lambruschino detto il Senza Testa”.

Incautamente qualcuno del gruppo domanda il perché quel nome.


            

“ Perché un mio nemico ha pensato bene di tagliarmi la testa, ecco perché questo mio simpatico soprannome”. E per fare capire meglio il concetto, si prende la testa tra le mani. In un attimo ognuno dei presenti scappa in direzioni diverse. Paperino si nasconde in un vaso di fiori, ma per sfortuna sua un fantasmino romantico prende l’intero vaso per portarlo alla sua amata. La donna  ( anch’essa fantasma) annusa i fiori e solo in un secondo tempo si accorge che erano le piume del papero.

Povero Paperino, incomincia a correre come un matto, e dietro di lui il fantasmino romantico e la sua amata. Intanto gli altri cacciatori si ritrovano di nuovo nel salone.

Una musica in sottofondo giunge alle loro orecchie.

“ Chi…chi è che suona?”.

                        


“ E’ un certo Gigi di Napoli…è convinto di avere successo un domani che si reincarnerà, per ora rompe solo le scatole a noi” risponde il Conte.

“ Non potete ammazzarlo?” domanda uno dei cacciatori.

Il Conte Senza Testa, si limita a dire che è “ già morto” e di evitare di fare domante cretine.

Paperino ritorna dopo un paio di ore, stravolto e spiumato, i fantasmi erano riusciti ad agguantarlo. Adele gongolava alla grande nel vedere il roseo sederino del papero.

La serata passa velocemente tra vari scherzetti dei fantasmi della villa, il ticchettio del pendolo e le urla dei poveri cacciatori. Le telecamere cercavano invano di riprendere le scene, ma i fantasmi protetti inneggiano alla trattativa, in sintesi se tu mi paghi( bene ) io mi faccio riprendere. Alla minaccia dei cacciatori di fare arrivare la Camusso, i fantasmi fanno marcia indietro.

Non uno dei cacciatori riuscì a chiudere occhio quella sera, al grido di dolcetto o scherzetto, la villa era investita da fantasmi provenienti da tutta la regione. Ogni cacciatore aveva il suo da fare, per non soccombere. Solo al sorgere del sole, tutto questo svanisce e la calma ritorna.

                          

La luce del giorno filtrava attraverso le finestre illuminando le camere della villa, lasciando intravedere solo ragnatele e polvere sui mobili.

Il silenzio regnava, in quel luogo e mentre i cacciatori di fantasmi uscivano, una di esse esclamò:” Quando ritorniamo?”, immediatamente fu rinchiusa dentro, vennero a prenderla dopo un paio di mesi, fu lui a dire a quali rischi si andava incontro se Gigi il napoletano si reincarnasse per davvero.

“Allora, Paperino ti sei divertito?” domanda Sonia.

“Si…si…come non avrei potuto divertirmi…volevamo mangiarmi, spiumarmi, palparmi…si, potrei dire che mi sono divertito”.

Qualcosa sfiorò le terga del papero, il quale rimproverò Adele di smetterla, ma la signorina era in auto. A quel punto Paperino imitò l’urlò di Tarzan e ricominciò a correre, mentre una fantasmina apparve dicendo: “ Amore mio, mò vieni che ti palpo un po’, sorbole….aspettami amore arrivooooo”.

                          


Era donna “ Mortadella”, la cuoca della villa, si era invaghita del piumato e voleva sposarlo.

Come dite? Se si è salvato dal matrimonio? Un modo ci sarebbe per saperlo, andate a visitare villa Rosetta…e occhio alla “ mano morta”.

 

 

 
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Serata Dolce Mandy

Post n°2012 pubblicato il 21 Novembre 2015 da paperino61to

 

   La serata al rockacafè ci presenta una splendida fanciulla: Miss Sweet Mandy

 

        

 

 

 

 

              

 

 

 

 

 

          

 

 

 

 

        

 

 

 

      

 
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Intervista a un ultrà Fiom

Post n°2011 pubblicato il 19 Novembre 2015 da paperino61to

Premetto che questo mio post non vuole denigrare in nessuna maniera i partecipanti alla manifestazione di questo sabato a Roma indetta dalla Fiom ( tra l’altro sono un iscritto a questo sindacato) ma cercare di porre alcune riflessioni alle domande ( e non solo io per la verità )che da tempo vado ponendo senza risposta.

Immaginiamo un’intervista a un ultrà della Fiom.

Giornalista: “ Allora siete pronti per sabato?”.

Ultrà:” Prontissimi, abbiamo l’adrenalina a palla. Sarà una bella manifestazione”.

G.: “ Oddio, molte persone esprimono perplessità su questa parola, usano il termine gita”.

U.:” Sbagliano di grosso, noi non andiamo con i cartelli come le gite parrocchiali, ma con striscioni e slogan…ne vuole sentire qualcuno”.

L’ultrà chiama un altro signore, il suo nome è Geppo.

Slogan che secondo l’ultrà nessuno al mondo ha:

“ Chi non salta Renzi è …chi non salta Renzi è “ oppure : “ Abbiamo un sogno nel cuore Marchionne in fonderia Renzi a San Vittore “.

U.: “ Lo ammetta è stupito da tanta violenza vero? Questo è nulla dovrebbe vedere i trampolieri con i loro cartelli”.

G.: “ Se lo dice lei, gira voce che abbiate anche ingaggiato dei gruppi di stornellatori.”

U.: “Si è vero, alcuni gruppi che lavoravano nei locali di zona Tivoli, ma che ora sono stati licenziati, vedrà che canti di guerra, altro che gli indiani. Quando il gioco si fa duro i duri giocano, lo scriva sul suo giornale”.

G.: “ Molte persone pongono la domanda come mai sempre a Roma, e mai organizzare le manifestazioni in varie città?”.

U.: “ A Roma c’è Montecitorio, c’è il governo del presidente Non eletto, ecco perché a Roma”.

G.:” Si, ma al sabato Montecitorio è chiuso”.

U..” Colpa nostra vuole dire? Sono loro che non ci sono, noi in settimana lavoriamo, possiamo solo al sabato”.

G.:” Se capisco bene, vuol dire che la parola sciopero è stata bandita?”.

U.: “ Silenzio, per carità non nomini questa parola, è blasfemia non lo sa? Poi, scusi Renzi aveva solo da aspettarci e non scappare come il Re e Badoglio”.

G.:” Infatti, sabato è a Venaria, non era meglio fare un corteo per le vie della cittadina?”.

U.:” Bello te, e poi se ci offrivano pranzo al sacco e biglietto gratis di entrata alla Reggia, chi si perdeva questa bella occasione, no meglio a Roma  mi creda”.

G.: “ Altro punto dolente per molti, è il viaggiare in pullman, perché i treni non li prendete più?”.

U.: “ Vuoi mettere farti centinaia e centinaia di chilometri su un pullman? Che quando scendi sei tutto anchilosato, storto, assomigliante alla Torre di Pisa?”.

G.: “ Ma così parecchia gente rinuncia a venire, ma i treni hanno qualcosa che non vanno? Eppure sarebbero comodi e veloci”.

U.: “ Noi siamo contrari, bisogna soffrire per vincere la guerra, e poi personalmente sono contrario all’alta velocità, se treno deve essere che sia quello che impiegava una notte intera per arrivare a destinazione”.

G.: “ Se lo dice lei, ma è convinto che le manifestazioni servono a qualcosa, soprattutto pacifiche?”.

U.. “ Certo che servono, a chi vende panini e bibite, a chi vende i biglietti della metro e bus, a chi vende souvenir, a chi vende caffè e brioche…vede che servono? Poi chi le dice che è pacifica,…Geppo vieni qui per favore, fai la faccia cattiva al signore. Ecco, vede noi sfileremo al corteo con questa faccia”.

G.: “ Siamo alla fine dell’intervista, ma non sarebbe meglio se tutti i sindacati fossero uniti, specialmente quelli di base?”.

U.: “ Bravo te, se fossimo tutti uniti il Governo rischierebbe di cadere sotto la spinta dei lavoratori…no, mi dia retta meglio da soli, il buon Matteo corre meno rischi”.

Ovviamente la mia è ironia, anche se le domande che ho posto come ho detto sono anni che le pongo e immancabilmente non vengono percepite e manco ho delle risposte.

Io penso che se vuoi avere più gente dalla tua parte devi iniziare le proteste in Tutte le città italiane, in modo che tutti possano partecipare, oltre che averne una principale e di certo NON al sabato con Parlamento chiuso. Inoltre, per quanto brutto sia a pensarlo quindi figuriamoci a dirlo, basta con cortei pacifici, dove si viene manganellati solo perché non si vuole fare il percorso “ obbligato “.

Indire scioperi, perché solo bloccando il paese si può ottenere qualcosa, ma ahimè vedo che dai sindacati questa parola è bandita. Qualcuno una volta mi ha detto: i lavoratori ci perderebbero dei soldi. Vero, ma sinceramente ci si perde il futuro continuando di questo passo, e alla mia domanda di fare come in Germania, ogni lavoratore viene risarcito per un tot di ore perse, mi è stato risposto un semplice: “ NON si può” …sarà ma ho seri dubbi in merito.

Non si risolvono i problemi delle persone urlando slogan come ho descritto, la violenza si fa anche con una firma, come quella della cancellazione dei diritti di tutti i lavoratori, dei diritti ad avere una vita dignitosa, una pensione altrettanto dignitosa, diritto allo studio, alla casa e al lavoro.

In ogni caso Hasta la victoria siempre compagni e buona gita, pardon, manifestazione.

 
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