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Messaggi di Novembre 2016
Post n°2167 pubblicato il 12 Novembre 2016 da paperino61to
Chitarre infuocate,batteria che sembra il motore di una Ferrari, il basso che pesta dura sulle corde, stasera al rockcafè va in scena l'hard rock italiano : The Rocker( il nome della band è preso dal titolo di una canzone degli AC/DC...vi consiglio di sentirla)...alzate il massimo del volume....
Post n°2166 pubblicato il 06 Novembre 2016 da paperino61to
Ci troviamo nell’ovest americano, anno 1880, un forte sorge ai confini tra l’Arizona e il Texas. Lo presidiano un manipolo di eroi in divisa blu e al comando c’è il granitico colonnello Dixie. “ Soldati, come sapete il filo sottile della pace rischia di rompersi. Ho bisogno di due volontari che si rechino a parlare con i capitribù. Chi si fa avanti, prodi eroi di Forte Satchmo?”. Voce fuori campo: “ Perché questo nome?”. Colonnello Dixie: “ In onore al futuro pro pro pro pro nipote del nostro trombettista: Louis Satchmo Armstrong”. Voce fuori campo: “ Grazie” Colonello Dixie .:” Prego. E ora soldati chi vuol partire per questa missione di pace faccia un passo avanti”. Ora potete immaginare chi siano i due intrepidi “eroi”: il sergente Paperino e il caporale Valentino. “Noi non abbiamo fatto il passo avanti, ma è il resto dei soldati ha fatto il passo indietro” esclamano i due (s) fortunati soli davanti al colonnello. “ Bravi ragazzi, voi fate onore alla cavalleria degli Stati Uniti, la famosa 91sb!”. Voce fuori campo : “ Scusi, ma non era il Settimo cavalleggeri il più famoso? E poi perché il 91sb?”. Colonello Dixie.: “ Lo era, ma adesso siamo noi. Abbiamo sconfitto la tribù del gran capo Briscola in una memoriale partita a carte. Il numero sullo stendardo è in onore ai martiri in un campo di concentramento in Italia, che si alzano alle 4 del mattino, estate e inverno, vessati e martoriati da un certo Marpionne canadese”. Voce fuori campo: “Grazie”. Colonello Dixie: “ prego!!”. Paperino: “ Veramente, colonnello ne io ne il caporale …”. Colonello Dixie: “ Sono fiero di voi. Partirete domani al sorgere del sole cercando convincere i musi gialli…”. Voce fuori campo.: “ Scusi, ma non erano rossi?”. Colonello Dixie: “ A’ bello…( qui il colonnello sbotta in un dialetto misto di ciociaro, romano e latino) questa domanda fallo a quello strampalato che sta scrivendo questo racconto, non a me”. Voce fuori campo: ” Grazie”. Colonello Dixie: “ Prego! Se permette ho un discorso da fare a questi due prodi… ora voi due, non state fino a tardi al saloon, ma neanche fate come l’altra volta, cioè andare a dormire come le galline, quello è solo un modo di dire”. Fu così che i due intrepidi soldati partirono per una missione pericolosa. Attraversarono il deserto sotto un sole infuocato accompagnandosi con dei canti che salivano alti nel cielo azzurro. Paperino.” Senti caporale, conosci qualche canzone dedicata al sole? Io non conosco canzoni del genere e tu?”. Valentino: “ No sergente…ci sto pensando ma non mi viene in mente nulla”. In soccorso arrivarono un quartetto di cani della prateria, che spuntando dalla loro tana, intonarono” O’ sole mio” in onore a un componente nativo di Posillipo. Segnali di fumo si intravedevano all’orizzonte. Il sergente piumato domandò al caporale di tradurli. Valentino: “ C’è scritto che la promozione Fumotim sta per scadere, di ricaricare la legna entro il giorno…”. Come vedete anche a quei tempi c’era già una certa compagnia telefonica. Voce fuori campo: ” Passare alla Vodafone no? In promozione danno una serata con Bruce Wayne o era Willis?”. Un indiano nascosto dietro un cactus esclamò: “L’ultimo Wayne che conoscevamo ci prese a pistolettate da una diligenza!”.( NdR ogni riferimento al film Ombre Rosse è casuale). Finalmente i nostri eroi arrivarono al grande campo degli indiani. Decine, centinaia ..ma che dico .. Voce fuori campo: ” Se non lo sai te che scrivi lo debbono sapere i lettori? Deciditi, a dirci quanti sono!”. Narratore: “ Quanto mi sta sulle scatole questa voce fuori campo….quasi quasi lo infilo nel racconto e lo faccio torturare dagli indiani”. I due eroi vennero accolti dagli indiani che osservavano stupiti quegli esseri che avanzavano verso di loro, mai avevano visto un papero e un coniglietto in vita loro e poi con una divisa blu. Dopo la sorpresa e lo sbigottimento, i Gran Capi delle varie tribù si presentarono a Paperino e Valentino. “ Augh! Io sono Gran Capo Moscio degli Arrapati”. Voce fuori campo: ” Ma non erano gli Arapaho?”. Gran Capo: “ Lo eravamo, ora questo grullo di scrittore ci ha cambiato il nome!!”. “ Augh! Io sono Gran Capo Braccino corto della tribù No mance”. “ Augh! Io essere Gran Capo della tribù Piedi Neri e Puzzolenti”. Paperino sottovoce: “ Si sente…” Valentino diede una gomitata al suo sergente pregandolo di non dire nulla in merito alla pulizia, ci teneva a tornare al forte con lo scalpo intatto. Paperino: ” Bene prodi Gran Capi noi, siamo qui per conto del Grande capo Bianco di Washington…tutti noi vogliamo la pace e per questo vi abbiamo portato dei doni”. A sentire quella parola le squaw delle varie tribù arrivarono a frotte, correndo, urlando come fossero arrivate le scarpe della Zelando. Valentino adocchiò una giovine squaw e si avvicinò domandando quale fosse il suo nome. Squaw:” Mi chiamo Pel di Carota e tu, prode soldato dalle orecchie lunghe?”. In quel momento il caporale seppe cosa voleva dire la parola “amore”. Anche ai gran capi furono fatti dei regali; il più contento era quello dei Piedi Neri e Puzzolenti. Egli aveva ricevuto tre confezioni di sapone liquido ciascuna composta da ventidue litri, presi al mercato da un banco cinese a Kansas City e due bidè presi in una discarica ai lati della futura Route 66. “ Bene, visi pallidi…ora fumiamo il calumet della pace per suggellare il nostro patto!”. I poveri soldati che mai in vita loro avevano fumato, fecero buon viso a cattivo gioco, ma qualche burlone indiano mise del peyote al posto del tabacco, e così i nostri eroi videro cose che per noi umani erano incomprensibili.
Videro un mondo chiamato Asgard dove una persona girava con un martello in mano, un tizio che sparava ragnatele con un buffo costume addosso e un altro che raccontava balle di nome Matteo. L’indomani mattina i due prodi cavalieri della compagnia 91sb partirono per far ritorno al forte, con loro si accompagnava la futura sposa del caporale Valentino: la squaw Pel di Carota. Valentino :” Se avremo dei figli li chiameremo Catalogna e Sedano…ti piacciono amore mio?”. Squaw:” Augh…che bei nomi…tesoro dalle orecchie lunghe”. Al forte i preparativi per il ritorno degli eroi erano pronti, il colonello Dixie aveva sfoderato la sua chitarra e incominciato a intonare le sue canzoni. “ Evviva il sergente. Evviva il caporale. Evviva ….yuppièèèèè ….i nostri eroi!”. Colonello: ” In merito al vostro coraggio, vi conferisco questa medaglia al valore e come premio una licenza per uccider…scusa ma che cavolo mi stai scrivendo?”. Narratore: “ Scusa, mi sono sbagliato…stavo guardando un film di 007”. Colonello :” Bene, dicevo un premio licenza, una settimana alle Terme con massaggio e vasche idromassaggio. E ora passiamo a festeggiare...e a cantare…”. A quel punto spuntò Donna Pilates che pregò i due soldati di cercare di cambiare il repertorio al colonnello: “ Mi sono rotta gli zebedei a sentire sempre Giovanna, il Giardino dei semplici, Povia , Pupo…ma vi rendete conto? Pupoooo…dio bonino e maremma maialetta, non ne posso più”. Il piumato e Valentino si guardarono negli occhi, poi andarono dal colonello dicendo: “Permette signore? Ora provi con la sua chitarra a seguirci in questo ritmo…è facile…quattro quarti…taca banda Vale…taca banda Papero”. Fu così che per la prima volta in quelle regioni selvagge sentirono il rock’roll, mentre un certo capitano Totti esclamava sottovoce: “ Era mejo se cantavano Grazie Roma”. Fine
A mio discapito nell’aver scritto questo assurdo racconto è aver preso delle pastiglie per il mal di testa, ma ho come l’impressione che quel burlone d’indiano le abbia scambiate con del peyote. Un omaggio al mio amico Dixie, sperando che si sia divertito a leggere questo racconto ed a immaginarsi a suonare assieme a questa coppia di strampalati al Jamboree Festival.
Post n°2165 pubblicato il 05 Novembre 2016 da paperino61to
Post n°2164 pubblicato il 03 Novembre 2016 da paperino61to
4 /11/1966 Alluvione di Firenze NESSUN PROCESSO 3/11/1969 Alluvione di Biella e Valstrona( 72 vittime) NESSUN PROCESSO 7/10/1970 Alluvione di Genova( 44 vittime) NESSUN PROCESSO 19/7/1985 Inondazione della Val di Stava (268 vittime) DIECI CONDANNE PER OMICIDIO PLURIMO, NESSUN RESPONSABILE HA MAI SCONTATO LA PENA DEFINITIVA Luglio 1987 Alluvione e frana della Valtellina(53 vittime) NESSUN PROCESSO 5/11/1994 Alluvione della Valle di Tanaro ( 70 vittime) TUTTI ASSOLTI O PRESCRITTI GLI IMPUTATI, PROCESSO RALLENTATO E TRASFERITO PER CONFLITTO D’INTERESSE DI DUE MAGISTRATI A LORO VOLTA ALLUVIONATI 5/5/1998 Disastro di Sarno( 159 vittime) DOPO 15 ANNI UNICO CONDANNATO EX SINDACO A SEI ANNI MA BENEFICIA DELL’INDULTO. PARENTI DELLE VITTIME COSTRETTI A FAR PIGNORARE CONTI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO PER AVERE RISARCIMENTI 9/9/2000 Disastro si Soverato(13 vittime) 3 CONDANNE PER OMICIDIO COLPOSO NESSUNO HA MAI PAGATO CON IL CARCERE, RISARCIMENTI DIFFICILI 13-16/10/2000 Alluvione del Piemonte e Valle D’Aosta(23 vittime) TUTTI ASSOLTI O PRESCRITTI GLI IMPUTATI 1/10/2009 Disastro di Giampilieri (36 vittime) DUE SINDACI CONDANNATI IN PRIMO GRADO, PARENTI VITTIME NON ANCORA RISARCITE, A TUTT’ORA NESSUNO PAGA CON IL CARCERE 25-4/11/2011 Alluvione della Liguria(19 vittime) NESSUN PROCESSO A LA SPEZIA E GENOVA, 6 IMPUTATI TRA CUI EX SINDACO. A GIUDIZIO PER MANCATI ALLARMI DUE FUNZIONARI PER AVER TRUCCATO I VERBALI DELLA RICOSTRUZIONE DEI FATTI 9/10/2014 Alluvione della Valbisagno a Genova( 1 vittima) ASSOLTA PER MANCATI ALLARMI EX ASSESSORE REGIONALE ALLA PROTEZIONE CIVILE 13-14/9/2014 Alluvione a Piacenza, Val Trebbia e Val Nure ( 3 vittime) APERTA FORMALMENTE UN’INCHIESTA MA DA UN ANNO DEI FATTI NESSUN AVVISO DI GARANZIA 9-127972016 Alluvione della Puglia ( 1 vittima) IN CORSO I PRIMI ACCERTAMENTI. Articolo interessante apparsa sulla Stampa di qualche giorno addietro. Perché ho riportato questi dati? Perché uno Stato SERIO, un Governo SERIO, non arriverebbe a non Condannare nessuno quando i fatti sono chiari. Non arriverebbe a NON risarcire i parenti delle vittime. Non aspetterebbe i danni per dire: “ dovevamo fare la salvaguardia del territorio”, peccato che i vari comuni, regioni, province abbiano sempre dato via libera alla costruzione di tante case abusive e cementificazione a iosa. Quindi posso concludere che Non è cambiando la Costituzione o la Legge Elettorale, che i parenti delle vittime possano avere giustizia, ma basterebbe una sola riforma: Quella della Giustizia Veloce con Pene certe da attuare e non farle cadere in prescrizione.
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Inviato da: paperino61to
il 14/07/2024 alle 08:15
Inviato da: paperino61to
il 14/07/2024 alle 08:14
Inviato da: rbx1dgl
il 13/07/2024 alle 13:30
Inviato da: g1b9
il 13/07/2024 alle 12:09
Inviato da: paperino61to
il 12/07/2024 alle 08:18