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Sono rare le cose che detesto ma ancora meno quelle che odio, ma c’è né una che mi fa dire questa parola: il Freddo o Gelo se vogliamo essere precisi.

Odioooo il gelo come direbbe il puffo quattrocchi. Il gelo che ti entra dentro nonostante tu sia vestito come l’omino Michelin. Il gelo che non ha pietà delle piume di un papero e manco si pone il problema se il soggetto fosse a rischio blocco?

Macché , imperterrito continua a fare scendere la colonnina del termometro senza un minimo di coscienza. Odio il gelo e odio come ci si deve vestire, voi immaginate la scena di quando si arriva nello spogliatoio in fabbrica.

Armadietti del dopo guerra ma non della seconda, sarebbe troppo lusso, ma della Prima guerra mondiale. Armadietti ( solo un corridoio ha quelli nuovi, dove si cambiavano gli atleti delle Olimpiadi, si allenavano al pala ghiaccio di fronte al cancello di Mirafiori) larghi circa 40 cm e alti un metro e ottanta con i piedini da 30 centimetri.

Potete facilmente immaginare quando uno incomincia a riporre la roba dentro questi armadi per puffi. Giacca a vento che da sola riempie lo spazio. Poi arrivano il maglione bello spesso, i pantaloni rigorosamente imbottiti, calzini in pile e le scarpe ovviamente.  

Uno tenta e sottolineo tenta di chiuderlo con il lucchetto. Inutilmente, senza speranza, incominci a spingere a cacciare dentro di tutto quello che esce. Quando ti sembra di avercela fatta, ecco che ti ricordi che hai lasciato il portafoglio dentro. Un urlo ti si strozza in gola, riapri, e immancabilmente ti casca tutta la roba. Maledici il gelo oltre che la fabbrica, manco un armadietto da cristiano ti danno.

Potreste dire lascia aperto, lo farei volentieri, peccato che i soliti ladri, girano per gli spogliatoi arraffando ciò che trovano. Dalle saponette anche usate, agli asciugamani, alle scarpe, a un mio amico è dovuto tornare con quelle del lavoro a casa, nulla di strano se non fosse che lui portava il 45. Ora mi domando ma chi c..si mette il 45 di scarpe ?

Un'altra cosa che potrebbe succedere a noi maschietti è che si trovi una bella signora incrocio Belen, Arcuri e Ferilli, in piena crisi con qualcosa di dolce stile vecchia pubblicità della Ferrero, e che senza remore ti salti addosso nell’androne di casa.

Ovviamente di urlare aiuto nemmeno se ne parla, ci mancherebbe. La poveretta fa tutto lei, incomincia dalla giacca a vento, la cerniera che è sempre andata bene ora si blocca per il freddo. Prima occhiataccia dalla parte della signora.

Superato lo scoglio grazie a cesoie di giardiniere (in pratica la giacca a vento non esiste più), passa alla maglia. La tira con forza senza pensare di sbottonare i bottoni, i quali schizzano da tutte le parti. Non finisce qui, sotto la maglia ne hai un'altra, meno spesso ma anch’essa con cerniera come la giacca a vento. Tremi e gentilmente domandi alla signora che te la sfili da solo.

Sotto di quella ho la famosa maglietta della salute, cotone fuori lana dentro, dicono che tiene  caldo ma ho seri dubbi. Infine dopo tre quarti d’ora quella povera donna rinuncia, sconsolata e se ne va alla ricerca di un'altra vittima .

Al solo pensare che abbia ancora da togliermi la tuta da sci, i pantaloni, il pigiama e infine le mutande del nonno, quelle lunghe fino alle caviglie, non posso darle torto.

Mestamente rimango in silenzio e dico con un fil di voce : Io  odioooo il gelo.