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Autobiografia del papero ( 33 parte )

Post n°1006 pubblicato il 27 Settembre 2012 da paperino61to

Parlo di nuovo dei concerti per raccontarvi due aneddoti. Uno divertente e l’altro un po’ meno , anche se a distanza di anni e anni , fa sorridere, ma a quei tempi la visione era un'altra.

Come vi ho detto i concerti si tenevano al PalaRuffini, e nei grossi concerti  dopo la tragedia del cinema Statuto ( 1983 ) dove perirono 64 persone, si presero le necessarie precauzioni, e ci fu un  taglio  netto di persone che potevano entrare al palazzetto  ( da 13 mila a 4/5 mila ).

Or dunque come vi ho anche detto di nomi grossi a Torino ne son venuti, in quegli anni  vennero anche i Police, la mitica band di Sting.

Ci vuole poco a capire che il palazzetto era strapieno, non un posto libero. Io e il  mio amico andammo a vederli, ritagliammo due posticini ; dietro di noi una truppa di “ sbarbatelli  “ o ragazzini di 13/15 anni. Noi tenete conto che ne avevamo 4/5 in più, non eravamo certo dei matusa.

Inizianorono a suonare e ovviamente uno si scatena ballando alla maniera della tribù di Tarzan, ovvero delle scimmie. Dai un pezzo dai un altro, dopo una decina di pezzi, ci giranno incazzati neri con i ragazzini. Ogni  loro ballo era un ‘assalto alla nostra povera schiena.

Facce scure, dure e cercando di non ridere, sparammo la massima che ci venne in mente in  quel momento. Con gesto veloce tirammo fuori il portafoglio , e ancora più velocemente, facemmo loro intravedere un tesserino con tanto di fotografia,

il tutto accompagnato da queste parole : “ Allora avete finito di rompere…? O volete vedervi il concerto in compagnia dei nostri colleghi , dentro al pulmino ? Siamo poliziotti in borghese e ci avete rotto i …fate quello che volete ma non ci saltate addosso o altrimenti saranno c…vostri , chiaro il concetto ?  “.

I poveretti sbiancarono, biascicando parole di scuse ;  fatto sta che la cosa funzionò, si limitarono  a qualche accenno di danza tribale ma nulla di più. Alla fine del concerto ci salutarono chiedendoci di nuovo scusa, potete immaginare quando fummo da soli la risata che ci uscì dal cuore. Il tesserino era quello dell’abbonamento settimanale del bus, l’ingegno aguzza la mente no ?

L’altro episodio che ci vide protagonisti fu sempre al PalaRuffini, concerto dei Ramones,. La nomina che accompagnava questo complesso era quello di essere fascista , presumo dal fatto che indossavano giubbotti di pelle ( il famoso chiodo),  perché negli anni 70’ , se vestivi con l’eskimo eri comunista, con il chiodo fascista, va a capire come  ragionavano allora. Io indossavo il famoso Raf, giubbotto in pelle con tanto di pelliccio ma solamente perché costava molto meno del chiodo, il mio amico invece si era messo quel tipo di giubbotto .

Mentre ci avviammo all’ingresso, nel viale che portava all’entrata del palazzetto, c’erano celerini , polizia, vigili , carabinieri,  noi ci guardammo leggermente spaventati, ma andammo  avanti lo stesso. 

Vedemmo delle brutte facce, ma mica possono essere tutti carini come il papero no ? A parte gli scherzi, c’era da stare poco allegri, entrammo  e la cosa non migliora di tanto, anche li , sugli spalti tante forze dell’ordine in divisa .

Stupiti chiedemmo a uno steward che diavolo stava succedendo, non so quanti di voi abbiano visto lo splendido film di Hill : “ I guerrieri della notte “, dove una band di N.York scappa nella notte inseguita da altre bande della città, perché indicati come colpevoli di un omicidio di un pezzo grosso di una banda.

All’interno del palazzetto vi era una concentrazione di bande della città da stare poco allegri , c’erano bande della Falchera che ce l’avevano a morte con quelli di Via Artom,che a loro volta non sopportavano quelli di Lucento, costoro detestavano quelli di Madonna di Campagna ( noi abitavamo da quelle parti ), questi a loro volta volevano fare a pezzi quelli delle Vallette, insomma era meglio dire che arrivavi dalla luna alla domanda  : dove abiti ?

Infine come ciliegina sulla torta, da Milano arrivavano i cari ragazzi di San Babila, quartiere ( a quei tempi ) tristemente famoso per essere fascista e razzista : il quadro ora era completo, ammetto che la fifa faceva non solo novanta ma di più.

Da un momento all’altro ci aspettavamo una mega rissa con i fiocchi, e noi ci eravamo appostati vicino all’uscita, in modo da filarsela alla svelta, andammo  avanti così fino all’inizio in scena del gruppo, dopo di che, la musica assorbì tutte le tensioni e ci fu per fortuna solo divertimento.

Uscimmo dal palazzetto  un paio di pezzi prima per sicurezza, mai sfidare la fortuna, e dato che non avevo ancora la patente, dovevamo tornare in bus ; quindi fare  il tragitto assieme alle care bande , non ci sembrava il massimo.

 
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