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Messaggi del 28/10/2012

 

Il documento del disonore ( capitolo sesto )

Post n°1062 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da paperino61to

                

 

 “ Grazie di averci ricevuto signor primo Ministro “ esordì Holmes nell’ufficio dove eravamo entrati.

 “ Piacere mio signor Holmes,  se posso esserle di aiuto lo faccio molto  volentieri  “, il Ministro si accese un sigaro , porgendo la scatola anche a noi, ma declinammo .

  Holmes tirò fuori dal suo giaccone il bottone che aveva strappato al suo avversario al Black Roose e disse : “ Se non erro questo è un bottone della vostra divisa vero ?  “.

Il ministro lo prese in mano , lo osservò e disse di si, lo era senz’altro. Domandò anche dove lo avessimo trovato. Holmes riferì brevemente come lo aveva avuto e inoltre espose la sua ipotesi sul graffio che il bottone aveva.

 “ Fatemi chiamare il mio attendente, saprà dirvi qualcosa di più preciso  “ dicendo così suonò il campanello. Pochi minuti ed arrivò l’attendente .

 “  Truman, sapete qualcosa su un eventuale o eventuali discussioni, diciamo così tra ufficiali successi di recente ? “.

L’attendente sembrò dapprima sorpreso da questa domanda, poi man mano che il primo ministro insisteva, lasciò spazio a un certo timore nel rispondere.

 “ Signor Truman, sono Sherlock Holmes : è molto importante per noi , e non solo per noi ma per tutta l’Inghilterra sei lei dicesse la verità, sono in  gioco migliaia di vite umane “.  A queste parole Truman crollò, e con voce flebile disse :

 “ So di un duello capitato non più di due giorni addietro. Uno era il capitano Stewart  e l’altro contendente era il sotto tenente William, non so dirle il motivo preciso, ma circola voce di una relazione di uno dei due con un ragazzo “.

Al primo ministro cascò il sigaro, io guardai Holmes, ma lui senza dare peso alle voci disse : “ Dove posso trovarli questi signori ? “.

 “  Stewart  è in infermeria, dove con la complicità del medico ha fatto credere di avere la febbre e non una ferita da sciabola, l’altro invece dovrebbe essere al suo  posto : sulla nave Mayflower “.

“ Bene Truman, lei  è stato di grande aiuto  “ dicendo così le strinse la mano, poi si rivolse al primo Ministro : “ La scusante è stato il ragazzo, ma la verità che hanno teso  è una volgarissima e ignobile  trappola  per incastrare il pupillo della Regina d’Austria  “.

“ In che modo Holmes non capisco ?  “ esclamò il Ministro .

“ Semplice, far passare il ragazzo per un omosessuale, magari  con fotografie dubbie , scritti e inscenando il duello in nome della  gelosia . Tutto questo sarebbe stato poi dato in mano all’opinione  pubblica, creando uno scandalo con conseguenze che possiamo facilmente immaginare “.

 “ Ora le chiedo ancora una cosa “ e così dicendo si rivolse a Truman

“ Non faccia parola a nessuno di questo nostro incontro, e soprattutto cerchi se può, anche grazie al Ministro ,  di bloccare sulla nave William. Per nessuno motivo deve scendere a terra prima che arriviamo noi. Crede di riuscirvi ? Inoltre fate piantonare anche Stewart, ho impressione che anche lui sia coinvolto in questa messa in scena “ ..

Truman rispose di si  e anche il primo Ministro. Uscimmo dall’ufficio e chiamammo una carrozza per farci portare velocemente dove era situata la Mayflower.

                 

In capo a mezz’ora eravamo al molo, la nave si stagliava innanzi a noi in tutta la sua bellezza, sulla banchisa vi erano due soldati. Ci avvicinammo e appena Holmes disse le nostre  generalità, dall’alto si udì una voce che dava ordine di farci passare : erano stati avvertiti.

 “ Perfetto Watson, siamo a gran punto , non dispero di risolvere al più presto il mistero e recuperare le fotografie e gli scritti“.

Guardai il mio amico, era incredibile che  in tutti gli anni passati insieme , non lo mai visto , se non raramente pessimista.

( continua )

 
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