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Dopo un paio di anni ho riassaporato l’aria di un concerto, era dal viaggio a Udine per i mitici AC/DC che non respiravo questa sana e bellissima “ aria “. Grazie al regalo dei componenti della famiglia ( onomastico ) ho potuto assistere al concerto dell’ex cantante e chitarrista dei Direstraits : Mark Knopfler.

Stavolta il tragitto per sentirlo era breve, molto breve,  cinque minuti da casa mia : al PalaOlimpico . Già svoltato l’angolo di casa , si poteva notare la gente che andava per assistere al concerto, ovviamente ogni angolo di strada era preso dal parcheggio delle auto.

L’aria era fresca dopo il temporale avutosi un paio di ore prima, ma anche con grandine e bufera i patiti del “ rock “  sarebbero stati presenti. Un palazzetto con circa 5/6 mila presenze, età variabile , molti giovani per un chitarrista che al culmine della carriera con il suo complesso decise di scioglierlo ( 1995 ) per poi continuare la carriera da solita con meno concerti in giro per il mondo.

Puntuale come gli artisti del suo calibro si presenta sul palco dopo l’annuncio del presentatore al contrario di certe cover band del pub dove vado ogni tanto. Un’ovazione sale fino sopra il tetto della struttura.

Ammetto che dopo lo scioglimento dei Direstraits non ho più seguito questo artista ad eccezione dell'acquisto di un vecchio vinile suonato  in coppia con Chet Atkins ( ve lo consiglio vivamente ), so che ha composto anche delle colonne sonore ma poi stop.

Una sorpresa quindi sentire canzoni a me sconosciute, pezzi che vanno dal rock con influenze irlandesi con tanto di cornamusa , flauti e violino, fantastico il duetto tra questo strumento e il contrabbasso, un violino suonato pizzicando le corde e non con l’archetto.

Musica impregnata di country e non solo, un gran rock blues che da solo vale il biglietto, e poi alcuni pezzi dei Direstraits , che vanno dalla bellissima e struggente Romeo and Juliet, a Telegraph road, Brotehrs in arms e alla mitica Sultans of swing.

In questi pezzi per un attimo sono tornato con la mente ad anni addietro dove senza piume grigie e con amici e futura paperina ,ero spostato solo di un centinaio di metri, allo stadio Comunale ( ora Olimpico ) dove in una serata estiva i Direstraits facevano cantare e ballare circa 60 mila spettatori.

Knopfler non  ha perso  nulla del suo tocco magico è rimasto intatto , trasportando ogni spettatore in un mondo fantastico dove  ballate, rock, blues sono il mezzo di trasporto , dove ogni componente della band ( in tutto otto persone ) si amalgamano in un tutt’uno. Cos’altro posso dirvi  ? Se vi capita nella vostra città andare a vederlo perché merita veramente la pena, passerete una serata “ olimpica “.