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Messaggi del 23/10/2013

 

La voce del cervello

Post n°1506 pubblicato il 23 Ottobre 2013 da paperino61to

 

 

                 

 

Matt Seltz è da ore in viaggio con la sua Buick e la stanchezza e la sonnolenza incominciano a farsi sentire. Come non bastasse si è pure perso, e ora vagava nelle strade di campagne  senza avere la minima idea di dove si trovasse  e soprattutto senza poter domandare aiuto a chicchessia. Il segnale di ricezione del cellulare è molto debole, inutile tentare.

La notte lo vede ancora percorrere miglia di strada polverosa.

“ Al primo spiazzo mi fermo, non riesco più a tenere gli occhi aperti “ disse a voce alta. Vide una specie di piazzola e si avviò lentamente quando il suo sguardo fu catturato da un cartello : Silence country ,  abitanti 76..a 5 miglia da qui.

       


 “ Finalmente un paesino, un letto e un piatto caldo “ pensò e schiacciò sul pedale dell’acceleratore. In meno di dieci minuti era a Silence country. Una trentina di case circa , in fondo alla strada la chiesa , mentre sul lato destro vi era una locanda e più avanti un’ albergo.


              

Parcheggiò l’auto e si diresse verso la locanda. Entrò, e i pochi avventori si girarono a guardarlo.

“ Buona sera  , è possibile cenare ? “ domandò Seltz.

Non ottenne risposta. Il titolare continuava a fissarlo con stupore , sembrava non capisse la sua lingua. Seltz ripeté la domanda  ma inutilmente, si rivolse allora agli avventori, ma anche costoro lo guardarono senza rispondergli.

La rabbia stava salendo dentro di lui, questi bifolchi mi stanno prendendo in giro. Stavolta la sua voce era forte , caso mai fossero tutti sordi , ma come prima non ottenne risposta. Seccato ,  se ne andò sbattendo la porta.

“ Maledetti campagnoli,  appena arrivo al giornale farò un articolo su questo paese e le loro persone  ,  se ne pentiranno , sissignore se ne pentiranno “ era furioso e non si accorse che stava parlando a voce alta.

Si diresse all’albergo ed entrò, desiderava dormire  al diavolo il cenare ma dormire si , quello lo desiderava. Suonò il campanello, ma nessuno apparve. “ Hey  , c’è qualcuno ? “ aspettò diversi minuti ma nessuno apparve. La rabbia saliva sempre di più e con esso le  urla , ma nessun essere vivente si presentò davanti a lui.

Decise di tornare alla sua auto e riprendere il viaggio , al diavolo questo paesino. Tornò sui suoi passi quando vide un  ‘ auto fermarsi accanto a lui, era della polizia.

          


“ Sia lodato il Signore ! Senta mi chiamo Matt Seltz e sono un reporter, ho assoluto bisogno di dormire e anche di cenare, ma specialmente di dormire, ma all’albergo non c’è nessuno e alla locanda mi guardano come fossi un marziano , potete aiutarmi ? “ la sua era una richiesta non velata di aiuto.

             


I due poliziotti scesero dalla macchina  lentamente , i loro volti lasciavano intravedere un sorriso non benevolo. Squadrarono Seltz più volte senza mai aprire bocca, mai una parola giunse alle orecchie del viaggiatore smarrito.

“ Perché non parlate santo cielo ? Cosa avete da guardare ? “ la voce di Seltz ora era tremolante, la paura si stava impossessando di lui. Uno dei due poliziotti gli fece cenno di avvicinarsi, pur restio l’uomo eseguì l’ordine. Poi come se una lancia le avesse trafitto il cervello sentì proferire queste parole : “ Siamo i poliziotti di Silence country, chi sia lei poco ci importa e cosa vuole ancora meno. Per noi lei è una seccatura  , lo capisce vero ? “.

“ Seccatura ? Io ? “ si accorse che stava rispondendo alla domanda posta.

“ Un’ enorme seccatura, lei è una di quelle persone che parlano sempre e sempre a sproposito. Lei qui non  è gradito “ continuò la voce dentro il suo cervello.

“ Assurdo , tutto questo è assurdo. Sto parlando con un poliziotto anzi con una voce dentro al mio cervello “ scosse la testa al rispondere a questa voce.

“ Qui tutti noi parliamo dentro al cervello, non abbiamo voce e tantomeno orecchie per sentire. Lei è uno di fuori, un pericolo per la nostra comunità “.

“ Hey…un momento cosa volete dire ? Pericolo io ? “ la voce ora tremava del tutto.

“ Abbiamo due opzioni per lei : portarla dal sindaco e iniziare la pratica oppure eliminarla , quale sceglie delle due ? “ domandò la voce afona dentro il suo cervello.

“ Che scherzo è questo ? Eliminarmi ? Ma che diavolo sta succedendo qui ? Dai ragazzi ,  è   una candid camera vero ? domandò Seltz.

Ma lo sguardo dei poliziotti indicava già la risposta che in cuor suo sapeva, non era uno scherzo. Ora doveva  decidere cosa fare , vivere o morire . Qual era la pratica che diceva il poliziotto ? Gocce di sudore scendevano sul suo viso, si inginocchiò domandando pietà, piangeva. I due poliziotti si guardarono  , poi uno dei due  andò alla macchina e compose una scritta sulla tastiera : pratica in arrivo.


                    

L’indomani mattina un uomo stava pulendo la strada, una donna le passò accanto e nel cervello dell’uomo sentì l’augurio di benvenuto. Alzò il suo volto e nella stessa maniera rispose contraccambio aggiungendo : “ Mi chiamo Matt..Matt Seltz.

 Un paio di miglia più indietro : “ Guarda papà , guarda quel cartello , finalmente abbiamo trovato un paese, non siamo più sperduti  nella campagna “ esclamò il bambino a suo padre.

Il padre si fermò a guardare il cartello e disse : “ ragazzi , andiamo a vedere questa metropoli dal nome di Silence country  abitanti ..76…no scusate ne hanno aggiunto un altro.. 77..si vede che è nato un pargoletto “ e  l’auto procedette verso il paese.

 

 
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