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Messaggi del 22/11/2013

 

Il mistero dei pensionati ( capitolo quarto )

Post n°1541 pubblicato il 22 Novembre 2013 da paperino61to

 

 

 

Arrivai  in ufficio con ritardo ma aveva poca importanza , non c’erano clienti ad aspettarmi. Diedi una spolverata alla targhetta : Ryan  Duck ,  investigatore privato ed entrai . La prima cosa che notai è che per entrare dovetti dare un giro  di chiave, strano mi dissi, io dimentico sempre questa operazione, esco e mi tiro la porta dietro di me.

                   


Entrai lentamente , in mano avevo la mia Smith e Wesson. Domandai se ci fosse qualcuno.

Non vi era nessuno, lo stesso odore della sera seguente aleggiava nell’aria : fritto misto alla cinese del ristorante messicano cucinato da un cuoco brasiliano . Aprii le finestre , il sole entrava e scaldava l’ambiente.

                  

L’unica cosa che notai era un foglio sulla macchina da scrivere . Lo presi , riportava questa dicitura : “ NON INTROMETTERTI O SARANNO GUAI ANCHE PER TE. SE TIENI ALLA TUA MISERA PENSIONE DI 49 DOLLARI E 10 CENTESIMI CALCOLATA CON IL SISTEMA CONTRIBUTIVO LASCIA PERDERE. UN CONSIGLIO DA CHI TI STA TENENDO D’OCCHIO “. 

La prima cosa che mi saltò all’occhio era il calcolo, come potevo prendere una miseria del genere , io i contributi li ho sempre versati a fatica , ma versati. Ma c’era anche qualcos’altro che non mi quadrava , la frase  “ tenendo d’occhio “.

                          

L’unica persona che mi stava dietro da tempo e che conosceva i miei movimenti ,  era la maliarda prussiana  del piano terra . che con la scusante di starmi vicino prendeva l’ascensore fino al decimo piano dove alloggio, immergendosi nel profumo  di un gas chiamato nervino.

Misi il foglio in tasca e ridiscesi in strada. Andai a una cabina e chiamai l’Agenzia delle pensioni, ero deciso a chiedere chiarimenti  sull’importo. Vicino alla cornetta c’era un altro biglietto : “ CHIAMA E TI RITROVERAI IN MEZZO AGLI ESODATI , ATTENTO AMICO ! “. 

Un gran furbone l’amico , aveva prevenuto la mia mossa. Uscii dalla cabina e mi guardai attorno , non c’era nessuno. In una città come quella degli Angeli  è difficile non vedere nessuno, neanche un cane che faccia i suoi bisogni, ma in quel momento di anime vive non c’è n’erano.

Decidi di andare a piedi all’agenzia, dista solamente una decina di isolati. Per fare meno fatica si possono  usare due metodi : prendere un mezzo pubblico, ma se ti beccano che non paghi  il biglietto ti fai una decina di anni ad Alcatraz ,  oppure ti butti in mezzo alla fiumana di gente , e ci pensa lei a portarti a destinazione o quasi. Io scelsi la seconda, mi buttai in mezzo alla prima ondata di persone  che stava arrivando.

                    

Ero in mezzo a un gruppo di Innuit provenienti dalla tundra dell’Alaska, avevano perso la balena a cui stavano dando la caccia.

Arrivai all’agenzia dopo un paio di ore, avevo visitato tutta la città in loro compagnia, ma della balena nessuna traccia.  Decisi per compassione di mandargli dalla maliarda prussiana.

( continua )

 

 

 

 
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