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Messaggi del 14/01/2014

 

La Storia dell'heavy metal : Judas Priest ( parte prima )

Post n°1587 pubblicato il 14 Gennaio 2014 da paperino61to

I Judas Priest appartengono alla generazione di gruppi metal chiamata NWOBHM.

( in sintesi la Nuova ondata britannica di heavy metal negli anni 80' )

                    

La band fu fondata nel 1969 dal chitarrista K. K. Downing e dal bassista Ian Hill, a cui si unirono il batterista John Ellis e il cantante Al Atkins

La band faceva molte date da spalla a gruppi Hard rock dell'epoca, come UFO e Thin Lizzy. Grazie alle ottime performance effettuate i quattro firmarono un contratto con la Gull Records e nel 1974,i Judas Priest pubblicarono il loro primo albumRocka Rolla. . Nella scaletta di quei concerti figuravano già diversi dei brani che avrebbero costituito il secondo lp, Sad Wings of Destiny. L'esibizione del 1975 al festival di Reading permise al gruppo di essere notato da un pubblico vastissimo,

Nel 1976 uscì Sad Wings of Destiny, che avvicinò il gruppo di Birmingham all'heavy metal. . Quelli che più hanno segnato, per molti, la loro storia e quella del genere sono Victim of Changes, The Ripper, Tyrant e Genocide.

 

 

Nel 1977  uscirono con Sin After Sin. Nel 1978 Stained Class,  fece dei Judas Priest vere icone del sempre più diffuso movimento heavy metal;

Il tour arrivò fino al Giappone, ma fu durante la tranche americana che Rob Halford e K. K. Downing cominciarono a rendere la loro attitudine scenica più originale, con l'uso di giacche di pelle nera e borchie (divenuto poi un caratteristico stile negli anni '80, non a caso i Priest sono considerati da molti i veri "inventori" dell'abbigliamento heavy metal). Alla fine dello stesso anno la band diede alle stampe Killing Machine(pubblicato con il titolo Hell Bent for Leather negli USA),

. Gli anni settanta si conclusero in grande stile: durante i concerti tenuti in Giappone, i Priest registrarono quello che è considerato uno dei primi live heavy metal della storia (oltre che uno dei più importanti del genere), Unleashed in the East, uscito nel 1979 

        

 

 

Il 1980 fu l'anno della pubblicazione di uno degli album più famosi della band, British Steel, che contiene canzoni-simbolo come Breaking the Law,Rapid FireLiving After Midnight e Metal God[ British Steel segnò anche l'inizio della decennale collaborazione col produttore Tom Allom. Dopodiché, fu il tour del disco, dove i Priest furono supportati dagli allora non molto famosi Iron Maiden,.

Dopo questo tour mondiale i Priest subirono una piccola battuta d'arresto, testimoniata da Point of Entry del 1981, un disco definito inferiore al suo predecessore, nonché poco ispirato. Fu comunque una breve parentesi critica e la formazione tornò più in forma che mai nel 1982 con Screaming for Vengeance, un altro classico.

. Ad oggi è il lavoro più venduto nella storia del gruppo e pezzi come BloodstoneScreaming For VengeanceYou've Got Another Thing Coming e soprattutto Electric Eye sono punti di forza di questo prodotto

Dopo un anno di riposo, i Judas Priest ritornarono con Defenders of the Faith,

L’album  Turbo nel 1986,  subì numerose influenze musicali di quell’epoca segnò una netta svolta in termini di sound.L’anno seguente uscì , Priest...Live! 1987. Successivamente il gruppo decise di tornare alle sonorità classiche che lo avevano reso famoso con il nuovo disco in studio dal titolo di Ram it Down.



        

 

 

           

 

 

 

    

 
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Bacheca Fiat

Post n°1586 pubblicato il 14 Gennaio 2014 da paperino61to

Visto che siete in parecchi a domandarmi cosa ne penso dell'intervista di Marchionne e dell'acquisizione della casa automobilistica americana.

Come “ compratore “ di fabbriche in fallimento è uno dei migliori al mondo il nostro caro AD, molto meno come “ metalmeccanico “. Diciamo che almeno i nostri soldi siano stati spesi bene, dato che essendo in cassa integrazione lui sborsa molto meno come stipendi ai suoi dipendenti.

Questa teoria è stata avanzata tempo addietro da economisti ( non certo appartenenti all’ala comunista ) e guarda caso dalla Fiom. In sintesi era : più vanno male gli stabilimenti italiani più Marchionne recupera soldi per comprare il 100% delle azioni della fabbrica americana.

Ora passiamo all’intervista. “ Non importa dove sarà la sede legale del gruppo “, direi fino a un certo punto non importa, quella aperta in Olanda è stata fatta solo per pagare meno tasse, cosa che il nostro AD è molto esperto, visto che LUI le tasse nel nostro paese non le paga per intero ( in pratica è legato a quanti giorni sta nel nostro paese, entro un tot non paga, dato che in Italia non c’è quasi mai , fate voi i vostri commenti ).

Inoltre il piano dei nuovi modelli è slittato per aprile / maggio , caso strano slittano sempre di tre mesi in tre mesi. Sui giornali , certo mettono la cartina della penisola, i disegnini degli stabilimenti con sotto la scritta dei nuovi modelli che si produrranno. Se osservate ben tra le parentesi vi è la parola FORSE…

Ora basterebbe un giornalista serio a porre sta domanda : “ Come fanno gli operai a fidarsi di Lei , visto che a febbraio sono tre anni che ha vinto il Si senza che abbia investito i soldi che aveva promesso ? “.

Ecco il punto è proprio questo, come ci si può fidare di una persona del genere ? Io per nulla al mondo mi fiderei e voi ? Il bello è che in un intervista recente ( 4 gennaio ) sulle pagine di Repubblica di Torino, uno dei servi che purtroppo a malincuore conosco ha detto chiaramente :  “ le linee vecchie sono state smantellate, il materiale è ancora tutto li, da portare via, ma per ora non vi è nessuna costruzione in atto. Le linee nuove non ci sono. Spero solo che la Fiat non se ne vada dal paese “.

Troppo facile sparare sulla Croce Rossa, ma con tipi del genere bisognerebbe sparargli per davvero. Pensate che sto SERVO ( usiamo il termine vero ) andava dai suoi iscritti negli ultimi giorni dell’anno che le linee nuove erano in stato di avanzamento, che a febbraio sarebbe arrivato il nuovo modello dalla Maserati e che entro luglio si sarebbe prodotto il nuovo Suv.

Non crediate che i suoi iscritti abbiano detto qualcosa sia chiaro ? Giammai che si pongano domande o che leggano i quotidiani, meglio essere all’oscuro di tutto.

Quindi tornando al caro Marchionne, chiarito che non ho fiducia, chiarito che dei servi non ho fiducia, rimane la speranza, ma il detto chi vive di speranza muore….lo sapete anche voi no ?

Inoltre splendida la frase del "  Rientreranno tutti gli operai " . Bene a Pomigliano circa 2 mila operai dovevano rientrare al 30 giugno del 2013, con tanto di firma dei sindacati firmatari..sono ancora a casa !

Di Termini Imerese non ne ha neanche parlato,di fatto entro aprile ( salvo sorprese ) partiranno le mille lettere di licenziamento , in barba ai Servi che continuano a negare che la Fiat non chiude stabilimenti  o che licenzia.

 

 
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