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Messaggi del 27/01/2014

 

Il lavoro

Post n°1598 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da paperino61to

 

             

 

Osservo il cielo, sembra promettere pioggia, cerco  se fosse così sarebbe una scalogna niente male. Primo giorno di lavoro e piove,avrei preferito un cielo limpido , ma non si può volere tutto dalla vita.

Sorseggio la tazzina del caffè gustandomela con calma, anche perché , penso che sia la prima e l’ultima per diverse ore. Guardo la divisa che è sul letto, stirata, lucida. Gli stivali neri accanto alla sedia, vicino al comodino il libro dove dovrò segnare tutto senza commettere il minimo sbaglio.

Potessero vedermi  mia moglie  e i miei figlioli, che cuore gonfio di gioia mi ritrovo, finalmente il lavoro adatto a me. Ho sempre saputo che avrei avuto l’occasione per dimostrare chi fossi veramente. So di valere, ma per quei pochi vecchi  bavosi  che comandavano io ero semplicemente   “ un ’impiegato “ .

( Risata ) “ Ebbene cari signori ,  già stamattina avrò il piacere di vedere alcuni di voi  “.

Sento bussare alla porta .

“ Avanti “.

“ Siamo pronti signore, attendiamo solo lei “ . Osservo l’uomo  di fronte a me, i suoi occhi sono spaventati. Lo capisco benissimo , oggi è il gran giorno, una grande era si sta preparando e noi dobbiamo essere pronti.

“ Non aver paura ragazzo , vedrai filerà tutto liscio. Sono come bestie  al macello, ubbidienti , magari qualcuno griderà, ma smetterà subito e capirà a spese sue chi comanda in questo posto. “ sorrisi mentre dicevo queste cose.

      

 

 Mentre il ragazzo uscì, io potei vestirmi, ammetto il mio narcisismo ,appena in non avrei voluto staccarmi dallo specchio, ma purtroppo il dovere mi chiamava.

Percorro il tratto di strada con il mio libro sottobraccio , sto dando le ultime disposizioni al sottoposto vicino a me.

 

          

Poi vado dagli orchestrali, mi presento. Non vedo sorrisi o compiacimenti nei miei confronti, ci rimango male lo ammetto, ma capisco anche che  da questi esseri inferiori non ci  si può aspettare gratitudine.

        

 

La pioggia incomincia a scendere, pazienza, ciò non comporterà problemi, rimarrà sempre una giornata memorabile  , la prima di tante.

 

                  

 

Il ragazzo  arriva di corsa : “ Herr Krumpf , stanno arrivando “.

“ Bene , signori, il momento che aspettavamo è arrivato. Ora vedremo se saremo efficienti come credo , e  sono sicuro che  lo saremo.

Mi volto verso l’orchestra e do il segnale, che la musica abbia inizio.

                

 

Il treno è arrivato, lentamente si ferma. Si aprono le porte dei vagoni , dapprima scendono uno per volta, poi in massa. Gli guardo, mio Dio , sono come animali, non hanno nulla degli esseri umani. Nonostante il disgusto e l’avversione per loro mi presento  mentre le note  si elevano al cielo fondendosi con la pioggia.

        

“ Signori e signore , benvenuti a Auschwitz, io sono Herr Major Krumpf. Sono , diciamo il vostro direttore di albergo ( risata alle mie spalle ). Ora se volete prestare attenzione,prego . Gli uomini da questa parte ( con la mano indico la destra ) e le donne e i bambini alla mia sinistra. Spero vogliate cooperare, è nel vostro interesse ,  credetemi “.

                    

 

Nota sul diario del Major Krumpf : “ Giorno di inizio…tutto bene nessun problema. Un solo incidente, una raffica ha subito posto fine a questo dannoso gesto,  ma era prevedibile. Domani arriverà un altro carico, devo essere pronto ed efficiente come lo sono stato oggi “. Post scrittum : sono orgoglioso di appartenere alla razza ariana.

Il Major Krumpf  fu arrestato  nell’aprile del 1945 mentre cercava di scappare travestito da contadino, riconosciuto, fu arrestato e  portato a Norimberga dove venne impiccato per crimini contro l’umanità.

 

 

Il cognome del personaggio è inventato di sana pianta e mi scuso per un eventuale omonimia , ma l’ufficiale che aspettava i treni dei deportati con i suoi soldati e l’orchestra che suonava sono esistiti veramente…purtroppo. Un racconto dove si evince che la " Nullità " di questi personaggi poteva solo sfociare nell'essere Criminali. Un Crimine che Norimberga non ha Sconfitto, visti i numerosi nazisti " scappati " o nascosti addirittura nel proprio paese con la complicità di molti , compresi gli Alleati e Russi.

Un Processo che non Ha fatto Imparare cosa voglia dire Sterminio, visto che negli anni successivi , seppur in modo diverso continuano a essere perpetrati.

 

 

 
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