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Messaggi del 20/09/2018

 

La villa del mistero ( capitolo due )

Post n°2389 pubblicato il 20 Settembre 2018 da paperino61to

 

Riassunto: Il Commissario Berardi e il suo collega Perino, vengono sorpresi dalla neve nei d'intorni di Mondovì. La loro auto non riesce più a proseguire, domandano ospitalità in una villa. Purtroppo è avvenuta da poco una tragedia, la figlia del proprietario, l'avvocato Gedina si è suicidata, nel contempo una domestica( Betty) è scomparsa all'improvviso. Nella stanza dove Berardi e il suo collega alloggerrano trovano un biglietto recante la scritta: Aiutatemi. Il commissario con discrezione decide di scoprire il perchè di quel biglietto. 

 

La prima cosa che noto è che non vi è nessuna fotografia della ragazza e lo trovo alquanto strano. I cassetti sono in ordine, stessa cosa l’armadio. C’è una porta che da sul balcone, la apro piano,  noto una pianta arrampicante che  sale a fianco di esso. Penso che per un ladro esperto salire non sia poi così difficile.

“Commissario, ho trovato questo nel comodino vicino al letto”.

E’ un tubetto di barbiturici, probabilmente è quello che  la povera ragazza ha usato per suicidarsi.

Perino apre il barattolo e ne svuota il contenuto, è quasi intero, dalla scritta sulla confezione deduciamo che manca una sola pasticca.

“Io non sono medico, ma una pastiglia non ti porta alla morte, giusto?”.

“ Manco io lo sono commissario, però la penso come lei”.

“ Quindi la ragazza non è morta per suicidio”.

“Si! Di sicuro non in questa maniera”.

Rimettiamo a posto il tubetto ed usciamo dalla stanza, vedo Umberto poco più in là e gli consegno le chiavi. Domando a lui come mai non ci sono fotografie della signorina nella stanza.

“E’ stato il dottore a toglierle, e non ne troverà nella villa, stessa cosa per un paio di quadri che erano nel salone,  la signorina Adele era stata ritratta assieme al padre e alla sua povera mamma”.

Il domestico osserva la  mia perplessità su questa frase.

“ Commissario, confido a lei questa cosa ma mi raccomando la tenga per sé. La moglie dell’avvocato è morta circa una decina di anni fa di polmonite e l’avvocato si è risposato con la signora Elsa”.

“Capisco…e i rapporti tra la signorina e la sua matrigna com’erano?”.

“ Per un certo periodo ottimi, poi qualcosa è cambiato…”.

Non finisce la frase che viene chiamato dalla signora, che senza giri di parole dice chiaramente di non perdere tempo con noi.

Rientriamo nella nostra stanza, nonostante la stanchezza, penso a quello che mi ha detto il domestico e soprattutto a chi può aver messo il biglietto. Lo riprendo, la parola è stata vergata in fretta, non capisco se è stato scritto da una mano femminile o maschile.

“ Che ne pensi Perino?” E ripeto a lui ciò che mi ha detto il domestico.

“ Non lo so commissario, sinceramente non saprei cosa pensare…è tutto così…nebuloso”.

Riprendo il biglietto in mano, pensando a chi possa averlo scritto. La neve continua incensante. Lentamente mi addormento, mi desto verso le tre del mattino con la sensazione che qualcuno ci osservi.

Nella stanza siamo solo io e Perino, eppure sono convinto che qualche altra persona era presente. Silenziosamente tasto i muri della stanza in cerca di un fantomatico passaggio segreto, apro l’armadio ma è vuoto. La porta è aperta, non ricordo se l’abbiamo chiusa ieri sera oppure no. Al risveglio Perino non sa darmi una risposta, anche lui non ricorda. Poi mi domanda come mai questa domanda, gli riferisco della mia sensazione che ci sia stato qualcun’altro nella stanza.

“ Sarà stata la stanchezza commissario, a meno che non sia venuto a farci visita un fantasma, cosa che dubito”.

“ Hai ragione tu, adesso scendiamo di sotto, e speriamo che abbiano ripristinato la linea telefonica”.

Purtroppo la mia è una pia illusione, Umberto mi risponde che la linea è sempre interrotta,  la neve scende sempre con forte intensità ed il muro della villa è quasi ormai nascosto dal manto bianco.

Il domestico ci fa accomodare in cucina per la colazione.

“Umberto, della domestica scomparsa cosa sa dirmi?”.

“ Signore, la Betty era come una figlia per me. Una brava ragazza, un po’ civettuola forse, ma a quell’età credo che lo siano tutte le ragazze”.

“ Quindi non hai idea del perché sia scomparsa? Secondo me bisognerebbe denunciare la cosa”.

“ Ho sentito che il padrone voleva farlo e stava per recarsi alla stazione di polizia di Mondovì anche con la neve, ma sia la signora che il dottore hanno sconsigliato la cosa”.

“Come mai?”.

“Non so dirle, sinceramente la trovo strano questo loro modo di agire…credo che se non va l’avvocato ci andrò io alla polizia!”.

“ Fai bene, se vuoi ti accompagniamo sempre che smetta di nevica.

“ La Betty si è portata via qualcosa? Una valigia, una borsa?”.

Il domestico scuote la testa, non lo sa, ma crede di no.

“ Tutti i suoi abiti sono ancora nell’armadio”.

  ( Continua)

 

 
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