buone notizie

Eccomi di ritorno, vi sono mancato vero? Ammettetelo, anche solo un pochino vi sono mancato.

Che dirvi del Jamboree Festival di Senigallia in compagnia dei nipoti e figlia dove siamo andati per una settimana?

Che i nipoti come i figli sono croce e delizia, Francesco quando si mette alzi lo sguardo al cielo e speri che venga un alieno a rinsavirlo, ovvero a farli smettere di fare i capricci, mentre Matteo( il piccolo Poldo) sei alla ricerca disperata di una corda per legarlo visto che quando sta fermo è solo quando dorme. A parte gli scherzi direi che è andata benissimo, tranne il viaggio di ritorno in treno da Bologna a Torino: un’ora e venti di ritardo, alla faccia della paventata AV. Anche perché i vertici delle ferrovie si sono messi in testa di fare la manutenzione in questo periodo e che il ministro dei trasporti da buon Assenteista come è da par sua non è intervenuto per nulla in merito. 

Detto ciò passiamo al Jamboree, una magia rispetto ad otto anni fa(ultima volta che ero andato) dimezzata. Molta meno gente, ma soprattutto le vie non erano pervase da quella splendida musica come allora. Nel lungo mare dove eravamo alloggiati, solo un bagno balneare la trasmetteva. Non vi erano le band per strade a deliziarci con lo swing.

I palchi dei concerti da tre si sono ridotti a due, e quello principale è distante dall’altro(circa 20 minuti a piedi), quindi se si assiste fino alla fine della esibizione di un artista si perde l’indizio dell’altro.

Il famoso Foro Annonario, deserto, e non ho capito il perché di nessuna manifestazione( otto anni fa era il palco principale, l’altro rimasto per fortuna è a cinque minuti a piedi, alla Rocca).

Per fortuna sono riuscito ad assistere a qualche concerto, soprattutto quelli delle 23,15. Ovviamente i nipoti dopo un po' si stufano e quindi tornano in hotel o si fermano in una sala giochi dove ci sono anche le giostrine per i piccoli.

La musica è quella con la M maiuscola suonata dal Vivo e non in playback e senza nessun autotune(mezzo che aiuta a non stonare). Gente che sa suonare veramente gli strumenti, che sa come far muovere i piedini e non solo a chi ascolta. Come sempre succede devo ancora imparare i passi(almeno quelli base) del boogie, ma con la paperina che mi ritrovo è un’impresa credetemi, ed è un peccato, tra l’altro le lezioni erano gratis.

Ma non dispero….

Buona domenica a tutti alla prossima.