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Messaggi di Gennaio 2017

 

Coppie mitiche : Carlo Campanini e Walter Chiari

Post n°2192 pubblicato il 31 Gennaio 2017 da paperino61to

 

                     

 

Carlo Campanini ( Torino 5 ottobre 1906 Roma 20 novembre 1984)

La sua carriera artistica ha inizio in teatro .in cui si esibisce come attore brillante ma anche come tenore

Dopo un lungo tirocinio in compagnie regionali e dopo un'esperienza in Argentina al seguito di una di queste compagnie, passa all’operetta  e alla rivista e nel1939  esordisce nel cinema con il divertente ruolo di un portalettere nel film Lo vedi come sei…lo vedi come sei?   Di Mattioli, con Macario. Nello stesso anno lavora  nella commedia:  Dora Nelson..

 

Per tutti gli 40’ Campanini interpreta una lunga serie di pellicole, fino a dieci in un anno, caratterizzando talvolta con esuberanza caricaturale, talvolta con misura, personaggi di secondo piano ma sempre ben riconoscibili: di solito è il comprimario ingenuo, di buon cuore, un po' imbranato e stravagante.

Di questo periodo è da ricordare la sua interpretazione dello studente fuori corso in Addio giovinezza! quella del bidello pasticcione, vittima degli scherzi delle studentesse in Ore 9 :lezione di chimica e i ruoli di "spalla" con Totò ne Il ratto della Sabine e ne I due orfanelli

In La vita è bella di Carlo L. Bragaglia recita (e canta) al fianco di Rabagliati e Anna Magnani e in teatro imita Ollio  in coppia con Carlo Dapporto( Stanlio).

                       


Oltre che in commedie brillanti, Campanini recita anche in film drammatici: Le miserie del signor Travet(1945) il suo primo film da protagonista, e Il Bandito (1946) in cui interpreta il ruolo del reduce amico di A.Nazzari. In televisione fa sovente coppia con Walter Chiari dando vita ai “ fratelli Regge”.

Sul set de I cadetti di Guascogna del 1950’ conosce Walter Chiari che  ha il suo esordio nel cinema. Tra Campanini e Chiari   si sviluppa un felice sodalizio, che proseguirà anche in teatro e in televisione , in cui Campanini diviene la spalla di Chiari: l'imitazione dei fratelli  Regeil cui famoso  frase famosa è : Vieni avanti, cretino!"  poi lo sketch del ”Sarchiapone", nato come breve intermezzo tra i numeri di avanspettacolo e dilatatosi successivamente fino a diventare un tormentone della durata di più di un'ora, riproposto in versioni sempre diverse e presentato più volte anche in televisione.

Negli 50’ Carlo Campanini continua a mietere consensi sia di pubblico che di critica, ma l'industria del cinema comincia a relegarlo sempre più in ruoli di macchietta e in pellicole di genere, tra cui diversi “ musicarelli”.

La televisione ed il teatro


             

Trova così maggiore spazio nel nascente mezzo televisivo, sia come attore di commedie, sia come interprete di sketch in coppia con Walter Chiari, nella riproposta di situazioni e personaggi già felicemente sperimentati in teatro. Non mancano le partecipazioni agli spot di Carosello in cui Campanini interpreta con Pina Renzi  la coppia "Adalgisa e Gustavino" nella pubblicità di un'azienda vinicola, e il ruolo di primo testimonial di un celebre amaro "contro il logorio della vita moderna".

Come interprete di sceneggiati televisivi è apparso nel1959   ne Il romanzo di un maestro diretto da Landi.

Negli anni 60’gli impegni cinematografici si fanno più rari e Campanini prima entra nella Compagnia Grandi Spettacoli di Operette (oggi Compagnia Italiana di Operette).

Gli ultimi anni

Successivamente si dedica alla gestione di una compagnia teatrale piemontese, fino al definitivo ritiro nel1981. Rimasto vedovo, a causa dell'avanzare dell'età iniziò a condurre una vita molto appartata. Sofferente inoltre da tempo di disturbi cardiocircolatori, muore, nella sua abitazione romana, il 20 novembre1984 all'età di 78 anni.

              


Walter Chiari, all’anagrafe  Walter Annichiarico (Verona 8 marzo 1924 Milano 20 dicembre 1991).

Attore teatrale, cinematografico e televisivo, è stato uno dei più noti comici dello spettacolo italiano e uno degli esponenti di spicco della commedia.

Con la famiglia si trasferisce da Verona a Milano all'età di 3 anni. Il suo primo impiego fu come magazziniere. In quel periodo iniziò a praticare il pugilato  , diventando campione lombardo della categoria pesi piuma nel 1939. Fu anche un provetto giocatore di tennis e campione lombardo anche nel gioco delle bocce sport che abbandonò in seguito alle fratture alle mani, causate dallo sport pugilistico. Praticò anche il nuoto a livello agonistico.

Abbandonati gli studi, trovò vari  lavori tra cui in banca come impiegato,  ma fu licenziato perché scoperto da un superiore mentre imitava Hitler  in piedi sulla scrivania; chiamato il capo ufficio e invitato a ripetere lo sketch in sua presenza, veniva dallo stesso prima applaudito, e quindi allontanato e invitato a perseguire una carriera teatrale. Passò quindi a svolgere la professione di giornalista senza troppo successo.,. Decise a questo punto di riprendere gli studi; conseguì il diploma di maturità scientifica ma, mentre stava per iscriversi all'università, Milano si trovò sotto i bombardamenti degli Alleati e Walter con la madre e il fratello più grande furono sfollati ad Andria. Vi restarono solo per qualche mese, ritornando a Milano per evitare di stare lontani dal padre, a causa della guerra che aveva diviso l'Italia in due.

              

Una sera del gennaio 44’  si trovava con amici al Teatro Olimpia di Milano durante un concorso per dilettanti. Davanti al pubblico non poté far altro che esibirsi in due "numeri" che con gli amici riscuotevano sempre successo: l'imitazione di Hitler e la gag del balbuziente. Il pubblico apprezzò quella esibizione euforicamente, decretandogli un caloroso applauso e un successo pressoché istantaneo.

Nel 1946 ottenne la sua prima parte di rilievo in teatro grazie a Marisa Maresca, che lo inserì nello spettacolo Se ti bacia Lola. Di qui ebbe inizio una lunga carriera nel teatro di rivista Partecipò agli spettacoli Simpatia (1947), Allegro (1948) e Burlesco (1950). Divenne primo attore in Gildo con, nel 1951 in Sogno di un Walter con Campanini e Dorian Gray, nel1952  consolidò il suo successo con Tutto fa Broadway con L.D’Albert e Campanini.

Si affermò inoltre come autore di testi nei successivi spettacoli Controcorrente (1953)), e Saltimbanchi (1954).

Il cinema

 

Esordì nel cinema nel film : Vanità  nel 1946,. Molto più noti sono i successivi ruoli in film-commedia come Totò al giro d’Italia(1948) e I cadetti di Guascogna (1950)L’anno seguente Visconti gli offrì il ruolo del giovanotto cialtrone, in Bellissima  , a fianco dilla Magnani; questo ruolo, citatissimo dalla critica, fu fonte di grandi soddisfazioni artistiche, ma Walter continuò nel teatro leggero e commedie musicali, (in coppia con Delia Scala nel 56’ con Buonanotte Bettina)  e nel1958 con: il gufo e la gattina   nel60’ con la Mondaini, Ave Ninchi e Un mandarino per Teo.

Nel teatro di prosa recitando nel 65’ con Tedeschi   con nella commedia Luv e nel1966 recitò con Rascel ne La strana coppia.Lavorò contemporaneamente al cinema, e i suoi film prese origine la cosiddetta commedia all’italiana.,.

 

Dotato di grandi capacità parodistiche, parlatore infaticabile (fu poi uno dei migliori attori alle prese con il monologo), negli anni 60’ Walter Chiari trovò finalmente nella televisione il mezzo più congeniale alla sua comicità, tanto da diventare in pochi anni il più noto e apprezzato comico televisivo italiano, trasformando ogni più semplice storiella in un divertentissimo monologo. Famosi in tal senso sketch come quelli del sommergibile, dove il Capitano dà gli ultimi consigli, prima di affondare, a un terrorizzato equipaggio, o del contadinotto imbranato che va per la prima volta a Milano ad assistere a una partita di calcio a San Siro.

Durante le riprese del film Sono strana gente, l'attore aveva conosciuto sul set l'attrice Alida Chelli che sposò nel 1969. I due divorziarono, dopo meno di tre anni dalle nozze, ma anche in seguito Walter restò sempre in buoni rapporti con Alida e con il figlio Simone.

         


La televisione

Durante il programma televisivo La via del successo insieme a Campanini  , sua fedele spalla presenta la scenetta del Sarchiapone, partecipa come ospite fisso a numerose trasmissioni, su tutte Studio uno.  Nel 68’ conduce in televisione  assieme a Mina e Panelli Canzonissima

            

 

I problemi con la giustizia e l'inizio del declino

Il 20 maggio del 1970 Walter Chiari venne arrestato. L'attore era accusato di consumo e spaccio di cocaina e si ritrovò nel vortice di uno scandalo, ingigantito dai media e dalla stampa dell'epoca, che coinvolse suo malgrado anche Lelio Luttazzi, completamente estraneo alla vicenda.

Walter Chiari restò in carcere 70 giorni, e l'anno seguente fu processato, venendo prosciolto dall'accusa dispaccio e condannato con la condizionale  per il reato di consumo di cocaina.

Ritorno in scena

Tornato in libertà, nel 73’ Walter Chiari partecipò allo spettacolo musicale L'appuntamento insieme con la Vanoni. Emarginato dalla Rai  e ignorato dai produttori teatrali, gli venne inaspettatamente offerta l'opportunità di tornare alla ribalta nell'estate del 74’, con una serie di spettacoli Vacanze a Milano, patrocinati dall'amministrazione del capoluogo lombardo. Da quella sera, conclusasi con lunghe ovazioni e due bis, ebbe inizio per Walter la riconquista della sua professionalità.

Ma il cammino per risalire la china della popolarità risultò arduo, e per sbarcare il lunario Walter Chiari si adattò a lavorare in film di serie B e nelle emergenti TV private, dove conduceva spettacoli leggeri per un pubblico circoscritto ma che comunque continuava a tributargli affetto

Tra il 1970 e 1981  si collocano le sue ultime partecipazioni di rilievo in Rai Nel 1981 fu nel cast della seconda edizione del fortunato programma del sabato sera Fantastico con H.Parisi, O.Dorella R.Power- Nel 1985 fu di nuovo accusato e andò sotto processo, e  Soltanto l’anno dopo venne riabilitato, ma il colpo subito fu durissimo. Tornò al teatro di prosa, Nel 90’  interpretò il suo ultimo film, Tracce di vita amorosa. L'ultima trasmissione televisiva a cui partecipò fu - in qualità di ospite –A pranzo di Wilma con la De Angelis su Telemontecarlo; la puntata, registrata il 18 dicembre1991, sarebbe dovuta andare in onda il 25 dicembre successivo ma non fu mai trasmessa.

La sua ultima apparizione televisiva mandata in onda, invece, fu a Domenica italiana  , trasmissione televisiva condotta da Bonolis il 10 Novembre 1991.

Il 20 dicembre l'attore morì a causa  di un'insufficienza cardiocircolatoria Aveva 67 anni.


                




           






         




         

 

 

 
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Dove sia la diversità

Post n°2191 pubblicato il 29 Gennaio 2017 da paperino61to

Questo spunto per le mie considerazioni, mi è venuto leggendo un articolo sul quotidiano La Stampa di sabato.

Per farvi capire meglio e soprattutto per usare una parola che collega i due fatti, vado a ritroso nel tempo. Primi anni 60’, le grosse industrie del Nord cercano manodopera, la Fiat a Torino ha bisogno di operai. Ecco che allora, i “ meridionali” partono con le loro valigie di cartone legate con uno spago e percorrono migliaia di chilometri per venire in questa città.

Il problema oltre che il modo di vivere e di pensare dei torinesi diverso dal loro, subentra il grande problema di reperire un alloggio per questi“ Immigrati”.

Ed ecco che sui portoni delle case comparvero cartelli con su scritto : NON SI AFFITTANO A MERIDIONALI!”.

Inutile che questi “ Immigrati” portassero la loro busta paga ( quindi con lavoro sicuro alla Fiat), i proprietari di casa Non ne volevano sapere.

“ Mi dici che sei solo te, poi io so, che arriverà tua moglie, i tuoi genitori, i tuoi suoceri, cugini,amici…so bene che voialtri siete così”.

“ Nelle vasche ci mettete i pomodori, l’insalata! Siete incivili, il mio alloggio non è per gente come te!”.

“ Fate solo casino, non mi fido di voi. Vai da un’altra parte…terrone!”.

Un coro di disdegno salì tra questi “ Immigrati”, dove la parola rivolta verso i Torinesi era una sola: RAZZISTI!!

Ora veniamo ai giorni d’oggi: 2017 ( Terzo Millennio, non Medioevo ). Una giornalista fa un’inchiesta sulle agenzie immobiliari e sulle difficoltà degli “ Immigrati extracomunitari” di avere un alloggio in affitto. Dato che la Storia ciclicamente si ripete ecco che le frasi più comuni sono:
“ Non pagano e portano i parenti “

“ Il proprietario non vuole stranieri, non gradisce Immigrati”.

“ Se vuoi l’alloggio mi devi dare circa Ottomila( leggete bene) euro in anticipo, altrimenti non se ne fa nulla!”

“ Affittiamo solo a inquilini Italiani” ( come se gli Italiani fossero tutti onesti, corretti nel pagare l’affitto, mio zio a tal proposito ha dovuto andare in aula di Tribunale per farsi riconoscere i suoi diritti, ovvero i soldi dell’affitto, premetto che l’affittuario era un Avvocato).

Inutile dire che il povero “ Immigrato” con tanto di lavoro regolare e busta paga( quindi soggetto a Tasse verso lo Stato italiano) NON ha diritto ad avere una casa in affitto.

Però non Usiamo la parola : Razzismo, qui è diverso.

Dove sia la diversità me lo devono spiegare, perché io non la vedo proprio.

Spiace constatare che nella mia città questa parola a distanza di 50 anni è tornata di moda, e l’ironia amara è che chi pronuncia questi NO, sono prevalentemente “ Meridionali “ visto che il 70% degli abitanti di Torino è di questo ceppo, gli altri sono ripartiti tra Veneti, Lombardi; Emiliani e Extracomunitari e infine noi “ torinesi”.

Se vogliamo cambiare veramente il Mondo per un futuro migliore dobbiamo smettere di vedere la diversità nel nostro prossimo…appunto se vogliamo.

 
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Serata Donne

Post n°2190 pubblicato il 28 Gennaio 2017 da paperino61to

Donne ...semplicemente donne favolose degli anni 60'...buon ascolto.

 

        

 

 

 

     

         

 

 

 

 

 

        

 

 

 

 

       

 

 

 

 

    

 
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Coppie mitiche: Tognazzi e Vianello

Post n°2189 pubblicato il 24 Gennaio 2017 da paperino61to

 

              

 

Ugo Tognazzi (Cremona 23 marzo 1922 Roma 27 ottobre 1990) è stato un attore, regista., sceneggiatore teatrale, cinematografico e televisivo. 

A causa della professione del padre, ispettore di una società di assicurazioni, vive gli anni dell'infanzia in varie città per tornare poi, nel 1936, nella natia Cremona dove, quattordicenne, trova lavoro come ragioniere. Nel tempo libero recita in una filodrammatica del dopolavoro aziendale, ma l'esordio teatrale era già avvenuto al teatro Donizetti di Bergamo  , a soli quattro anni. Durante la seconda guerra mondiale viene chiamato alle armi e si dedica con impegno a organizzare spettacoli di varietà per i commilitoni.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre ritorna a Cremona dove lavora come archivista. Nel 1945 la passione per lo spettacolo lo induce ad abbandonare il lavoro e trasferirsi a Milano  . Qui partecipa a una serata per dilettanti tenuta al Teatro Puccini a seguito della quale viene scritturato dalla compagnia teatrale di Wanda Osiris. Nel 1950 esordisce al cinema con un film diretto da Mattoli: I cadetti di Guascogna, al fianco di Walter Chiari.

         

L'anno seguente conosce Raimondo Vianello con cui forma una coppia comica di grande successo che dal 1954 al 1960 lavora per la neonata Rai con il varietà Un due tre: la comicità più popolaresca e sanguigna di Ugo e quella più raffinata e "inglese" di Raimondo si compenetrano a vicenda con ottimi risultati comici.

           

Dopo numerose farse cinematografiche e televisive Tognazzi negli anni 60’ passa alla commedia all’italiana  , dando un apporto molto personale al genere: al suo interno infatti gioca magistralmente la carta delle sue radici equidistanti tra l'operosa Milano e la godereccia Bassa Padana, interpretando personaggi emiliani, in modo assolutamente convincente, agli ordini prima di Alberto Bevilacqua  (La Califfa 1971;Questa specie d’amore, 1972) e poi di Bertolucci  (La tragedia di un uomo ridicolo, 1981, che vale a Tognazzi la Palma d'Oro al Festival di Cannes come miglior attore protagonista).


Parallelamente a quelle esperienze di cinema d'autore, Tognazzi si impegna nelle trilogie di Amici miei (1975/1982/1985) e Il vizietto (1978/1980/1985) che rappresentano l'apice del suo successo di pubblico. Si autodirige in cinque film (Il mantenuto 1961; Il fischio al naso, 1966; Sissignore, 1968;Cattivi pensieri 1976; I viaggiatori della sera, 1979 e nella serie televisivaFBI Francesco Bertolazzi investigatore 1970. Negli anni ottanta si dedica soprattutto al teatro, recitando inSei personaggi in cerca d’autore a Parigi 1986,L’avaro 1988 e con Arturo Brachetti in M. Butterfly 1989 L'Avaro   (1988). Muore a Roma due anni dopo.

 

       

Raimondo Vianello (Roma 7 maggio 1922 Milano 15 aprile 2010)) è stato un attore, conduttore televisivo e sceneggiatore. Raimondo era il quarto figlio con padre ammiraglio della Regia Marina.

Poco dopo la fine della seconda guerra mondiale  , insieme al fratello Roberto, fu atleta e dirigente del Centro nazionale sportivo Fiamma, ma aveva anche la passione per il calcio giocato: venne cercato infatti anche dal Palermo  , che nel 1946 militava in Serie B  e che gli avrebbe offerto 30.000 lire al mese, ma egli rifiutò l'offerta poiché aveva altre ambizioni.

Partecipò alla rivista Cantachiaro n°2 di Garinei e Giovannini, in cui ebbe grande successo. Negli anni 50’ dopo il teatro di rivista, passò al cinema come caratterista accanto ad attori quali Totò, Franco e Ciccio, Virna Lisi e l’amico Tognazzi. Lavorò contemporaneamente anche a teatro, tra i registi che lo chiamarono:Mattoli, Biancoli, Tarabusi e Marchesi.

        

Il grande successo giunse in televisione nel programmaUn due tre assieme a Ugo Tognazzi  , che conobbe qualche anno prima (nel1951) e con il quale cominciò un sodalizio artistico che durò per tutto il decennio. Un due tre fu il primo esempio di satira televisiva, che non evitò di toccare Presidenti della Repubblica e del Consiglio. Per un'epoca nella quale la censura televisiva discendeva dalla stessa impostazione data alla rete unica della RAI, ciò si prestava inevitabilmente a qualche guaio censorio, che sarebbe evoluto verso la chiusura stessa del programma.

Questa avvenne il 25 giugno del1959  quando il duo Tognazzi-Vianello decise di mettere in burletta un incidente occorso la sera prima alla Scala e rigorosamente taciuto dai principali mezzi di stampa: il Capo dello Stato italiano (Giovanni Gronchi) a causa del tentativo di un gesto galante con una signora, cadde a terra per la sottrazione della sedia accanto al presidente della Repubblica Francese De Gaulle. Il duo ripeté la scena in televisione: Raimondo Vianello tolse la sedia a Tognazzi che cadde a terra e Vianello gli gridò: "Chi ti credi di essere?". La comicità più popolaresca e sanguigna di Ugo e quella più raffinata e "inglese" di Raimondo si compenetravano a vicenda con ottimi risultati comici che ottennero grande successo di pubblico.

                 

Nel1958 conobbe Sandra Mondaini, con la quale lavorò in teatro con Sayonara Butterfly, parodia dell'opera di Puccini  Nel1960 per il cinema giròLe Olimpiadi dei mariti con Sandra Mondaini ed Ugo Tognazzi. Nella stessa stagione Vianello e Mondaini presentarono una rivista molto tradizionale, Un juke box per Dracula, ricca di satira politica e sociale. Il 28 maggio1962 si sposò con la Mondaini  i, con la quale ha lavorato in coppia per quasi cinquant'anni. Muore a 87 anni e 11 mesi il 15 aprile 2010 presso l’ospedale San Raffaele di Milano.

 

        




        




   

 

 

 
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Vi presento Elmore James

Post n°2188 pubblicato il 21 Gennaio 2017 da paperino61to

Vi presento un'Icona della musica blues: Elmore James. Non vi è stato gruppo musicale degli anni 60'( e non solo in quegli anni) che non abbiano inciso o suonato un suo pezzo, buon ascolto...

 

    

 

 

 

     

 

 

 

        

 

 

 

 

       

 

 

 

   

 
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