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** Romanzo riservato ad un pubblico adulto. ** ** Titolo originale: On floor near the bed** **Si prega di non copiarne i contenuti**

 

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Ciao, io sono la.penna.bianca, lo scrittore eccentrico che scrive questa rubrica, se vuoi seguire la mia storia, inizia dal post n° 1 e non perderti nessuna puntata, se hai qualche consiglio da darmi saranno accettati molto volentieri.

 

 

Messaggio #2 »

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 01 Novembre 2006 da la.penna.bianca
 

La porta si aprì pesantemente sui cardini arrugginiti.

-Prego, accomodatevi.

Adrien Martin, con voce, atona si fece da parte per far passare l’uomo che si fece avanti in una fredda stanza con le pareti aranciate dal bagliore del focolare.

-Bella bufera questa sera.

-Già, da dove venite signor…

-Giuseppe Rossi. Vengo dalla lontana Torino.

-Il Regno dei Savoia?

-Capitale del regno dei Savoia! Sono qui di passaggio, mi stavo dirigendo verso Cognac su invito di un mio vecchio amico.

-Capisco, se volete accomodarvi qui per la notte questo è tutto ciò che vi possiamo offrire-, disse il vecchio Adrien avanzando una sedia tarlata verso il camino acceso.

-Vi ringrazio, mi basterà.

-Se avete bisogno di me, mi potete trovare nella stanza qui accanto.

-Certo-, rispose il signor Rossi cercando di reprimere quell’aria schifata che gli si stava formando in volto. Adrien si diresse verso il lato opposto della stanza e scomparì dietro una porta. Il signor Rossi era lì a guardare il suo passo cadente. La sua persona era quasi un puntino bianco in un enorme foglio nero. I suoi abiti di classe stonavano con tutto quel marciume che lo circondava. E poi c’era il puzzo. Quel terribile fetore di muffa e sporco che non avvolgeva soltanto quella stamberga, ma l‘intera Francia. Non vedeva l’ora di andarsene, ma non poteva proseguire per quella strada con la bufera che avanzava.

Si sedette sulla sedia che scricchiolò pericolosamente e davanti al camino si strinse nella pelliccia di zibellino.

La stanza era vuota con il tetto bassissimo. Gli spifferi di aria gelida avevano via libera da qualunque asse che ricopriva le pareti.

Lui al centro. Seduto e tarchiato, con il parrucchino bianco sul capo ed i baffi ben curati da riccone. Aprì la pelliccia e da una tasca interna prese un lungo sigaro che si accese davanti al naso.

Quanti sacrifici per gli affari.

 
Rispondi al commento:
jessika1986
jessika1986 il 02/11/06 alle 12:24 via WEB
buona giornata a te! :)
 
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Un blog di: la.penna.bianca
Data di creazione: 30/10/2006
 

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