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Incontro con il segretario nazionale di Democrazia Atea.

Se vuoi partecipare attivamente alle iniziative di Democrazia Atea, questo evento ti riguarda.
Se abiti in provincia di Venezia, o se comunque abiti in una zona dalla quale puoi raggiungere Venezia in tempi ragionevolmente brevi, partecipa all'incontro con Carla Corsetti, Segretario Nazionale di Democrazia Atea www.democrazia-atea.it . Contatta i tuoi amici, i tuoi colleghi di studio e di lavoro e tutte le persone che sono interessate a conoscere il Programma Politico. Non aspettare, il Paese è già in ritardo e il tuo contributo è importante!

 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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« Milano da morireIl lavoro nobilita ma uccide »

L'amara realtà 

Post n°16 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da maggiedeiconsorti
 

Ho sentito il discorso di Montezemolo e con rammarico devo ammettere che ha ragione. L’assenteismo nella pubblica amministrazione è un buco nero al quale le istituzioni sembra non abbiano intenzione di porre rimedio. Purtroppo le cifre esposte dal presidente di confindustria sono decisamente inferiori alla realtà, visto che l’assenteismo si manifesta sotto molteplici sfaccettature, non solo con l’assenza dal posto di lavoro, ma anche con “la presenza inutile” sul posto di lavoro, stigmatizzata da funzionari incapaci e fannulloni, che vegetano alle spalle di chi con coscienza svolge il proprio lavoro. Se veramente le amministrazioni iniziassero a dare il giusto valore economico alle persone capaci e si liberassero una volta per tutte, dei cosiddetti “pachidermi statali”, parassiti cresciuti nell’amministrazione più becera, clientelare ed inconcludente dei vecchi tempi, le cose potrebbero andare meglio, le amministrazioni sarebbero più efficienti e ci sarebbe una spesa pubblica sicuramente più contenuta, ma questa è solo utopia. La P.A. è al corrente di ciò, ma non muove dito per rimediare a questa situazione, anche perché ha l’appoggio dei sindacati, organismi fermi ideologicamente al tempo della rivoluzione industriale, sostenitori fino alla morte della filosofia “ tutto per tutti”, incuranti del fatto che le mele marce devono essere separate dalle mele buone, se si vuole progredire e non regredire, se si vuole portare rispetto al cittadino che paga le tasse, ma principalmente, portare rispetto al pubblico funzionario che lavora con impegno, dedizione ed iniziativa dimostrandosi per questo efficace ed efficiente, senza ricevere però, alcuna gratificazione economica e non. La P.A. è malata nei suoi funzionari, ma lo è altrettanto nei suoi dirigenti, incapaci di assumersi quelle responsabilità, per le quali sono pagati, ragione per cui la pulizia deve essere fatta partendo dalla cima, chi ve lo dice è uno che conosce benissimo la situazione perché la vive tutti i giorni, consapevole che gli stimoli che lo aiutano a lavorare con impegno e coscienza, anno dopo anno vanno scemando e questo solo grazie all’inefficienza della macchina statale che non vuole premiare i meritevoli che si fanno in quattro per raggiungere gli obiettivi, trainandosi un carico sempre più pesante di parassiti incapaci e fannulloni.

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Commenti al Post:
nonsolonero
nonsolonero il 07/12/07 alle 06:54 via WEB
Di Montezemolo non condivido tutto quello che ha detto; sicuramente qualcosa di vero viene fuori dal suo discorso, le sue conclusioni, invece, sono dettate più dal ruolo che ricopre che da una serena obiettività. Sarà pur vero che esiste l'assenteismo ma non mi risulta che riguardi solo i lavoratori pubblici e poi, come si fa ad includere tutti coloro i quali, in buona fede e in perfetta onestà, si sono assentati perché affetti da una qualsiasi patologia? Capisco che fa un certo effetto massmediologico parlare di "un punto di P.I.L." di costo all'anno di questo fenomeno ma, esso è rappresentato non solo dagli assenteisti di professione. Detto ciò, bisogna riconoscere che lo Stato, nei confronti dei suoi dipendenti disonesti fa come l'ubriaco di George Bernard Shaw che cercava il lampione non per sfruttarne l'illuminazione ma per appoggiarsi. Oggi, le cose nella Pubblica Amministrazione vanno molto meglio rispetto a solo qualche anno fa e questo vuol dire che qualcosa è stato fatto. Molto resta ancora da fare soprattutto nei confronti dei furbi, degli amanti dei diritti acquisiti e di tutti coloro i quali approfittano della loro posizione sfruttandola all'inverosimile. I danni maggiori, a mio avviso, non vengono creati solo dagli assenteisti ma anche dai "presenzisti" inetti che hanno un costo e un peso ancora superiore. Infine, sarebbe interessante andare, una volta per tutte, a fare le pulci al lavoro dei dirigenti. Molti di questi, pur ricoprendo cariche e ruoli importanti, spesso non sono all'altezza del compito loro assegnato arrecando così un danno inevitabile all'efficienza, all'efficacia e all'economicità dell'attività amministrativa. Per costoro, più che per altri, sarebbe necessario l'allontanamento definitivo dal posto di lavoro e l'invito ad impegnarsi in altre attività. Un abbraccio. Claudio.
 
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