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VENEZIA, INCONTRO CON IL SEGRETARIO NAZIONALE DA

Incontro con il segretario nazionale di Democrazia Atea.

Se vuoi partecipare attivamente alle iniziative di Democrazia Atea, questo evento ti riguarda.
Se abiti in provincia di Venezia, o se comunque abiti in una zona dalla quale puoi raggiungere Venezia in tempi ragionevolmente brevi, partecipa all'incontro con Carla Corsetti, Segretario Nazionale di Democrazia Atea www.democrazia-atea.it . Contatta i tuoi amici, i tuoi colleghi di studio e di lavoro e tutte le persone che sono interessate a conoscere il Programma Politico. Non aspettare, il Paese è già in ritardo e il tuo contributo è importante!

 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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La moralità del premier conta meno della famiglia – LA STAMPA del 28/02/2011

Post n°141 pubblicato il 02 Marzo 2011 da maggiedeiconsorti

Da sempre alla chiesa interessa ciò che un governante fa per il bene comune”. Inizia così l’intervista al vescovo Nigri. E ancora: “Sui comportamenti personali il giudizio spetta solo  a dio”. Non contento rincara la dose aggiungendo “Ci sono le condizioni per orientare cattolicamente la restante parte della legislatura verso i principi non negoziabili:vita, famiglia, libertà di istruzione”. A proposito, cosa intende, mio caro esponente della CEI, per libertà di istruzione? Forse la certezza di ottenere fondi dallo stato italiano per le scuole cattoliche? O forse la certezza di ottenere, sempre dallo stato italiano, stipendi sicuri per le migliaia di insegnanti collocati nell’amministrazione scolastica senza nessun concorso ma solo a seguito di una nomina da parte dell’autorità ecclesiastica? Questo non è dato sapere.

Cominciamo dall’inizio e cerchiamo di analizzare a dovere il messaggio che l’alto esponente dello Stato Vaticano vuole lanciare al popolo italiano. Un messaggio chiaro, che non lascia scampo ad equivoci, la chiesa cattolica non vuole più nascondersi e manifesta apertamente il suo obiettivo, orientare cattolicamente la legislatura italiana. Intendiamoci, non abbiamo scoperto l’acqua calda, gli elettori più attenti se ne erano accorti da molto tempo, però è anche vero che ai più, ai cattolici, questa realtà era sfuggita, forse per la difficoltà di separare il credo dal sociale. Non mi stancherò mai di dire che il proprio credo va coltivato nel privato e nei luoghi di culto, ma non deve mai intralciare i principi che spingono l’uomo ad intraprendere un cammino volto al progresso sociale che si esplicita attraverso la vita di tutti i giorni e attraverso la politica. Alla chiesa non interessa quello che un governante fa per il bene comune, ma quello che fa per gli interessi della chiesa, che sono decisamente diversi. Alla chiesa non interessa il bene della comunità, interessa il monopolio sulle norme che orientano il comportamento delle famiglie, regole di stampo etico - religioso. Un monopolio che negli anni si è consolidato, grazie a governi conniventi che hanno assecondato la chiesa nel suo progetto malvagio di affondare la nostra società in una condizione di arretratezza sociale, habitat naturale di tutti i governi teocratici della storia. E’ risaputo che l’arretratezza e l’ignoranza sono il fertilizzante di tutte le religioni. Da qui nascono le limitazioni ad impianti normativi importanti come la legge 40/2004 (fecondazione assistita). Da qui nascono le basi per sabotare un tentativo di  legislazione volta a regolamentare l’aspetto sociale del nostro vivere, come il testamento biologico, le cellule staminali, l’eutanasia, le adozioni, le unioni gay ecc. Non è un caso che Democrazia Atea, partito di nuova costituzione - scientemente ignorato da tutti i mezzi di comunicazione tradizionali - abbia tra i suoi obiettivi politici fondamentali, l’adozione di leggi, come appunto l’eutanasia, il testamento biologico e le cellule staminali, scevre da limitazioni di carattere etico - religioso.

Il tentativo di Berlusconi, di accaparrarsi la grossa fetta di elettorato cattolico, dichiarando “ Con me al governo non ci saranno mai adozioni ai single ed unioni gay”, appare l’ultimo disperato gesto di chi, con un piede nella fossa, cerca disperatamente di portarsi in salvo. Altro non è invece, che un atto offensivo nei confronti dell’elettore cattolico, considerato dal premier alla stregua di una pecora facente parte di un gregge facilmente influenzabile. Diversamente, l’elettore cattolico consapevole della necessità di progredire socialmente, valuta positivamente il tentativo di appiattire ogni forma di discriminazione sociale, approvando tale azione come atto propedeutico al riconoscimento delle pari condizioni e dei pari diritti, presupposti fondamentali di tutte le convenzioni internazionali sui diritti della persona.

Un politico è più o meno apprezzabile moralmente in base a quanto si impegna a vantaggio del bene comune” ribadisce il vescovo Negri, specificando che per bene comune intende un popolo che vive bene e una chiesa che operi in piena libertà. Una chiesa? Quindi un politico diventa apprezzabile quando sostiene la teocrazia? Questo voleva dire il signor Negri? La differenza è tutto qui, tra l’oscurantismo di un governo filo - clericale, e la ricerca di progresso sociale che Democrazia Atea ha tra i suoi principi fondamentali, che include anche, la pluralità delle religioni. Ancora una volta Democrazia Atea dimostra di non volere l’ateismo di stato, ma un potere politico basato su valori dettati dalle convenzioni internazionali sui diritti della persona. Oggi invece il potere politico si basa su valori imposti dall’etica cattolica. 

 

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