IL DEMOATEO

Credo, molto sommessamente, che il cattolico, molto più di altri credenti in altri dogmi religiosi, sia, soprattutto, incosapevolmente cattivo. Il musulmano, ad esempio, risulta estremista e pretende che tutti coloro che appartengono per motivi etnico-geografici a quella religione, ne subiscano la "morale" ma, nello stesso tempo, quella severità, quella osservanza, riguarda veramente tutti. Giusta o sbagliata che sia, tutti, ma proprio tutti la rispettano scrupolosamente, finanche le donne, martoriate in tutti i sensi dalla follia di un pensiero al punto tale da ridurle schiave di tutto e di tutti. I cattolici, invece, sono molto più... disinvolti. Sono prontissimi a giudicare l'operato degli "altri", lo fanno senza trascurare dettagli e particolari, dispensano consigli salvo poi non metterli mai in atto per se stessi. Parlano di pace ma in pochi hanno veramente protestato nei confronti di chi ha voluto la guerra in Iraq. Parlano di solidarietà, ma in quanti hanno appoggiato un aiuto alle popolazioni della Campania per l'emergenza rifiuti? Parlano di tolleranza e poi te li ritrovi come i primi che si ritorcono contro gli extracomunitari. Parlano di perdono e non muovono un dito contro la pena di morte. Non contenti di ciò, hanno un grande, insopportabile "vizio" che li rende - almeno per chi scrive - cattivi, come dicevo all'inizio: l'imposizione. A differenza dei musulmani, però, che impongono ma sono coerenti anche negli eccessi, i cattolici impongono perché sono certi che le loro idee, il loro modo di pensare sia giusto. Da cosa provengano queste convinzioni non è facile dirlo fatto sta che, grazie a queste convinzioni, una coppia di fatto non può avere gli stessi diritti di una sposata, anche se i due componenti si amano, anche se uno dei due si ammala e l'altro lo segue fino allo spirare dell'ultimo alito di vita, anche se chi resta, in preda al suo dolore, viene preso a calci dai parenti di turno che si fanno vivi solo per l'eventuale eredità, a fatti compiuti, ovviamente. Grazie a queste convinzioni, un essere umano, catturato ancora giovane da una malattia che gli stronca la vitalità e lo costringe come un vegetale, non ha diritto ad una morte dignitosa e, semmai dovesse chiedere per pietà di staccare la spina, verrà marchiato anche da morto e, se pure credente, non gli verranno concessi nemmeno i funerali in chiesa. Grazie a queste convinzioni, la scienza, deve imporsi un codice etico, ovviamente dettato da loro, che le impone un limite invalicabile anche a costo di rendere per sempre infelici milioni di individui che hanno l'unica colpa di cercare di realizzare il loro sogno d'amore avendo un bambino grazie alla ricerca scientifica. Per me i cattolici sono semplicemente, incosapevolmente cattivi. Ciao Ciro. Claudio