La sedia da spostaredi scuola, di vita, e d'altre amenità |
Secondo me quella sedia lì va spostata.
Anche secondo me quella sedia lì va spostata.
Facile dirlo quando l'han detto gli altri.
Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta.
Da una approfondita analisi storica e sociologica viene fuori chequella sedia pesa dai nove ai dieci chili.
Non sono d'accordo. Dai sondaggi il 2% degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il 3% dai sei ai sette chili, il 95% non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate.
Secondo me per spostarla bisognerebbe prenderla con cautela per la spalliera e metterla da un'altra parte.
Eccesso di garantismo.
(Giorgio Gaber)
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Post n°18 pubblicato il 07 Dicembre 2011 da Gl3nda
...per circa un'ora. Tempo sufficiente per guardarsi in giro e accorgersi che gli sportelli adibiti a servizi realmente postali sono DUE su SETTE: gli altri si occupano dei correntisti. Quindi per tutto ciò che non ha a che fare col conto banco posta (ovvero: spedizioni, bollettini da pagare, posta da ritirare, raccomandate, vaglia eccetera eccetera) si fa la fila a due soli sportelli, uno dei quali NON FA SERVIZIO AL PUBBLICO perchè l'impiegata si sta occupando di varia burocrazia. In fila incontro M., un mio ex alunno cinese, che aspetta con la madre (alla quale fa da interprete) per qualcosa riguardante i permessi di soggiorno. Appena chiamano il suo numero tira un sospiro di sollievo (perchè, tra parentesi, la famiglia di M. si ammazza di lavoro e non è che abbia tempo da buttar via) e l'impiegata della posta gli dice che...NON C'E' COLLEGAMENTO E DEVONO PROVARE DOMANI?!?!? Wait...hai un cazzo di sportello UNICO che ha una fila di un kilometro: nella fila ci sono delle famiglie cinesi...non ti viene in mente di appendere un cartello con scritto: "per i permessi di soggiorno il collegamento non è disponibile"? Ma il tempo della gente non ha veramente nessun valore? Desolata da questa visione attendo il mio turno (no, non dovevo rinnovere permessi...) e finalmente arrivo all'ambito traguardo della spedizione di un pacco. Impeigata: "no, pacco troppo piccolo per il pacco ordinario...troppo grande per la raccomandata...non è che potrebbe imbottirlo e metterlo in una scaltola più grande? Certo che poi dovrà pagare per la grandezza del pacco, oltre che per il peso..." Insomma: alla fine spedisco una posta celere (per un pacco che per me poteva arrivare anche fra un mese) e pago 15 euro per un oggetto che ne valeva dieci... Conclusione: ma se spedire un pacco costa quanto un biglietto del treno, non mi conveniva andare a portarlo di persona? =_=
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