La sedia da spostare

di scuola, di vita, e d'altre amenità

 

Secondo me quella sedia lì va spostata.

Anche secondo me quella sedia lì va spostata.

Facile dirlo quando l'han detto gli altri.

Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta. 

Da una approfondita analisi storica e sociologica viene fuori chequella sedia pesa dai nove ai dieci chili.

Non sono d'accordo. Dai sondaggi il 2% degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il 3% dai sei ai sette chili, il 95% non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate.

Secondo me per spostarla bisognerebbe prenderla con cautela per la spalliera e metterla da un'altra parte.

Eccesso di garantismo.

(Giorgio Gaber)

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« Lucio DallaSindacati »

Tre metri sotto la decenza

Post n°20 pubblicato il 12 Aprile 2012 da Gl3nda

Non ho scritto nulla il giorno che ho saputo della morte di Tabucchi, scrittore che amo tanto, che quest'anno mi ha fatto vedere Lisbona non solo attraverso i miei occhi, e che ha scritto uno dei primi libri che io abbia letto per mio desiderio e non perché me lo imponeva la scuola.

Non sapevo bene cosa dire, e lui di cose belle ne ha dette tante.

Mi fa tristezza che invece oggi senta di avere tante cose da dire su un libro in cui di bello non sono riuscita a trovare niente...Ma trovo *doveroso* dirle, perché questo libro mi ha fatto pensare quanto la letteratura possa essere dannosa e diseducativa, e quanto una persona che scrive per adolescenti dovrebbe sapersi assumere delle responsabilità ed avere coscienza.

Sì, sto parlando di quella cagata pazzesca che è "Tre metri sopra il cielo".

Penso che quando fai l'insegnante, sia in qualche modo un dovere leggere i libri che i tuoi alunni dimostrano di apprezzare, anche se ne hai sentito dire peste e corna, anche se non ami il genere, anche se sai che sarà uno strazio mandarli giù.

Così prima ho affrontato Twilight, e, credendo che un limite al brutto da qualche parte ci dovesse pur essere, ho cominciato Moccia.

Mi sono ricreduta presto: al brutto non c'è limite, o, se questo limite c'è, probabilmente lo ha segnato "Tre metri sopra il cielo".

Ma non è la bruttura della trama, dei personaggi, di tutto quanto che mi hanno fatto venire voglia di scriverne qui, quanto la rabbia che ho provato nel rendermi conto dei messaggi fuorvianti e distorti che questo romanzo manda agli adolescenti che lo leggono.

Andiamo nel dettaglio.

Il protagonista maschile, Stefano Mancini -"dieci e lode" per i muscoli - detto Step. Violento impunito, ladro, che pratica corse clandestine, ammazza di botte la gente per gusto o solo per essere stato contraddetto, non fa un cazzo tutto il giorno, disprezza la gente che lavora, ma vive da viziato sulle spalle del padre e del fratello. L'autore ci descrive le sue peggiori bravate, senza ombra di giudizio, anzi, è evidente che sta dalla sua parte, che lui stesso lo trova "un figo" e che la protagonista femminile è ritenuta troppo orgogliosa quando non lo caga, e assume connotati positivi solo quando se ne innamora e gli perdona tutto.

Quest'ultima, pazza d'amore, non testimonia contro di lui (che ha spaccato il naso ad un uomo *senza nessunissimo motivo*) e fa una scenata alla madre dicendo cose tipo: "Step è innocente. Che ne sapete voi di cosa ha passato? [...] E' vero, è un violento, ma forse lo è perchè non si sa spiegare tante cose, perché gli hanno detto tante bugie".

Bene.

Vediamo dunque i gravi e insormontabili problemi che hanno reso lo sventurato Step il violento che è.

Il primo. Un giorno dei bulli lo hanno pesato. Umiliato a morte si è iscritto in palestra, si è pompato i muscoli d'acciaio e poi ha ammazzato di botte quelli che lo avevano picchiato.

Il secondo. Ha scoperto che la madre tradiva il pardre, e per questo ha preso l'amante di lei e lo ha quasi ucciso.

Ora, se tutte le persone che una volta nella vita hanno preso un cazzotto o hanno due genitori che non si amano più e si tradiscono, dovessero andare in giro a tirar mazzate alla gente e a far corse clandestine in moto, probabilmente vivremmo già nella post apocalisse. E la cosa più triste è che l'autore stesso trova queste motivazioni più che valide per far si che Step sia quel che è. E' desolante. Il messaggio che se ne riceve è che l'aver affrontato delle sofferenze o dei problemi ti dà il permesso di essere uno stronzo totale, e che nessuno può condannarti per questo. Peggio. L'essere questo ti rende *dieci e lode*, l'idolo delle donne, quello a cui si aprono tutte le porte...e non perché piaci ma perchè altrimenti quelle porte le butti giù a calci. Personaggio più negativo era difficile crearlo...e non mi si dica che "cambia per lei", perché piuttosto fa qualche sacrificio per farla contenta, continuando a pensare che era più figo ciò che faceva prima, e che la vita senza spaccare facce e rubare alle feste non ha lo stesso sapore. Non a caso di fronte alla tragica morte dell'amico nelle corse clandestine, non viene mai sfiorato dall'idea che Pollo abbia fatto una cazzata: anzi, continua a ripetere che "lui era un grande", anche nell'andarsi ad ammazzare in quel modo.

Cultura della sicurezza pari a zero.

E poi ci stupiamo che i lettori di roba come questa trovino alla moda non mettere il casco?

Veniamo alla protagonista femminile, Babi. Ragazza che sembra avere un minimo di carattere all'inizio, ma che poi ci mostra un concetto di innamoramento assolutamente vomitevole, ovvero che "innamorarsi" vuol dire "arrendersi al corteggiamento" e perdere ogni personalità per scomparire dietro la *figosità* del proprio uomo. Nel momento in cui decide di cedere alle avences di Step, Babi non si pone molti problemi ad entrare illegalmente in casa altrui, a uscire senza pagare da un ristorante, a malmenare la rivale in amore che l'ha aggredita...e ovviamente non prova *mai*, se non con timidi piagnistei, a far mettere a Step la testa a posto, anzi, alla fine lo idolatra a tal punto da assecondarlo: bella forma di amore.

C'è poi un'altra chicca: l'amica del cuore, Pallina.

Vede un gruppo di teppisti imbucati ad una festa ed uno di loro sta rubando nelle borse delle sue amiche. Non si scompone nemmeno un po'...il massimo che fa è vergognoarsi perché ha aperto la sua borsa e ci ha trovato un assorbente! Infine, non solo non lo denuncia e lo lascia scappare col malloppo, ma pochi giorni dopo ci si mette insieme.

Bell'amica di merda per tutte le ragazze che sono state svaligiate: questo libro insegna pure l'omertà!

La scuola: l'apoteosi degli stereotipi! La ragazza che non passa le versioni: una stronza egoista che gode dei votacci altrui. Le professoresse: vecchie senza una vita che si sfogano torturando gli studenti. Le amiche: tutte puttane.

Infine la cosa che mi ha fatto venire più di tutte i brividi sulla schiena: il giudizio dello scrittore sul fratello del protagonista (un colletto bianco un po' noioso) e su tutta la gente come lui. Cito: "Sono già stati puniti dalla vita. Tristi, grigi, con dei fisici da poeti". Ovvio, se non hai addominali scolpiti e non vinci gare di flessioni non sei *giovane*, non sei vivo, sei grigio e triste. Giudizio impietoso dato alla gente che cerca di fare una vita normale, che lavora, che non passa le giornate in moto a fare atti vandalici e spaccare macchine...Giudizio, del resto, molto semplicisticamente esteso a tutta la componente genitoriale presente in questo romanzo. Possibile che non ci sia un genitore - uno - che secondo Moccia ha cura dei propri figli e non è un cupo adulto ingrigito?

A questo punto, Oscar Wilde mi obietterebbe che non si deve giudicare un libro dal suo contenuto, perché non esistono "libri belli o brutti" esistono "libri scritti bene e libri scritti male".

Per la sfortuna di Moccia, nemmeno la citazione dotta può venirgli in soccorso, perché "Tre metri sopra il cielo" è anche scritto fottutamente male.

Ripetitivo, banale, zuccheroso...un mio alunno con un po' di impegno saprebbe descrivere l'amore in modo assai più autentico.

Un breve assaggio che li vale tutti:"Più lontano tra la sabbia mossa da baci innocenti c'è un piccolo cuore. L'ha disegnato lei di nascosto, con quell'indice che a lui è piaciuto tanto [...] La moto continua la sua corsa innamorata sparendo lontano nella notte. Un'onda più determinata cancella del tutto quel cuore. Ma nessuno potrà mai cancellare quel momento nei loro ricordi".

AIUTOOOOOOO! Se dessimo questo materiale a Gigi d'Alessio per scriverci una canzone, si disgusterebbe perfino lui!

Leggere Moccia è stata una tortura. In assoluto è il peggior libro che si possa dare in mano ad un adolescente, e la cosa più triste è che ci fa pensare che gli adolescenti siano una mandria di decerebrati senza carattere.

Certo, alcuni ce ne sono.

Ma ci sono anche tanti giovani brillanti, intelligenti e di buon senso. E per fortuna non leggono Moccia.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/sediadaspostare/trackback.php?msg=11226107

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Mademoiselle_Coco
Mademoiselle_Coco il 12/04/12 alle 18:34 via WEB
Adoro leggere, dal mio blog si capisce ;-), ma sinceramente non ho mai letto Moccia, diciamo che mi sono sempre rifiutata e dopo questo tuo post credo proprio che non lo leggerò mai...quello che posso dire è che purtroppo intorno a me vedo sempre più adolescenti ignoranti, ma nel termine letterario della parola, e questo spaventa decisamente... ciaooo
 
 
skipper170
skipper170 il 14/04/12 alle 09:27 via WEB
Recensione mirabile. Ammirevole anche la tua forza di volonta': da come lo descrivi, ce ne vuole molta per leggere questo libro :-)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: Gl3nda
Data di creazione: 25/03/2011
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

psicologiaforenseE03Gl3ndamaric.54skipper170vololowMarquisDeLaPhoenixantropoeticostreet.hassleLobarkaineFanny_Wilmotbenjamin_longbowanimalibera2_1969stella_contessasolemar_72
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963