Creato da pippy690 il 27/01/2008

Il Caos

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POLVERE (una breve ma veritiera canzone)...

Post n°17 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da pippy690

Tornare indietro è difficile
ci siamo fatti troppo bene
e troppo male,
ora vedo solo polvere
e più... niente

(Tiromancino)

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fabergiza
fabergiza il 06/02/08 alle 16:50 via WEB
"Mi passò le dita fra i capelli e la sua gioia calda mi si trasmise dentro come un fluido; sentii la gola che mi scottava e una profonda felicità insinuarsi in ogni mia fibra".Faceva così freddo che dovetti chiudermi la giacca attorno al collo. Il suolo che calpestavo era composto da grossa sabbia scura mista a sassolini e forse, in qualche lontana era geologica, aveva fatto da fondo a un mare. Oltre la cresta ce n'era un'altra, e poi altre ancora, all'infinito. Il terreno sabbioso non recava alcuna impronta; sembrava che di lì non fosse mai passato nessuno. Continuai a camminare, avanzando a fatica sul suolo che cedeva e si ricostituiva, ricoprendo le mie orme di uno spolverio di sabbia grigia. Dopo circa tre chilometri, mi sedetti a riposare su un sasso rotondo. Nonostante il freddo, sudavo. La luna si muoveva verso nord. Dovevano essere circa le tre. Avevo camminato senza fermarmi, anche se lentamente, ma le creste continuavano a succedersi l'una all'altra, le colline subentravano alle colline e solo i cactus e le altre piante del deserto permettevano di distinguere la terra dal cielo. Cercai di ricordarmi le carte della zona. Non c'erano strade ne città, e nemmeno tracce di vita umana di lì all'altra estremità del deserto; nulla se non desolazione per chilometri e chilometri. Mi alzai e mi rimisi in cammino. Ero intorpidito dal freddo, ma continuavo a sudare. A oriente il grigio del cielo si illuminò, assumendo una sfumatura rosata e poi più rossa, finché la palla di fuoco sorse da dietro le colline nerastre. Una suprema indifferenza ricopriva il deserto e l'eterno rinnovarsi dell'alba, e tuttavia il mistero di quelle colline, il loro segreto consolatore rendevano la morte senza importanza. Si poteva morire, ma il deserto avrebbe mantenuta segreta la nostra morte e ne avrebbe spazzato il ricordo col vento, il caldo e il freddo. Era inutile. Come fare a trovarla? E perché cercarla? Cosa potevo offrirle di diverso da quel mondo brutale che l'aveva già stroncata una volta? Ripresi il cammino in senso inverso, triste, nella triste luce dell'alba. Lei apparteneva alle colline, ora, e le colline l'avrebbero nascosta. Dovevo lasciarla tornare alla loro solitudine, lasciarla vivere con i sassi e con il cielo, lasciare che il vento giocasse con i suoi capelli fino alla fine. Era quella la sua strada. Il sole era alto quando tornai alla baracca. Faceva già caldo. Sammy era sulla soglia. - Trovata? - mi domandò. Non gli risposi. Ero stanco. Rimase a osservarmi per un istante, poi sparì all'interno. Udii scorrere il chiavistello. Si cominciava a scorgere, in distanza, il luccichio tremolante della canicola. Risalii il sentiero fino alla Ford. Presi la copia del mio libro, del mio primo libro, la aprii e scrissi a matita sul risguardo: A Camilla, con amore, Arturo Percorsi un centinaio di metri verso sud-est e, con tutta la forza che possedevo, gettai il libro nella direzione che lei aveva preso. Poi montai in macchina, avviai il motore e partii per Los Angeles. "Cosí l'ho intitolato "Chiedi alla polvere", perché in quelle strade c'è la polvere dell'Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa di una pace che non potrà mai raggiungere. E c'è una ragazza ingannata dall'idea che felici fossero quelli che si affannavano, e voleva essere dei loro" Per te Lina
 
 
pippy690
pippy690 il 06/02/08 alle 21:37 via WEB
Faber...io non ho parole...non ho parole per descrivere il calore e le emozioni che mi trasmetti ogni volta che lasci un segno qui nel mio "piccolo mondo"...ti ringrazio...per cogliere sempre, ogni volta, i miei stati d'animo : ) Un bacio grande...
 
Oeil.du.Maitre
Oeil.du.Maitre il 06/02/08 alle 17:14 via WEB
ti senti sabbia fra le dita o sei tu stessa la sabbia? sei sfuggente o tutto ti sfugge? sarà il caso di legarti o dovrai essere tu a legare i tuoi momenti? domande facili, forse lo sono un poco meno le risposte.....
 
 
pippy690
pippy690 il 06/02/08 alle 21:38 via WEB
Sir...lei mi fa domande molto complesse : )) ma io credo di poter rispondere in tutta sincerita' che questo post mi e' scaturito proprio dalla sensazione che qualcosa mi sta sfuggendo...credo sia cosi' almeno... : )
 
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Dedicato a Voi... a Noi... e a chi è consapevole della nostra vera Essenza, che in fondo è ciò che ci unisce al di là dei singoli momenti delle nostre vite. Siamo Essenza di Donna e siamo fiere di esserlo!

Sguardidinebbia

Donna ti voglio cantare
donna la madre, donna la fine
donna sei roccia, donna sei sabbia
e a volte nuvola sei...
Donna sei acqua e sei fiamma
donna paura, donna allegria
donna saggezza, donna follia
e a volte nuvola sei...
Donna, donna sei l'ombra
donna sei nebbia, donna sei l'alba
donna, donna di pietra
a volte nuvola sei...
Donna, donna l'amica
donna sei nave, donna sei terra
donna, donna sei l'aria
e a volte nuvola sei...
Donna sei sete e vendemmia
donna sei polvere, donna sei pioggia
donna saggezza, donna follia
a volte nuovia sei...
Donna ti voglio cantare
donna sei luce, donna sei cenere
donna sei ansia, donna sei danza
e a volte nuvola sei...
Donna, donna sorgente
Donna sei erba, donna sei foglia.
donna, donna sei pietra
e a volte nuvola sei...

(A. Branduardi)

 
 

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