Creato da sergiococchi il 27/09/2008
Appunti dal mondo dei segugististi e della caccia

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IL MIO AMICO VALERIANO BIAGI

Post n°10 pubblicato il 22 Settembre 2009 da sergiococchi
Foto di sergiococchi

Oggi leggendo il mio blog,sono stato percorso da un fremito,un'emozione incredibile: il figlio del mio amico Valeriano,si è ricordato di me,quando frequentavo la sua casa ospite di  suo padre con il quale stabillimmo allora,rapporti di gemellagio e amicizia indimenticabili. Grazie Massimiliano.

Tutto inizia un giorno d'autunno del 1978. L'arci caccia nazionale,nella persona di Luciano Zaccheo,ci convoca a Donoratico,A mangiare all  "bambolo" ci porterà Valeriano Biagi,che conosciamo insieme ad altri:ricordo Marusco. L'incontro sanciva ufficialmente l'ingresso dell'Arci Caccia nella cinofilia nazionale. Io e Morellini,avevamo il compito  e la responsabilità sulle prove cani da seguita su lepre,Biagi valeriano per quelle su cinghiale.

Il 1968 era stato per molti di noi il padre putativo al quale fare riferimento. Il nostro bbiettivo era allora quello di sotrarre i terreni ai padroni le riserve private per gestire quei territori in forma sociale. Biagi e i suoi amici :  Guarguaglini Cesare,assessore alla caccia di Castagneto carducci (Li), Cipolli dirigente regionale dell'allora pci,riuscirono a trasformare una di queste riserve in una struttura di godimento locale per i cacciatori del loro comune.

Noi che avevamo a Reggio il problema dei cinghiali,che per cultura nessuno di noi era capace di cacciare,demmo vita insieme agli amici dell'arci carduccina,un gemellaggio che portò i reggiani ad imparare dagli amici di castagneto come si cacciava il cinghiale e gli amici toscani a Reggio E. per conoscere ed approfondire la conoscenza delle nostre strutture a zona di ripopolamento e cattura. Ovviamente oltre alle delegazioni ufficiali,vi erano anche i rapporti personali checi portarono ad una amicizia forte e condivisa per la stima ed i valori che entrambi perseguivamo all'interno dell'arci caccia.

Valeriano,forte della bontà della nostra gestione,mi chiese una sera al ristorantre di Meo,se potevo adoperarmi per fare avere loro un certo numero di lepri per dare vita alla prima zrc toscana. Nonostante fossi a conoscenza dell'avversione dei cacciatori reggiani verso i "forestieri" mi impegnai nel progetto. L'assessore di allora,nonostante condividesse il progetto,si diceva contrario proprio per l'avversità che ormai era di dominio pubblico. Mi arrabbiai,minacciando di denunciare ai giornali di un illecito fatto da quell'assessore sulla estensione delle autogestite e sbattei la porta. dieci minuti dopo ci sono pronte per il lunedì prossimo venti lepri nostrane di cattura per Castagneto Carducci,un camion della Provincia di Reggio E. e due viglili provinciali ed il suo cordinatore.

L'arrivo a castagneto è trionfale: i cacciatori ci accolgono in piazza con il niostro carico di lepri. Valeriano mi batte una pacca sulla spalla e mi dice:poi mi racconti come hai fatto......Andiamo a liberare le lepri nella nuova zona e poi tutti dal meo a mangiare la testina di cinghiale al forno,una prelibatezza.

quel giorno,abbiamo scritto una pagina venatoria encomiabile,ma anche fatta di valori di solidarietà e di amicizia che oggio ricordo con grande soddifazione e perchè no con un pizzico di malinconia per il mio amicop che oggi non è più,ma che il ricordo del nostro impegno fa rivivere nel rispettoso ricordo.  Grazie Massimiliano.  

 
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