L'obiettivo provocatorio è,spesso,il sale di una discussione,senza la quale non c'è movimento. Assodato questo, passiamo alla perfezione che non è affatto il tema di questo post,per il semplice motivo che,non esistendo, non è possibile occuparsi di qualcosa che è raggiungibile solo all'infinito come le iperboli e i limiti matematici..Se leggi i commenti successivi,ho già chiarito cosa sono gli stronzi per la sottoscritta: gente che usa e calpesta gli altri per scopi dalle mille tipologie. Per quanto riguarda i blogs, ognuno è libero di scriverci quello che vuole e di comportarsi in modo coerente con ciò che scrive,o meno. Il mio discorso riguarda solo di riflesso il mondo virtuale. Quello che ho detto,e che non mi rimangio assolutamente, riguarda la vita reale. Nella vita di tutti i giorni l'onestà non paga. Non paga nel sociale, non paga in politica e neanche nel sentimentale. Punto. Non c'è niente di trascendente in questo, è una mia osservazione che è quella di tanti altri che,magari,non riescono a verbalizzare. In amore è evidente: prendi un uomo innamorato di una donna stronza, una di quelle che lascia e prende a suo piacimento, digli di cambiare vita e rotta, digli di guardare altrove,pensi che ti ascolti? Stesso dicasi per una donna che ama un uomo " stronzo". Queste parole potrei intitolarle anche " I bravi ragazzi vanno in paradiso", sarebbe uguale. Non hai mai ascoltato quella bella e veritiera canzone di Marco Ferradini che si chiama " Teorema"? E' di una lucidità da far paura.
Io non mi sono permessa e non mi permetto di giudicare nessuno dal suo blog, ci mancherebbe. Quanto al palcoscenico, è brutto dover ammettere che qui si reciti una parte; evidentemente anche questo è dimostrativo di una sincerità e onestà che latita. Quanto alle persone senza scrupoli, il più delle volte hanno la meglio, e lo ribadisco.Almeno fino a quando la vita gli chiede il conto finale. Che siano parole amare, concordo, ma quello sul quale non concordo affatto e che mi fa rimanere inebetita è la tua affermazione che tutto ciò nasconda dell'invidia. Addirittura, invidia? E di che?Non sono senza scrupoli e non invidio affatto chi lo è. Ti scrivo la definizione del vocabolario Zingarelli della lingua italiana: Invidia-"Sentimento di rancore e di astio per la fortuna, la felicità o le qualità altrui, spesso unito al desiderio che tutto ciò si trasformi in male". Scusami, ma sei lontanissima dal poter fare un'affermazione di questo tipo a me. E io mi sento lontana,anni luce,dal rancore per chiunque. E' un sentimento che non mi appartiene. Tant'è che anche sulla questione della sfiga delle brave ragazze, io ci ho scherzato su, come faccio spesso e volentieri.:-) |