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Non è un sogno
Essere od avere, scappare e rimanere,
rubare o lavorare, amarsi o farsi male.
Vivere o appassire, combattere o subire,
nuotare o naufragare, e tutto calcolare a dovere.
Lasciatemelo dire: di fronte a vite arrese
abbasso volentieri tutte le mie pretese.
A dare sono pronto, e non chiedo niente in cambio.
Di andare sempre avanti ancora non mi stanco.
So che non è un sogno, ma è la sporca e cruda verità.
Tutti abbiam bisogno di cambiarci a volte la realtà.
Ma ora so chi sono io
e non mollerò mai!
E tra dire e il fare, omettere o parlare,
far finta e non vedere, oppure raccontare.
Vivere o appassire, combattere o subire,
nuotare e naufragare, e tutto calcolare a dovere.
Lasciatemelo dire: di fronte a vite arrese
abbasso volentieri tutte le mie pretese.
A dare sono pronto, e non chiedo niente in cambio.
Di andare sempre avanti ancora non mi stanco.
So che non è un sogno, ma è la sporca e cruda verità.
Tutti abbiam bisogno di cambiarci a volte la realtà.
So che non è un sogno, ma è la sporca e cruda verità.
Tutti abbiam bisogno di cambiarci a volte la realtà.
Ma ora so chi sono io
e non mollerò mai!
So che non è un sogno, ma è la sporca e cruda verità.
Tutti abbiam bisogno di cambiarci a volte la realtà.
Ma ora so chi sono io
e non mollerò mai!
« Scaletta Domenica 18 Febbraio | Alle volte.... » |
PRINCIPE DESIDERIO
Mi è stato promesso in giorni di sole malato
il sapore amaro della morte, ma io
non lo conosco ancora. Conosco però
l'impotente bestemmia rabbiosa, lacrimosa
che sale da dentro per ognuno che parte
così, all'improvviso senza lasciare indirizzo.
Dietro le spalle solo stanze grandi
vuote, lunghe, troppo alte, troppo buie.
Io non lo conosco ancora
questo viaggio che immagino faticoso
e senza speranza,
e vedo ogni giorno che passa
ogni ora,
piena di luce e colori:
non può morire la luce
e finche il sole si alza sul mondo
il mondo fiorisce di bellissimi pensieri
che sono fiori.
Tra le musiche della vita
milioni e milioni di musiche.
La morte è la musica più straziante
più forte, prepotente, cattiva;
brucia il foglio della partitura
in grigia cenere e in fiamma
tutto riduce.
Muore chi ama, chi ha amato
chi canta, chi ha cantato
chi suona, chi ha suonato.
Sapore amaro quello della morte
sparita è la luce appena venuta
piccola luce, giovane luce
che piano piano cresceva, senza fretta
e illuminava noi e i nostri gesti,
non luce accecante
che sfoca i contorni delle cose
ma buona semplice dolce,
che le cose accarezza.
Sparita è la tua luce
come passa via la nebbia dalle nostre parti,
ognuno grida ma la foschia non si dirada.
Grido muto di disperazione.
Sei arrivato al tuo porto
hai abbandonato il tuo remo
Principe Desiderio
ombra senza età
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Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 16:23
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 22:33
Inviato da: Anonimo
il 14/12/2007 alle 09:15
Inviato da: Anonimo
il 18/11/2007 alle 04:08
Inviato da: iononsonoio2
il 24/08/2007 alle 21:30