VIAGGIO IN ME STESSA

Piega e destraaaaaaaaa!Ancoraaaaaaaaaa!Dai non ti fermareeeeeeeeee, devi superare quello scoglio!Mantieniti su questo fianco del fiume!Spostati dall'altra sponda, la cascata è vicinaaaaaaaa!Noo!Non mollare proprio adesso...piega sulla sinistraaaaaaaaa!Più veloce, o quel vortice ti inghiottiràaaaaaaa!

...........Proprio così, a volte la vita sembra proprio una discesa in rafting; tu la,seduta su quel gommone che sembra faccia fatica a rimanere a galla,ma è l'unica cosa che ti permette di non andare a fondo... L'acqua che schizza alta e te la ritrovi a bordo, sempre di più, sempre di più, sempre di più...senti la paura che possa colmare tutto lo spazio tra le tue gambe e tirarti giù a piombio; fino a farti passare da quello stato di eccitazione adrenalitica divertente, a strusciare sul letto del fiume, su sassi e ciottolo di diverse dimensioni che ti graffiano la schiena..intorno a te l'acqua forma continui minacciosi mulinelli, e tu li pronta a piegare più veloce possibile per rimanere più lontano possibile da quella gola mortale che sembra ti richiami col dolce canto delle sirene;ma che potenzialmente potrebbe stringere le sue mani intorno al tuo collo, e vederti bloccare la gola e spalancare gli occhi, al suo interno...decine di massi che sembrano nascere dalle profondità più sconosciute della terra, sporgono li davanti a te, vedi la loro superficie corrosa dall'impetuosità del flusso del fiume, sono stanche di essere li ferme, bloccate ai piedi da un peso che nasce dalla loro essenza rocciosa, e minacciano di prendersela con te...che ad ogni secondo ti fai più vicina ed affaticata per evitarle....il tuo sudore si confonde con gli innumerevoli schizzi provocati dall'infrancergersi del fiume su se stesso,ti senti quasi una cosa sola con Lui...ai tuoi lati, vedi scorrere le rive sempre più veloci, il tuo cuore palpita velocemente, senti questa sensazione di velocità che ti spinge ad andare avanti, schivare al possibile tutti i pericoli che ti si pongono avanti, i contorni delle rive si fanno sempre più distratti;qualche metro prima,riuscivi a distinguere i particolari della natura che ti circondavano, adesso che ti senti più forte e divertita, la velocità ti impedisce di soffermarti a guardare attentamente tutto ciò che hai intorno... ad un certo momento, sembra quasi che fuori di te tutto sia uguale...discendi per centinaia di metri il fiume, attraversi innumerevoli paesaggi nuovi, ma ti rendi conto che il tuo sguardo è sempre fisso davanti a te, che la metà che ti sei prefissato è ormai non più in lontananza...e la raggiungi...ci sei quasi...ma tutto ciò che hai intorno è cambiato mille volte, potresti esserti perso qualcosa nel frattempo....Fermati! quando senti i tuoi muscoli indolenziti, l'acqua che ti scorre addosso e quasi ti schiaffeggia per impedirti di andare avanti, la testa troppo concentrata al traguardo, piuttosto al percorso che stai tracciando...forse è il momento di fermarsi...aspettare che le rive diventino di nuovo definite, notare le piante che dalle rive allingano i loro rami, quasi a voler accarezzare quell'eterno flusso vitale...le rocce che bagnate dall'acqua del fiume , restituiscono i rflessi dell'arcobaleno...gli uccelli che passano radenti sulla superficie di questo eterno movimento, in cerca di una preda per sopravvivere...ti renderai cosi conto che il tuo correre ti stava negando la bellezza di andare per il gusto di andare, non di arrivare...quello che vedevi come una scena a velocità esagerata, sembra ora essersi fermato in uno stupendo quadro fotografico...gli puoi girare attorno a tuo piacimento, puoi allontanarti o avvicinarti per godere dei suoi particolari minimi...tutto può sembrare avere più senso.....non è possibile correre per la vita intera, perchè altrimenti la vita si mostrerebbe solo a metà...