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Un blog creato da albarossa62 il 31/03/2009

senzabigliettoe

si trovò dentro il suo sguardo malvagio. Sorrideva mettendo in mostra i denti striati di sangue, ma i suoi occhi erano seri. No, erano... famelici. Lo vide alzarsi con calma e dirigersi verso la porta a passi misurati. Quando allungò la mano Francesca si sentì mancare il respiro e le gambe cedere. Involontariamente serrò gli occhi. (Tratto da Senza biglietto e ritorno, Robin Edizioni)

 
 

LA MIA NATURA

Quando mi sono installata qui, otto mesi fa, non ero dell’umore giusto per appendere graziose tendine di pizzo alle due aperture che chiamo finestre. Anzi, ero proprio depressa. Diciamo pure disperata. I primi giorni non sapevo nemmeno in che paese, o in che città, mi trovassi. Non che mi importasse, ma il tempo faceva schifo e l’ultima panchina su cui avevo dormito era così scomoda che al mattino avevo dovuto ricompormi le vertebre come mattoncini del Lego. Bighellonando a casaccio in cerca di un albero a cui impiccarmi mi ero trovata davanti un invitante cartello arancio fosforescente: monolocale arredato affittasi. soluzione particolare. economico.
Si capiva benissimo che non era appetibile. Se aggiungiamo i mobili Aiazzone reparto occasioni e le pareti scrostate ne risulta un ambiente un po’ squallido. Non possiedo neppure una natura ordinata e ho la capacità di colonizzare ogni superficie orizzontale in tempi estremamente brevi. Il risultato è, volendo essere magnanimi, stravagante. Io lo trovo accogliente e protettivo come una cuccia, riesco a trovare ciò che mi serve in tempi di ricerca ragionevoli e quanto alle pulizie, be’, anche gli acari hanno diritto di vivere!

(Tratto da Senza biglietto e ritorno, Robin editore)

 

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vite negate

Post n°3 pubblicato il 01 Aprile 2009 da albarossa62
Foto di albarossa62

 

Lo stupro in Afghanistan è legale!

Uno stupro è una violenza fisica e psicologica, in qualsiasi modo venga attuato. Uno stupro rimane tale quando è uno sconosciuto a violentare, ma anche quando è il proprio marito a forzare l’atto sessuale. Uno stupro è un sopruso vero e proprio, che lascia un segno incancellabile nella donna violata.

Ovunque si combatte contro la violenza carnale, per un mondo più sicuro e paritario. Eppure, c’è ancora chi si ostina a vedere la donna come un oggetto di cui disporre a proprio piacimento: in Afghanistan, infatti, è stata approvata una legge che concede al marito di stuprare la moglie e rende legale l’atto. Secondo diverse fonti, il governo ha deciso di promulgare questa legge per ottenere il sostegno dei fondamentalisti islamici alle presidenziali di agosto.

Si tratta di una norma assolutamente sfavorevole per le donne: secondo il testo di legge, le mogli non potranno opporre resistenza durante l’atto sessuale (dovranno quindi subire senza fiatare, anche se non consenzienti), non potranno eseguire nessuna attività senza l’autorizzazione del marito (uscire di casa, recarsi dal medico), e la tutela dei bambini sarà affidata solamente agli uomini della famiglia.

Parliamoci chiaro: oltre a permettere e legalizzare la violenza sessuale, grazie a questa legge i diritti delle donne afgane saranno calpestati senza alcun ritegno, fino a renderle delle vere e proprie schiave. La deputata afgana Shinkai Karokhail si è fatta sentire con parole dure: “È una delle peggiori leggi mai votate dal Parlamento in tutto il secolo, renderà le donne ancora più vulnerabili.”

Per una questione puramente politica, ancora una volta sono le donne ad andarci di mezzo. È strano vedere paesi che, nel 2009, al posto di fare passi in avanti verso la libertà e le pari opportunità, scelgono deliberatamente di fare grandi passi indietro.

 

 

(Il Sole 24-Ore)

 
 
 
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