Stava nella sua stanza bianca,dove stava trascorrendo i suoi ultimi giorni.Un malato terminale,anziano per di piu.Solo in una stanza...Dalla quale sarebbe uscito solo da morto.E questo lo sapeva bene,anche se forse,all’inizio,aveva preferito credere alle bugie pietose dei medici.-Stia tranquillo,va tutto bene- dicevano.Ma anche un bambino avrebbe capito come le cose stavano VERAMENTE.Solo che...Non capire e piu facile,spesso.Ma ora non poteva piu fuggire e sapeva perfettamente cosa lo aspettava.ALmeno nei pochi momenti di lucidita era cosi.Poteva ancora pensare...Tempo ne aveva ma per poco,presto i dolori sarebbero diventati insopportabili.Avrebbero dovuto drogarlo continuamente.Si preparava come meglio poteva.
Nessuno lo visitava.Eppure c’era una moglie e una figlia disabile.Troppo grave per fare qualunque cosa.FInalmente poteva essere sincero con se stesso,come non era mai stato durante i suoi quasi 80 anni di vita...Basta fingere il bravo marito e padre amorevole,che si sacrifica volentieri.Ammirato da tutti per questo...Ma la realta era un’altra.La vergogna e il senso di colpa non potevano piu impedirgli di vedere chiaramente.La verita era che le odiava entrambe.Solo quel senso di colpa lo teneva imprigionato in una situazione impossibile e assurda,dalla quale non aveva ne il coraggio ne la volonta necessaria per uscire.La MORTE lo salvava da questo.Ora loro sarebbero rimaste sole,si sarebbero dovute arrangiare da sole!Non le avrebbe mai piu riviste e ne era felice.
Sul comodino accanto al letto teneva una foto.Della figlia,scattata quando aveva 5 anni.Una bambina che sorride contenta di passare quel bel pomeriggio estivo con suo papa alle giostre.In quel momento lui l’aveva amata.Ma non c’era piu...Si era trasformata in una ragazza odiosa,ritardata e viziata.Un po se ne dava la colpa,ma...CHe senso aveva ormai? Sapeva solo che la odiava.COme odiava la moglie...Quella sua malattia! COn la moglie stava perche temeva di averle rovinato la vita,e non poteva perdonarselo.Ora era il momento della liberazione...
La stanza era testimone delle sue sofferenze e dei suoi pensieri.Cose tenute dentro per decenni...Ad avvelenarlo.
Intanto,lontano da li,in un’altra stanza una ragazza ritardata pensava che voleva cancellare per sempre dalla sua vita suo padre...
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il 24/03/2009 alle 21:16
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