Creato da nefertiti_86 il 21/07/2006
Analisi Filtrata Della Realtà
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Questo Blog appartiene all’Universo Azzurro!
Navigare all’interno di un Blog Azzurro rappresenta, per i lettori, un momento di calma, il semplice leggere questi blog produce un effetto pacifico sul sistema nervoso.
La tensione quotidiana diminuisce, il polso e la respirazione si regolarizzano mentre i meccanismi di difesa lavorano per ricaricare l'organismo.
Il corpo si rilassa, recupera.
La lettura di un blog dell’Universo Azzurro sviluppa ulteriormente la sensibilità.
La lettura di un Blog dell’Universo Azzurro è quasi un bisogno biologico fondamentale: sul piano psicologico, pace e soddisfazione, su quello fisiologico, tranquillità.
Il blog dell’Universo Azzurro descrive ed esalta i legami di cui si circonda il blogger, per sentirsi stabile, sicuro, libero da ogni tensione, in una situazione equilibrata ed armoniosa.
All’interno dei suoi commenti, il Blogger dell’Universo Azzurro cerca di indirizzare i lettori verso l'unione, un sentimento di appartenenza e perciò la fedeltà: ma poiché molto spesso tratta di ciò che è caro, ed è in questo particolarmente vulnerabile, dai commenti trapela anche la sensibilità, la profondità del sentimento del blogger.
In quanto caratterizzato da sensibilità ed appartenenza, il Blog dell’Universo Azzurro cerca di trasmettere una sensazione che favorisce l'energia, l'esperienza del bello, la meditazione.
Non si obbliga ad aggiungere messaggi o commenti con sistematicità, perché per il blogger dell’Universo Azzurro il silenzio è la condizione propria della bellezza, come la calma di un mare tranquillo.
Il redattore del Blog dell’Universo Azzurro corrisponde in modo simbolico alle acque calme e ad un temperamento quieto, alla femminilità o all’attenzione alla sensibilità.
Chi gestisce con attenzione un Blog nell’Universo Azzurro ha un carattere dolce e gentile, tenero, romantico, semplice e sensibile, ama la natura, gli animali e i bambini.
Ha grandezza d'animo, buona fede, ingenuità e dedizione, in genere ha un aspetto giovanile, ed emana un forte senso di calma.
Apprezza la sincerità e l'onestà, cerca rapporti cordiali e duraturi, ama studiare, riflettere, è attratto dal mistero.
Sa comunicare molto bene sia quando parla di argomenti seri sia quanto si diverte a scrivere di argomenti leggeri e si esprime con grande facilità con tutte le tipologie di lettore.
E' una persona degna di fiducia e fedele.
Un buon compagno, comprensivo e tollerante, affettuoso e per nulla geloso.
Il lettore affezionato di Blog dell’Universo Azzurro sfoglia tra i commenti quelli dedicati alla gioia di vivere o ad argomenti di attualità trattati senza acredine, esasperazione o fanatismo.
I lettori che non amano i Blog dell’Universo Azzurro ritengono che non sia possibile coniugare la sfera del Blog “personale” con il la sfera del Blog “Utile”, quasi fossero due cose inavvicinabili.
I Blog dell’Universo Azzurro più visitati sono invece proprio quelli che meglio riescono a fondere questi due “universi” e che più coinvolgono i propri lettori.
Il compito svolto dai blogger dell’Universo Azzurro è un onere discreto e laborioso, fornisce alla community una gran varietà di argomenti, di stili, di punti di vista, di interpretazioni della stessa vita di blogger. È sicuramente l’Universo più popolato e pertanto il più interessante di tutti!
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Ha ragione Sissy: non scrivo più come un tempo. E non solo sul blog. È vero che non scrivo più come un tempo, ma sotto tutti i punti di vista… È così triste ritrovarsi addosso, un giorno, una persona diversa da quella che si è mostrata nel riflesso dello specchio, una qualche sera, prima di addormentarsi. È come in quelle candid camera nelle quali, ad un tratto, ci si ritrova con un altro vestito addosso! Che sarà successo? È uno scherzo? O noi siamo impazziti? Strano concetto, quello della “Follia”. Qual è la definizione? Cogliere certe sfumature mi fa quasi sorridere (anche se, a volte, il mio è un sorriso amaro…) Non è buffo come i cosiddetti “punti di vista” cambino così radicalmente certe cose? Notate come quello che qualcuno definirebbe Folle, qualcun altro lo chiamerebbe Furbo, un altro ancora Stravagante, o Simpatico, o Sbadato, o Buffo, o ‘Sopra le righe’… Cosa si deduce da questa pluralità di definizioni? Chi può dire quale sia la denominazione ‘obiettiva’, quale quella ‘faziosa’, quale quella ‘alternativa’… Chi lo può dire? Ma il punto è… cosa accade quando una vita si trasforma in un “conto alla rovescia”, quando due occhi perdono, ogni giorno, un po’ di innocenza in più, quando l’affetto e l’odio diventano solo un’alternativa alla noia, quando ci si rende conto, quasi a fine percorso, di aver intrapreso la strada sbagliata? Cosa accade? Si è Folli? Si è Sciocchi? E nel far cosa? Si è folli o sciocchi nel voler tornare indietro? O si è folli o sciocchi nel non tentare di portare a termine il percorso, cercando magari di trovarci qualcosa di positivo? …C’è, al mondo, chi si prende la responsabilità di rispondere ad un simile interrogativo, probabilmente senza neanche rendersi conto della responsabilità stessa e di quanto immensa essa sia. E non so dire se invidio o ammiro questo qualcuno… Quel che so, in questo momento della mia vita, è che spero che tale risposta quasi mi piova dal cielo, che questo fuoco sia spento solo in apparenza e che si nasconda, da qualche parte, sotto la cenere, una scintilla ancora vitale e che questa scintilla si trasformi in tizzo… Ma cosa accade se ciò non avviene? |
È un film di Wim Wenders che racconta la storia di due angeli che si trovano a Berlino, Damiel e Cassiel, i quali prendono nota di ciò che fanno e pensano gli esseri umani. Gli angeli possono vedere gli uomini e leggere nei loro pensieri senza essere visti, poiché sono esclusivamente spirituali, ma possono essere riconosciuti dai bambini che sono gli unici ad accorgersi della loro presenza: gli angeli che si trovano sulla Terra possono percepire solo le cose astratte. Così, ad esempio, essi non percepiscono i colori, non possono nemmeno immaginarseli, né tantomeno possono sentire gli odori o i sapori. Le parole di Wenders ci vengono in aiuto ed esplicitano il carattere degli angeli: "Gli angeli intuiscono ciò che gli uomini chiamano i 'sentimenti', ma a rigore non possono viverli. Sono profondamente 'amorevoli' i nostri angeli, sono buoni e non è dato loro modo di essere altrimenti, perché non possono neanche concepire l'alterità: la paura, ad esempio, o la gelosia, l'invidia, né l'odio. Conoscono i modi con cui vengono espressi, ma non i sentimenti stessi." Damiel e Cassiel si mescolano ai pensieri e alle esistenze degli abitanti di Berlino, riempiono di annotazioni i loro taccuini e si scambiano le informazioni che hanno trascritto sugli esseri umani. Accanto alle impressioni del presente essi si scambiano anche i propri ricordi di un passato ormai lontano che essi hanno "vissuto" nella loro spiritualità eterna. Periodicamente si ritrovano con altri angeli che subiscono la loro stessa condizione spirituale nella Biblioteca di Stato, dove si reca anche il vecchio Omero, che impersona una sorta di memoria storica della città, un uomo che è il portavoce dell'innocenza del mito ed è fautore di un ritorno dell'umanità ai valori puri espressi un tempo dalla poesia epica. Damiel, nel corso dei suoi vagabondaggi, si innamora di Marion, una trapezista di un circo che sta per chiudere i battenti perché in difficoltà finanziarie. Incoraggiato anche da Peter Falk, il celebre attore americano che si trova a Berlino per girare un film ambientato durante la guerra e che poi si rivelerà essere egli stesso un ex-angelo, Damiel decide di diventare uomo. Per fare ciò deve tuttavia rinunciare alla sua immortalità spirituale. La storia d'amore tra l'angelo e la trapezista si inserisce in un tessuto narrativo dai risvolti complessi. Marion dà libero corso ai suoi pensieri e accanto a lei si trova l'angelo Damiel, che partecipa allo stato d'animo della donna e se ne innamora: «Il tempo guarirà tutto. Ma che succede se il tempo stesso è una malattia?», pensa Marion (e lo spettatore viene a sapere che cosa sta pensando Marion tramite la mediazione dell'angelo). Più tardi ancora, Marion si abbandona ai suoi pensieri esistenziali: «Come devo vivere? Forse non è per niente questo il problema: come devo pensare?». Nonostante il ruolo importante della trapezista, il fulcro del film è tuttavia costituito dalla storia degli angeli che vagano per la città e osservano la vita degli uomini senza poter intervenire direttamente negli accadimenti che gli umani si procurano. Gli angeli vagano e osservano donne pensose, vecchi di fronte alla televisione, bambini che giocano, si intrufolano non visti negli appartamenti di periferia a carpire i pensieri di persone qualsiasi immerse nei propri pensieri e intente a svolgere le loro attività; poi si spostano all'interno dei vagoni della metropolitana dove captano i pensieri dei viaggiatori. Alcuni angeli, e tra questi Damiel, riescono perfino a prendersi cura degli uomini: non possono intervenire direttamente nella loro vita, però riescono almeno ad infondere loro un po' di coraggio. Damiel, col tocco della sua mano, consola una partoriente che si trova in un'ambulanza e sta per essere trasportata all'ospedale, poi si prende cura di un uomo che riflette scoraggiato in un vagone della metropolitana e ancora va ad assistere un moribondo accasciato ai bordi della strada, dopo aver avuto un incidente con la motocicletta. L'altro angelo Cassiel non ha successo come il compagno Damiel: se questi, desideroso di diventare uomo, riesce ad immedesimarsi a tal punto nella condizione umana da poter far loro almeno un po' di coraggio, Cassiel invece non riesce ad evitare che un giovane si getti dalla torre dell'Europa Center. Tutto ciò che l'angelo Cassiel può osservare col distacco spirituale si contrappone a quanto "vive" l'angelo Damiel. Un altro tema centrale in Il cielo sopra Berlino è quello dell'infanzia. Wenders ha dichiarato: "Le fiabe sono profondamente radicate nell'uomo e nei suoi sogni. Sono la forma primigenia di tutte le storie. Credo che grazie alle fiabe ci si possa aprire la mente e che la realtà si possa cambiare soltanto con una visione aperta delle cose. Le fiabe hanno molto a che vedere con la fantasia dei bambini. Se noi riuscissimo ad imparare a meravigliarci come i bambini, con questo sguardo meravigliato, potremmo affrontare i problemi in maniera diversa." Probabilmente non è un caso che soltanto i bambini riescano a vedere gli angeli e a parlare con loro, mentre gli adulti non possono farlo: gli angeli infatti non hanno vissuto l'infanzia (essi sono eterni e senza storia) e pur tuttavia possiedono molte delle caratteristiche infantili, innanzitutto la curiosità, l'apertura verso l'esterno e l'innocenza tipiche dei bambini. Wenders sembra voler suggerire che i bambini e gli angeli si capiscono di primo acchito. E' interessante rilevare il discorso finale che si svolge tra Marion e Damiel poiché si tratta di una scena dove l'elemento verbale scavalca quello visivo per importanza. Wenders, a proposito di questa scena, ha dichiarato: "Questo colloquio è per me molto importante, perché rappresenta tutti i colloqui in cui le donne si rivolgono agli uomini. E' la cosa più azzardata di questo film, qualcosa di totalmente straordinario." in questa scena Damiel non risponde alle parole di Marion, per cui non lo si può considerare come un dialogo tra due persone. Piuttosto esso appare come un dialogo tra Marion che parla e Damiel che fornisce alla donna una risposta di tipo non-verbale, mediata cioè unicamente dallo sguardo e dalla mimica facciale (iconograficamente la prima parte della scena è costruita con dei primissimi piani dei due personaggi montati in Campo-Controcampo. Soltanto quando nelle parole viene evocato il sentimento di comunione dell'amore Wenders inizia ad inquadrare i due innamorati insieme). La scintilla d'amore è scoccata. |
Post n°87 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da nefertiti_86
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Halloween (vigilia della festa cristiana di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana ora tipicamente americana e canadese. Tuttavia le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta infatti risalire al 4000 a.C. quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre la terra si prepara all'inverno ed era necessario - allora come adesso - ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween. In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti: all'incirca nel 2300 a.C. questa popolazione iniziò a spostarsi dall'area del Mar Mediterraneo fino alle coste più settentrionali nelle isole Britanniche. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro capodanno. In gaelico Samhain significa infatti fine dell'estate (Sam + Fuin). A sera tutti i focolari venivano spenti e riaccesi dal sacro falò curato dai Druidi a Tlachtga, vicino alla reale collina di Tara. Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celta, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale, che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo: in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti (Tir na n'Og) si assottigliava ed i vivi potevano accedervi. Con il dominio romano fu esportata in Britannia la festa di Pomona: una festa del raccolto che venne associata a Samhain nel tentativo di staccare il popolo britannico dal legame con i Druidi, la loro casta di sacerdoti-re-guerrieri. Il cristianesimo tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio. Papa Bonifacio IV istituì la festa di tutti i santi, collocandola nel medesimo periodo di Samhain. Nella festa, istituita il 13 maggio 610, venivano onorati i cristiani uccisi in nome della fede. Per oltre due secoli le due festività procedettero affiancate, sino a che papa Gregorio III ne fece coincidere le date nell'anno 834. Quell'anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 maggio al 1 novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno dopo, tutti i cristiani defunti (Festa dei defunti). Le popolazioni celtiche cominciarono a non fare più differenza tra le due e, già nel XVI secolo, si era quasi del tutto persa la memoria della vecchia tradizione. Si ebbe, inoltre, una recrudescenza di proibizionismo dal 1630 al 1640, quando la chiesa di Roma fece in modo di far sopprimere ogni festa di tipo pagano legata a questa ricorrenza. Alcuni storici ritengono, inoltre, che il ruolo femminile nella società celtica fosse paritario all'uomo e che nella festa di Samhain le donne fossero protagoniste. Si ritiene che la concezione della donna come sottomessa all'uomo sia stata introdotta dal cristianesimo o che, quantomeno, questo l'abbia fortemente incentivata. La connotazione femminile dell'antica festa celtica potrebbe essere stato un ulteriore incentivo a voler cancellare il significato originale della festa di Samhain. Ipotesi del genere nascono comunque dal pregiudizio diffuso sulla responsabilità del cristianesimo in tutto ciò che ha degradato l'umanità. La realtà storica, non le ipotesi dei libri di divulgazione, è che la donna era sottomessa all'uomo in quasi tutte le culture antiche, specialmente in quella greca e romana. Originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all’inizio di novembre al fine di detronizzare il culto di Samhain. In inglese la vigilia si chiama “All Hallowed Eve”, che divenne poi Halloween. Nei paesi di lingua inglese la festa divenne Hallowmas (1 novembre) che significa: una messa in onore dei santi; la vigila divenne All Hallows Eve (31 ottobre) che si trasformò nel nome attuale: Halloween. Molti pensano che furono gli irlandesi a portare le celebrazioni di Halloween in America; in realtà questa ricorrenza è legata al passato della maggior parte dei popoli europei, ognuno con le sue tradizioni. È in America che tutte queste tradizioni confluirono fino a portare alle moderne celebrazioni. Inizialmente era una festa regionale, le cui caratteristiche erano legate alle culture degli immigrati ed alla fede religiosa personale. In epoca vittoriana furono gli strati più elevati della società ad impadronirsi della festa: era di moda, in America, organizzare feste, soprattutto a scopo benefico, la notte del 31 ottobre. Era necessario eliminare i collegamenti con la morte ed amplificare i giochi e la parte scherzosa della festa. Già nel 1910 le fabbriche americane producevano tutta una serie di prodotti legati unicamente a questa festa. Prende in questo periodo la connotazione di “notte degli scherzi” o “notte del diavolo”, durante la quale ci si abbandonava all'anarchia ed erano ricorrenti gli atti di vandalismo, fino al punto da ritenere opportuno l’annullamento della festività. Con la seconda guerra mondiale si fece leva sul patriottismo americano e la festa servì a tenere alto il morale delle truppe ed il vandalismo degli scherzi di peggiore specie venne eliminato. Terminato il conflitto mondiale i bambini si impossessarono della festa, anche grazie alle aziende, che dedicarono a loro tutta una serie di costumi, dolci e gadget trasformando la festa in un affare commerciale. Alimentarono l'affare con storie di lamette nei dolci e avvelenamenti di caramelle fatti in casa, inducendo gli americani a volgersi verso dolci preconfezionati. |
L’11 ottobre 1996 Berlusconi convoca una conferenza stampa e mostra al mondo intero una microspia trovata tre giorni prima dietro il termosifone di Palazzo Grazioli. Viste le dimensioni dell'aggeggio, molto più simile a un frigobar portatile che a una microspia, qualche giornale lo ribattezza «cimicione». Ma il Cavaliere giura che è «perfettamente funzionante», in grado di trasmettere «a 300 metri di distanza». E accusa fantomatiche «Procure eversive» di spiarlo in barba all'immunità. Da quel momento, per giorni e giorni, tutti i leader del Polo non fanno che cannoneggiare a reti ed edicole unificate sul presunto spionaggio. Per Buttiglione è uno «scandalo non inferiore al Watergate». An pretende una commissione d'inchiesta. Sgarbi coglie l'occasione per chiedere le dimissioni del ministro Di Pietro, anche se non c'entra nulla. La Maiolo parla di «rapporti occulti e illegali fra politica, magistratura e criminalità». Pisanu e Taradash additano le «Procure deviate», Vertone parla di «uno Stato di polizia peggiore dell'Inquisizione di Torquemada». «Siamo in pieno socialismo reale», osserva Feltri. Giornali e tv, sempre a rimorchio dell'agenda dettata dai politici, non parlano d'altro. E così i leader dell'Ulivo, sempre a rimorchio di giornali e tv. D'Alema assicura subito la sua solidarietà al Cavaliere: «È un fatto grave, che testimonia il clima torbido di un paese inquinato da intrighi, manovre, veleni e sospetti. Bisogna reagire con fermezza riscrivendo le regole della convivenza civile e democratica». Per Dini «sono a rischio le libertà fondamentali». Mussi invoca la «riforma dei servizi segreti». Manconi propone addirittura di licenziare «tutti i vertici di tutti i troppi servizi d'informazione, intelligence, spionaggio e controspionaggio». Il 16 ottobre il presidente Violante convoca la Camera in seduta straordinaria: Berlusconi prende la parola in un'aula gremita all'inverosimile e in un'atmosfera carica di tensione: «Onorevoli colleghi, il fatto è davvero grave. Mai, in nessun periodo della storia repubblicana, sono gravate sulla libera attività politica tante ombre e tanto minacciose... ». Le stragi e i tentati colpi di Stato erano niente, al confronto. Poi il Cavaliere sporge denuncia contro ignoti per «spionaggio politico, violazione di domicilio, intercettazione abusiva, abuso d'ufficio e attentato ai diritti costituzionali del capo dell'opposizione». Solo Maroni e Veltri, malfidati, ipotizzano che il Cavaliere la cimice se la sia piazzata da solo, subito zittiti come disturbatori della quiete pubblica. In un clima da golpe, si accelerano i tempi per la Bicamerale che deve rimettere in riga i giudici. Poi la Procura di Roma scopre che la microspia era un ferrovecchio inservibile, piazzato in casa Berlusconi non da una procura deviata, ma da un amico del capo della sua sicurezza incaricato di «bonificare» palazzo Grazioli. Ecco, prima di dirsi accerchiato dai giornali e dalle tv dei poteri forti, forse Prodi dovrebbe rammentare quella superbufala che sequestrò l'attenzione della politica e dei media per giorni e giorni, anche se era fondata sul nulla, o forse proprio per questo. Come tanti altri scandali creati a tavolino dal centrodestra (vedi il «supertestimone» Igor Marini su Telekom Serbia), il «caso cimicione» non fu, o non fu solo colpa dell'asservimento di gran parte dei media al sire di Arcore. Fu soprattutto frutto di una tecnica collaudata della Cdl che, quando vuole imporre un falso problema alla pubblica attenzione, impegna tutti i suoi leader a martellare 24 ore su 24 lo stesso concetto con dichiarazioni-fotocopia, che finiscono col dettare l'agenda ai giornali e alle tv. Ora Prodi è vittima di due scandali veri: il dossier-patacca confezionato contro di lui dal Sismi e rilanciato dal Riformista e da Libero dell'agente Betulla; e lo spionaggio Telecom ai suoi danni ai tempi dell'Ue. Ma, se nessun giornale o tv ne parla (a parte un articolo del Corriere e la campagna dell'Unità), è anche e soprattutto perché i suoi presunti alleati non ne fanno una questione cruciale, si guardano bene dal far quadrato intorno a lui e non hanno mai chiesto conto al Sismi e a Tronchetti Provera di quanto s'è scoperto. O parlano d'altro (per esempio, della gaffe di Rovati, infinitamente meno grave), o addirittura difendono Tronchetti e i vertici del Sismi. Il giornalismo italiano è quello che è. Ma anche gli alleati di Prodi non scherzano. |
Come al solito, vado di frettissima!! Sono in ritardo, in arciritardissimo sulla tabella di marcia... e passo anche solo per un salutino... Spero di poter tornare più tardi per inserire delle chicche che ho in mente!!! Ihihihihihihihihihih!!!! ^_^ Intanto mi limito solo a ricordare a me stessa che "se avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è e viceversa: ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe"! ...Chiaro?? |
È da un po’ che non ci si sente, mio caro Blog! Questo è il luogo di ritrovo dei miei pensieri, alle volte così disparati e confusi! Ultimamente sono stata talmente impegnata… Avrei voluto scrivere tanto, ma il tempo manca… Stamattina mi ritrovo qui, in un “momento di raccoglimento”, e mi rendo conto di quanto sia meraviglioso il Silenzio… È davvero sinonimo di Pace… Mi manca così tanto vivere sul mare, mi faceva stare così bene… Sentire le onde infrangersi sulla battigia… e... e niente altro… Ora, invece, mi tocca ritornare a questa realtà, alle mie “sudate carte”… Com’è strano ritrovarsi diversi… e non riconoscersi più… |
Post n°79 pubblicato il 02 Ottobre 2006 da dodi.85
Buonaseeraaa!!!!!!!!!!! Torno su questo blog dopo un po' di giorni e lo trovo piacevolmente cambiato!!! Stupende tutte le immagini nuove ke hai inserito!! La pecorella con i libri --> è proprio = a te!!!! Bellissima!!! Ma cmq il mio personaggio preferito resta solo lui......!!!!! Bhè,ora torno a studiare..... come sai dom ho un esame...... ke nervosismo!!!!! Se posso torno + tardi!!! Ciao giguggiola!! |
Stamattina non mi va proprio di far nulla!! Non ho dormito molto nè molto bene stanotte... perciò oggi mi sento molto pecorella!! però non così sorridente... Ho un faccino meritevole di occhiali da sole alla mosca tzè tzè... ...Mannicc... Che sonno... In più mi tocca anche studiare... Insomma sono ben combinata!! ...A dopo, caro Blog!! |
"E' necessario far fuori alla prima occasione il capo di Hezbollah, Nasrallah". E' quanto ha detto il ministro israeliano delle Infrastrutture, Eliezer, aggiungendo che il leader delle milizie sciite libanesi "è un male per noi, ma anche per musulmani e cristiani e può riaccendere le tensioni con Israele". Il ministro, membro del partito laburista ed ex ministro della Difesa, ha parlato in occasione del completamento del ritiro israeliano dal Libano previsto per domani. |
Post n°74 pubblicato il 30 Settembre 2006 da dodi.85
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Post n°73 pubblicato il 30 Settembre 2006 da nefertiti_86
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Siamo sicuri che, imponendo per decreto ai pm di distruggere subito i dossier raccolti illegalmente dalla Telecom parallela, si eviterà - come dice Prodi - che "il marcio dilaghi"? Siamo certi che fare immediatamente un gran falò di tutta l'immondizia raccolta da Tavaroli, Cipriani & C. sia la soluzione migliore? Le obiezioni al decreto sono tali e tante da imporre di discuterne con calma. 1) Si fa un gran parlare di intercettazioni illegali, cioè di conversazioni, telefoniche e non, registrate abusivamente dalla security Telecom e dagli 007 al seguito. Ma, nell'ordinanza di custodia firmata l'altro giorno dal gip Belsito per arrestare i presunti 21 spioni, non si fa alcun cenno a intercettazioni: può darsi che costoro ne abbiano fatte, ma finora non se n'è trovata neppure una. Si parla invece di dossier, pedinamenti, tabulati, carte bancarie, "ascolti" ravvicinati, intrusioni varie. Nessuna telefonata carpita illegalmente. Lo sanno o no, coloro che si sono affannati tutti tremanti intorno al decreto? 2) Se si distrugge il dossier, si cancella un corpo del reato. E' come bruciare una busta di polvere bianca senza prima appurare se è farina o cocaina, o una pistola senza prima accertare se è un giocattolo o una P38: così, quando si processa il possessore, quello potrà raccontare che era farina, o un giocattolo, e farla franca. Un conto è stabilire, forse giustamente, che il contenuto dei dossier non può diventare "notizia di reato", cioè indizio o prova a carico degli spiati, un altro è cancellare la prova del reato degli spioni. Non solo: e se poi, nei dossier, si annidassero elementi utili per risalire agli eventuali assassini del povero Adamo Bove? Con che coraggio si può bruciarli, stabilendo a priori che qualunque cosa contengano dev'essere inutilizzabile? 3) Si dice che anche le lettere anonime sono inutilizzabili. E' vero: non possono diventare prove a carico di nessuno. Ma, se un anonimo segnala che Tizio sta per ammazzare Caio, la polizia va sul posto e cerca di salvare la vita a Caio, e se non ci riesce arresta Tizio e i giudici lo condannano: non in base all'anonimo, ma in base alle prove raccolte proprio grazie alla soffiata. 4) Ufficialmente, il decreto-falò mira a stroncare sul nascere possibili ricatti facendone sparire lo strumento: ma ciò poteva avere un senso prima che venissero inventate le fotocopiatrici, i floppy e i cd. Davvero si pensa che chi ha accumulato dossier per anni e anni ne abbia fatto una sola copia, proprio quella sequestrata dagl'inquirenti? 5) Si dice che, se non si distruggono i dossier sequestrati, questi potrebbero finire sui giornali, con pubblicazioni illegali e gravi violazioni della privacy. Ma è come dire che, a Napoli, bisogna distruggere tutti gli orologi e tutti i gioielli perché qualcuno potrebbe rubarli. Non riuscendo a impedire i furti e i borseggi, si fa sparire l'eventuale refurtiva. Invece, basterebbe anticipare per decreto l'unica parte ragionevole del ddl Mastella sulle intercettazioni lecite, quella che istituisce un "archivio riservato" presso le Procure, sigillato sotto la responsabilità di un custode (tipo il procuratore), e tutto il materiale sequestrato resterebbe chiuso lì dentro finché, finiti i processi, i giudici non decidano che si tratta di roba inutile e può essere distrutta. 6) Per ogni dossier illecito, c'è almeno una vittima che ha diritto di denunciare gli spioni. Se si distrugge il dossier, stilando un verbale senza - dice il decreto - "alcun riferimento al contenuto", come potrà la vittima far condannare lo spione senza la prova di essere stata spiata? Lo spione potrà sostenere che il dossier era un esercizio di fantasia e nessuno potrà smentirlo (anche un turbogarantista come Pisapia, infatti, propone una modifica al decreto per anticipare l'acquisizione dei dossier prima del processo, con l'"incidente probatorio"). Insomma, secondo molti, il decreto viola il diritto delle difese e delle vittime, nonché l'art. 111 della Costituzione: la prova si forma al dibattimento. Lo chiamavano "giusto processo": com'è che hanno cambiato idea? |
Post n°65 pubblicato il 29 Settembre 2006 da nefertiti_86
Pardon: prima "Tu puoi immaginare chi" mi ha estorto il computer... e non ho più potuto scrivere! ...il problema dell' "Amicizia" è parecchio... complicato... Io non riesco più a fidarmi di nessuno, quanto meno non al 100%... Mi guardo intorno e mi accorgo che non c'è neanche UNA SOLA persona che non mi abbia mai delusa... E tu... mi hai profondamente delusa e ferita in passato... più di una volta... senza che io me lo meritassi... Si va avanti, certo... ma chi mi assicura che non lo farai ancora? C'è sempre questa vocina che mi blocca in qualcosa... Quando vorrei dare qualcosa, quando vorrei dire qualcosa, quando vorrei espormi di più... La vocina, puntuale, mi dice: "ma chi te lo fa fare? Non ti sono bastate tutte le pugnalate? Tieniti per te quello che vuoi dare o dire, sta' al posto tuo..." Così do e dico meno di quel che vorrei, e mi chiudo in me stessa... E a questo non c'è rimedio... è una "reazione irreversibile", come direbbe il mio prof di Biologia!! Mi spiace se questo ti fa arrabbiare... ma... lo sai come sono: prendere o lasciare... Dopotutto, nonostante io non mi senta più una "buona amica", o comunque peggiore di quella che ero un tempo, non penso, a conti fatti, nella quotidianità, di non esserlo: non mi sono mai comportata male con te, io... non credo tu abbia nulla da rimproverarmi, nè per quel che riguarda il presente, nè per quel che riguarda il passato... o no?? PS: spero di poter restare/tornare ancora sul blog... "Tu puoi immaginare chi" permettendo..... |
Post n°64 pubblicato il 29 Settembre 2006 da dodi.85
Il codice funziona...... ke bello!!!! Ehi, ma tu mi vuoi fare proprio arrabbiare?? So ke la gente (quasi tutta) fa pietà, ma dire ke nn puoi far affidamento su nessuno nn è giusto!! Ti sono così inutile?? Rientro anke io in quella categoria di persone ke vorresti cancellare?? Un tempo x consolarci bastava anke solo stare insieme senza dir nulla....... Boh.... Spero ke almeno la nostra amicizia sia qualcosa di vero e autentico..... io ne sono convinta, .....ma tu...??????? doddi |
Post n°63 pubblicato il 29 Settembre 2006 da nefertiti_86
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Post n°61 pubblicato il 27 Settembre 2006 da dodi.85
Ho finalmente riavuto il mio adorato pc!! E, sopratutto, sono potuta venire sul blog!!!! Visto ke brutta giornata?? Nn si può far nulla di simpatico!!! .........ma torniamo a noi.... come mai la foto di Audrey? ..Bella però!!! Bello anke il signor serratura!!!! A dopo!! P.S.= ho azzeccato la punteggiatura e la scrittura?? Spero di si!! by doddidl??? |
Inviato da: nefertiti_86
il 07/10/2013 alle 13:59
Inviato da: king_eddie
il 17/09/2012 alle 20:44
Inviato da: nimoe17
il 30/11/2008 alle 17:49
Inviato da: sissymissyds
il 14/06/2008 alle 15:40
Inviato da: nimoe17
il 08/04/2008 alle 17:26