Sono le 8:37 Per dire come sto racconto il mio incontro di questa mattina con Mic: Dopo il solito caffè volevo cominciare a scrivere qui, ma ho sentito il bisogno di rassicuralo sul mio stato di salute ed ho detto semplicemente di stare bene. Lui ha risposto che era vero perchè avevo dormito di più. Non ho potuto fare a meno di dire:" ma possibile che tu vedi solo le cose "esteriori" (non sono sicura che la parola fosse quella, ma si capisce il senso) e lui ha risposto: "Ma si...ma si! Lo vedo che ridi e sei contenta!". Meno male ora mi sento più sicura. La mia richiesta di aiuto di ieri era sincera e Adri è accorsa come sempre, era un pò dubbiosa sulla sua possibilità di aiutarmi, ma parlando parlando sono arrivata al punto principale...Grazie Adri!!! Per sciogliere i nodi nel profondo devo riguardare ai miei sogni che in alcuni casi sono messaggi precisi che io so riconoscere. Quindi ho riletto un sogno che Li mi aveva consigliato di scrivere quando lo avevo raccontato dicendole che mi aveva sconvolto. E' necessario però che prima racconti il sogno del settembre 79. Mic ed io tornavamo dal viaggio in Olanda quando una mattina mi sono svegliata e ho detto a Mic che avevo fatto un sogno terribile che mi comunicava il mio malessere profondo riguardo al nostro rapporto e che quindi io avevo deciso di chiudere. Il sogno era questo: Mi trovavo dentro una bella casa e stavo facendo le pulizie, nella casa c'erano dei bei tappeti e io per pulire ne alzo uno, ma mi accorgo che sotto non c'era il pavimento, ma una rete metallica a maglie larghe che lasciava vedere bene il vuoto sottostante, era come se la casa si trovasse molto in alto e sotto ci fosse un grande baratro e in più aveva cominciato ad oscillare. Da una finestra vedevo che accanto c'era un enorme pilastro in cemento armato e io volevo andarci per poter lasciare quella casa, ma l'oscillazione mi faceva avvicinare e allontanare dal pilastro. Mi sono svegliata di soprassalto avvertendo il grave pericolo che il sogno voleva comunicarmi. Poi le cose sono andate avanti... e in pochi giorni si sono risolte anche grazie all'intervento di Li; il mese successivo è arrivata la mia gravidanza e la storia si è conclusa con il matrimonio il 28 dicembre 1979. Ma io ero come ero e sono andata avanti con il mio modo infelice di vivere, con le tappe già descritte dell'84, del 90 e del 2000. Il sogno che ritengo molto importante è questo che racconto ora, fatto la notte tra il 3 e 4 aprile 2010, appena un anno fa. Non ricordo di averlo raccontato ad Adri ed ecco il sogno come lo scrissi allora, seguendo il consiglio di Li: Sono nel grande androne di un edificio che so essere molto alto, ma poco prima ero in compagnia di una figura maschile non precisata e so che devo andare nella sua casa che si trova all'ultimo piano di quell'edificio. Lui aveva avuto difficoltà a trovare un parcheggio e ora non era con me nell'androne perchè era sceso da una specie di botola a controllare se la macchina era a posto; per questo motivo io ero sola nell'androne davanti all'ascensore e intorno a me c'erano tante ragazze squillo che a quell'ora andavano a trovare i clienti e che mi ispiravano simpatia; arriva lui e mi mette una mano sulla spalla e mi da un bacetto in fronte; io allora nel sogno penso che non mi vuole considerare come le altre; non ricordo di aver preso l'ascensore, ma sicuramente ho chiesto di non prenderlo tra il decimo e il dodicesimo piano. Lui mi accontenta e io per evitare di prendere l'ascensore devo passare per una palestra in un piano alto, dal pavimento verde, dove dei ragazzi stanno giocando; io mi preoccupo molto di non disturbarli e passo tutta accostata al muro. Uscita dalla palestra incontro un specie di portiera che per aiutarmi mi fa passare in uno spazio suo dove ci sono degli animali piccoli; uno in particolare è un coniglio avana che io accarezzo come per rassicurarmi e poi proseguo. Alla fine arrivo su una terrazza da cui si accede alla casa dove dovevo andare a passare almeno una notte con quel 'lui', ma non entro perchè quando sono sulla terrazza mi accorgo che c'è molto vento, la casa che sembra essere molto più in alto di dodici piani e oscilla in modo molto forte; chiedo ad una specie di inserviente che mi accompagnava se era sempre così e lui mi risponde di si, ma che poi ci si abitua. Provo un'ansia incredibile e capisco di non poter entrare in quella casa e decido di tornare giù a piedi come avevo fatto dalla torre Eiffel a Parigi. Mi sono svegliata di soprassalto e mi sono fatta pena... ho pianto un pò. Ho pensato che io dovevo cambiare qualcosa nel profondo, che era una richiesta di aiuto rivolta a me stessa. Nel sogno era tutto molto realistico: i particolari, i colori, il senso del tempo e molto vera l'ansia, quasi più forte di quella reale. La presenza della persona con la quale avrei dovuto coabitare era inconsistente e il vento e l'oscillazione erano per qualcosa di insopportabile. Ora mi devo preparare per uscire... sono le 9:57
Non ho avuto tempo di postarlo .... lo faccio ora che sono le 19:40
Nel prossimo post racconterò perchè rileggere questo sogno mi ha aiutato.
Inviato da: lamiastoriavera
il 04/06/2012 alle 18:20
Inviato da: Rebuffa17
il 17/05/2012 alle 12:45
Inviato da: confettovaniglia
il 02/03/2012 alle 13:31
Inviato da: giggi91
il 24/11/2011 alle 18:33