La mia storia

Sentimento e dipendenza

E' dal 18 maggio che non scrivo... dove sono finita? non è facile dirlo forse perchè non è facile capirlo. Dal 18 al 25 ho cercato aiuto per risolvere il mio problema legato al sentimento ed alla conseguente dipendenza che procura. Credo di non essere riuscita ad andare oltre il tentativo di chiedere aiuto in modo criptico ed allusivo proprio all'origine del problema. Ma cos'è questa dipendenza? E' il dover ammettere che c'è qualcuno che con i suoi comportamenti influisce in modo diretto sul nostro stato d'animo. Può succedere che un giorno uno si senta "felice" il giorno dopo appena tranquillo e il giorno dopo ansioso e il giorno dopo ancora si sveglia con la sensazione di non poter respirare per finire il quinto giorno ad essere proprio fuori di testa e provare un dolore che, anche se già conosciuto, si ripresenta con la stassa forza devastante. Poi un segno di vita da parte di 'qualcuno' ci riporta al primo giorno e tutto si ripete. Che sia un prezzo troppo alto da pagare? E' una trappola da cui non si riesce ad uscire... si paga il prezzo e si va avanti perchè l'alternativa sarebbe solo l'assenza totale... e chi ci riesce a scegliere quello che sembra un suicidio e poi proprio adesso che si comincia a vivere?  Fuggire per la paura di essere abbandonati...e si! E' questa la paura ed è sempre la stessa. In realtà si scelgono comportamenti che producano come risultato la conferma che il temuto abbandono non stia per avvenire. E la mente che fa? Poverina è costretta a ruotare sempre intorno allo stesso problema. Si ha solo la sensazione di stare complessivamente meglio, anzi proprio bene, ma tutte le belle energie trovate vanno a consumarsi pensando alla situazione che si è creata ed al modo di uscirne. Il caso vuole, ci sarebbe da fare una precisazione a proposito del 'caso', ma per ora non importa... quindi il caso vuole che il 25 maggio sempre su fb ci sia un incontro particolare seguito da un fitto scambio di idee. E' sorprendente come venga usato lo stesso linguaggio che sei mesi fa aveva fatto esplodere la mia bolla. Ma chi è questo personaggio misterioso? E' logico che si cerchi di individuarlo negli amici e in più restringendo il campo a chi si può riconoscere per l'uso delle parole o per situazioni analoghe a quella raccontata. Quanti pensieri, quante preoccupazioni! I tanti tentativi di capire vanno a vuoto, ma quale può essere la verità? Perchè dice che io con l'intelligenza potrei arrivarci? Come si può riconoscere una persona che non si è mai conosciuta? Una cosa è certa ed è che si è avvicinata troppo al mio limite invalicabile e come sei mesi fa io ho paura. La stessa paura di allora... riconosco i sintomi, in un certo senso sono vaccinata e perciò non ho paura di avere paura. Mentre scrivo ho ancora il dubbio su come comportarmi: gli confesso di avere paura o no? Non posso dimenticare quanto ho sofferto per aver confessato la mia paura pochi mesi fa... non so cosa farò e aspetto ad avere qualche elemento in più per decidere... in fondo in questi mesi ho imparato che non sempre si deve dire tutto. Non dico che si debbano inventare bugie, ma sorvolare su qualcosa si può o addirittura si deve. Per oggi chiudo qui... che vita strana!!!