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Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 29 Settembre 2007 da sgsal

Nasce il forum DEI giovani...

Si è svolta ieri, presso i locali del centro polifunzionale, la prima assemblea consultiva in vista della nascita del forum giovani di Salice Salentino. Gli interventi dei giovani hanno fornito all'assessore alle politiche giovanili Francesco Fina, numerosi elementi sui quali poter pensare e redigere il regolamento che darà vita al Forum.
Entro 10 giorni l'assessore ha annunciato che verrà pubblicata, sul sito internet del Comune, una bozza del regolamento che conterrà, nei limiti del possibile, le varie istanze avanzate dai giovani e sulla quale poter iniziare a discutere più nel merito le diverse argomentazioni.
Di seguito riportiamo solo alcuno degli argomenti maggiormente trattati nella discussione di venerdì 28, invitando i nostri lettori ad ampliare la discussione in questo spazio con nuove idee e nuove proposte da portare al vaglio dell'assessore Fina.

1. modalità di individuazione dell'organo direttivo del Forum giovani: per elezione mediante la competizione tra liste o per elezione attraverso l'individuazione di un unico listone o ancora, evitando la consultazione elettorale.

2. assemblea del forum aperta a tutti o accessibile previa iscrizione.

3. liste composte con l'obbligo di rispettare le fasce di età presenti nel forum oppure senza alcuna limitazione di età.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/10/07 alle 18:20 via WEB
L’interessante dibattito che è emerso in seguito ad alcuni interventi è interessante ed anch’io, vorrei dire la mia. Ricordo quando i militanti dell’allora PDS ad alcune manifestazioni indossavano la maglietta con la lode a Primo Greganti osannato come un eroe… questo la dice tutta sul modo con cui veniva considerata quella storia di inizio anni novanta. Una storia che sembrava (e forse lo era) un golpe giudiziario con l’intento di spazzare via un partito (la sua storia) e tutto ciò che rappresentava. E’ stato detto che “Craxi aveva ben poco di socialista” ed io vorrei solo ricordare che, se è vero che il PSI degli anni ottanta ha avuto al massimo il 14-15% però, nonostante la minoranza relativa, quel partito, in quel periodo, seppe esprimere un Presidente del Consiglio (ed un Presidente della Repubblica tra i più amati e ricordati della storia italiana). In quegli anni si ebbe il merito di lanciare una ventata di riforme (di sinistra) che non sono state mai più ripetute. Basti pensare alla riforma per l’abolizione della Scala Mobile, le politiche sul Mediterraneo e la forte sintonia con l’OLP di Arafat e la piena adesione verso la causa palestinese, il Nuovo Concordato STATO - VATICANO, la rivalutazione degli assegni familiari a favore dei lavoratori, un piano di occupazione nel pubblico Impiego nei confronti dei giovani lavoratori. Per non parlare della non subalternità dell’Italia rispetto agli Stati Uniti (basti ricordare la storia dell’Achille Lauro e di Sigonella… invece, negli ultimi anni abbiamo dovuto subire le vittime della funivia abbattute da due aerei americani con gli eredi che attendono ancora i risarcimenti e l’emblematico caso Calipari…), gli interventi nel Mezzogiorno, la lotta al Disarmo nei confronti dell’USA e URSS … e poi ci sarebbe da aggiungere tanto… ma voglio fermarmi qui. L’idea socialista, purtroppo per gli altri, ha avuto ragione in Italia come in Europa tant’è che furono tanti i socialisti (d’Italia e d’Europa appunto) che andarono a Berlino a vedere lo sgretolamento di quel muro (Craxi ando' a vedere con i suoi occhi il muro di Berlino che aveva diviso in due l'Europa e si tolse la soddisfazione di dargli anche lui due bei colpi con martello e scalpello). L’allora segretario del PSI volle poi seguire di persona il XX congresso del Pci di Rimini, e si vedeva con quanto interesse assistesse alla nascita del nuovo partito voluto da Occhetto, il Pds. La famosa Svolta della Bolognina appunto. E in quella cornice la sua idea era quella di unire la sinistra nell’ ”Unità socialista''. Era il 1986 quando alla Fiera del Levante l’allora Presidente del Consiglio( Craxi) diceva: “… la stabilità dei governi è un bene sempre più necessario. Non se ne può fare a meno a fronte di una vita economica e sociale che muta con straordinaria rapidità e crea di continuo esigenze nuove e diverse alle quali è doveroso far fronte, se non si vuole che i processi di sviluppo si formino allo sbando e la vita comune divenga una giungla dominata dalla legge del più forte…”. La storia del socialismo italiano si potrebbe riassumere in queste poche parole… una forza sempre attenta allo sviluppo ed al progresso del proprio paese. Per non dimenticare che Bettino Craxi non ostacolo' l'adesione del Pci all'Internazionale socialista. Detto questo, trovandomi in piena aderenza con quanto riferito e riportato su questo blog da Luigi vorrei ricordare che i socialisti ed il “socialismo” non deve confondersi con Craxi ed il “Craxismo” la cui presenza riguarda una piccola parte della storia del socialismo italiano (solo sedici anni). Potrei indicare tanti padri più o meno autorevoli che hanno fatto la storia dei socialisti ma preferisco nominarne solo uno visto che alcuni giorni addietro è stato celebrato l’anniversario della sua morte: l’avvocato G. Di Vagno. Un uomo pugliese, socialista, sempre in prima linea per difendere le sorti dei braccianti agricoli e delle masse operaie ucciso dai fascisti. I socialisti non hanno mai avuto bisogno di cambiare nome per credere in una idea di novità. La ricerca del progresso (sociale, tecnologico, lavorativo..) è parte della loro forma mentis e della loro storia. E’ un’idea che è nata nel XIX secolo, ha attraversato il XX e tutt’oggi è presente e vitale in tutte le democrazie europee e in molte altre parti del mondo. Non è un corpo dottrinale da mantenere immutato con qualche marginale aggiustamento o qualche revisione. È un’idea semplice ma forte, comprensibile a tutti, fatta di principi essenziali come sono quelli della giustizia e della libertà. È un’idea per la quale non è stato mai sacrificato al raggiungimento di una maggiore eguaglianza sociale il valore fondamentale della libertà. Io comprendo i tentativi di scardinare questa presenza (socialista) in Italia. Si è tentato in tutti i modi ed ancora oggi si sta provando con la storiella che il PD possa essere la risposta giusta. Purtoppo così non è. Il PD ha avuto il solo merito (lodevole) di ridisegnare l’assetto politico del nostro paese e favorirne l’aggregazione. La risposta ai problemi del paese non è e non può essere il PD perché quella forza politica nasce nella contraddizione più esasperata esclusivamente per l’amministrazione del potere. Il PD mi fa pensare un po’ ad una lista che si è presentate alle ultime elezioni comunali qui a Salice… E come già qualcuno ha notato su questo blog, il bluff delle primarie e le liste bloccate la dicono lunga sull’idea di novità che vorrebbe rappresentare il PD. E, purtroppo, la ratio delle le liste bloccate non è quella che in buona fede cerca di spiegare Emanuele. Quella delle liste bloccate è stato l’ultimo compromesso tra i due blocchi (DS-MARGHERITA) non per permettere a tutti di partecipare ma, semplicemente, per garantire che i rappresentato dei due blocchi (e soprattutto alcuni rappresentanti) venissero eletti. E’ assurdo che, questi rappresentanti del centro sinistra (?) dopo aver addossato tutte le sciagure dell’Italia sul nuovo sistema elettorale (il c.d. porcellum) lo utilizzano, poi, per la scelta della segreteria e del proprio segretario (tra l’altro già designato!). Ma questo costituendo partito, credo, ci abituerà a tante altre contraddizioni… Fatta questa doverosa premessa, vorrei parlare del mio paese: i mutamenti che si accavallano nei partiti del centrosinistra non possono non avere delle ripercussioni anche nelle nostre sezioni e nella vita politica di Salice. Voglio approfittare, infatti di questa occasione per far conoscere la mia proposta (e quella di tanti altri), da segretario di un partito che (sia a livello locale che a livello centrale) ha sempre portato con orgoglio la bandiera socialista scontrandosi nelle battaglie preferendo anche “perdere piuttosto che perdersi” ( per dirla con una frase di Pietro Nenni). La scelta socialista per chi ha la mia età ( io sono del 1971) fatta in un periodo –gli anni novanta- in cui dirsi socialista significava essere tacciato di tutte le più grandi malefatte non è mai stata dettata da una convenienza ma dalla scelta e dalla voglia di una giustizia sociale e di una tutela dei più deboli senza dogmi e preconcetti. La scelta socialista è stata una scelta naturale! Oggi, dopo un lungo periodo di lacerazioni politiche si è sentita l’esigenza di costruire in Italia una sinistra moderna che sia aderente ai precetti della sinistra riformista di stampo europeo. Quello che sta accadendo in Italia in questi giorni (nel silenzio manipolato ad arte da televisioni e carta stampata) rappresenterà una svolta storica. Non la riedizione dello storico PSI ma la voglia di riemergere con una sinistra al passo con i tempi (così com’è in Europa). Già il 28 settembre scorso è stato celebrato il ricongiungimento dell’area socialista nel salento con la scelta di campo di alcune associazioni, aderenti ai DS e SD ed altri. Oggi, 01 ottobre, nella Regione Puglia si presenterà la Costituente Socialista Pugliese. Nei prossimi giorni (il 5-6 ottobre) si assisterà allo scioglimento dei partiti che si rifanno alla diaspora socialista compreso anche lo SDI che a Salice ho avuto l’onore di rappresentare (non so se nel modo giusto) per rilanciare la Costituente Socialista con la nascita, entro gennaio 2008 del nuovo partito che accoglie in sé oltre ai pezzi del vecchio PSI tutte quelle persone , associazioni e quei compagni che si riconoscono in una vera e moderna forza di sinistra ancorata nel PSE. Infatti, come è stato ricordato, in Europa, le forze che si riconoscono in una sinistra moderna, si chiamano socialiste! Ed il progetto italiano è dettato proprio dalla voglia di costituire una sinistra moderna che prenda tutto il meglio del socialismo italiano ma che guardi (come sempre) avanti. Anche a Salice nascerà il nuovo partito ed anche a Salice in queste settimane verrà proposto, con entusiasmo, il progetto della Costituente Socialista. Il partito dovrà nascere dall’apporto di quanti si identificano nella sinistra riformista e di governo e nel socialismo europeo. Io non mi riconosco in questo centrosinistra litigioso, confusionario ed autoreferenziale. Nel quale si parla di tutto tranne che delle risposte da dare ai cittadini. Allo stesso modo non mi riconosco in questa maggioranza che è presente nel nostro Comune. Le notizie che mi giungono non lasciano ben sperare. Con questo non voglio dire che bisogna avere i paraocchi o che non bisogna avere uno spirito collaborativo (e critico allo stesso tempo)! Le battaglie che si dovranno realizzare dovranno avere come unico scopo il bene del paese (e Salice ha bisogno di tante cose). Il mio è un invito a coloro che, alla PARI, vogliono scrivere insieme a noi, una nuova storia della sinistra italiana e salicese con una scelta di campo CHIARA diretta esclusivamente alla tutela degli interessi del proprio paese senza falsi moralismi e senza perdersi in filosofie che raccontano il nulla! Infine, per quanto mi riguarda, vorrei rispondere senza tanti giri di parole all’invito (anche diretto a La svolta) fatto ultimamente da Gabriele circa il forum giovani: fermo restando il pieno rispetto e tutta la mia considerazione rivolta alla SG devo dire, però, che fino a quando non si smetterà di preparare piatti pronti e confezionati senza dare la possibilità agli altri (vostri pari) di organizzare le (non solo Vostre) manifestazioni; fino a quando non si smetterà di tessere le lodi (senza un minimo di criticità) dell’attuale maggioranza non credo che si riuscirà a costruire qualcosa di nuovo per il nostro paese coinvolgendo anche chi non la pensa come voi. Dico questo anche e soprattutto per il modo con cui avete trattato i Vostri PARI della Federazione dei Giovani Socialisti di Salice. Un saluto, marcoligori@libero.it
 
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