« [...] | Prigione d'aria » |
C'erano fogli incastrati sotto la porta della camera.
Foglie sul davanzale della finestra e polline sui vetri, macchiati di smog, pioggia di terra ed altre anomalie più o meno atmosferiche.
- Ti curerò con il mare
- Non ho bisogno di cure
- Tutti abbiamo bisogno di cure
- Non io, io no
Sul terrazzo c'era ancora il lavabo, colonie di ragni di dimensioni medio-giganti tessevano intrecci di trame che il vento smuoveva.
- Sono belle le nuvole.
- Io amo il cielo terso di Maggio.
- A me piacciono le nuvole bianche vagabonde nel cielo azzurro di Luglio.
- Io, forse se potessi scegliere, vivrei la notte.
- Di luna piena.
- Di luna piena.
La cucina ha gli sportelli di noce scheggiati, urge ristauro alle ante e il vetro è opaco. Gli anni son passati non solo sulla mia pelle.
Il pavimento non è liscio, le mattonelle sono rombi figli del vino.
Il frigorifero è un cadavere delle feste familiari.
Il portapane che abbiam dipinto insieme rimane appoggiato su un marmo arterioso.
E' freddo questo marmo. La polvere sopra anch'essa è fredda.
- Se fossi un animale sarei una farfalla, di quelle gialle che vedi nei prati intente a spiccare voli che per le loro ali leggere appaian quasi impossibili.
- Io sarei un moscerino del vino.
C'è uno scheletro in giardino, che riluce: l'altalena.
Img: Memòria - Magritte