Area personale- Login
Cerca in questo BlogMenuI miei Blog AmiciTagUltimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
|
LU TUMAZZU DI PECURA
Post n°26 pubblicato il 12 Aprile 2014 da vito.marino01
LU TUMAZZU DI PECURA – LA RICOTTA E LA ZABBINA La produzione del formaggio haorigine antichissima, ma acquista spessore solo a partire dal Medioevo. Repertidi origine mesopotamica, datati III millennio a.C. sono i primi documenti chemostrano le fasi di lavorazione del formaggio. Per produrre il formaggio dipecora si procede nel seguente modo: Il latte appena munto si fa riscaldare a35 – 38 gradi centigradi (temperatura dello stomaco della pecora);quindi si aggiunge il caglio, (detto anche presame), costituito ingran parte da enzimi (chimosina o rennina, pepsina e tripsina), che si adoperaper far coagulare il latte e trasformarlo in formaggio spesso di origineanimale, in quanto estratto dallo stomaco degli agnelli lattanti, dopo la macellazione),sciolto in poco latte. Il latte si divide in due parti: la cagliata e il siero. Il caglio è una sostanza (dettaanche presame), costituita in gran parte da enzimi (chimosina orennina, pepsina e tripsina), che si adopera per far coagulare il latte etrasformarlo in formaggio. Può essere animale (ricavato dall’abomaso o quartostomaco di animali ruminanti ancora lattanti), vegetale (fiori di carciofoselvatico, lattice di fico, funghi), sintetico (prodotto da batteri modificatigeneticamente). Provoca la coagulazione della caseina del latte e laseparazione dal siero di una pasta gelatinosa, la cagliata,in cui sono presenti, oltre alla caseina, parte delle sostanze grasse, vitaminee minerali del latte di partenza. Il c. sintetico non può essere usato neiformaggi con certificazione di origine (DOP o IGP), La cagliata, la massa granulosache affiora, viene separata dal siero ponendola in appositi contenitori diplastica bucherellati, una volta fatti con steli di grano (li busi)opportunamente intrecciati, per darle una forma e filtrarla. Una voltaasciugata questa massa ormai più compatta rappresenta la “tumma” (tuma), laprima lavorazione del formaggio, senza sale. Per dare più consistenza e persterilizzarla, la tuma si mette nel siero bollente per un paio d’ore. Quindi sipuò consumare così o avviene la prima salatura che trasforma la tuma informaggio pecorino primo sale. Col passare dei mesi, con la stagionatura siottiene il formaggio stagionato per mangiare o grattugiare. Ilsiero di latte rimasto contiene ancora proteine, grasso e lattosio. Conl’aggiunta di un poco di altro latte e altro caglio, riscaldando il siero a 85 gradi centigradi,attraverso il principio della coagulazione e precipitazione del siero proteine,favorito dall’ambiente acido, si ottiene la “zabbina”. Lazabbina altro non è che ricotta non ancora rassodata, assieme al suo siero diproduzione. Consumare zabbina è un vero e proprio rito in quanto andrebbeassaporata ancora calda direttamente nel luogo di produzione. Una volta siproduceva direttamente nella “mannara” (ovile) in un magazzino o sotto unatettoia. A Castelvetrano c’era la consuetudine fare la “zabbinata”, di mattinapresto, direttamente nel posto di produzione, con aggiunta di pane nero locale.Una prelibatezza tutta siciliana anche perché sembra che l’origine dellaricotta sia per l’appunto in Sicilia. Laparte di zabbina rimasta, posta nellevascedde o camagne e lasciata sgocciolare diventa ricotta e consumata per l’alimentazione. Unaparte della produzione, viene salata su entrambi i lati e posta successivamentenelle casere ove si conserva per 20-25 giorni, questa è la ricotta salata. Laricotta si può ottenere anche con il latte di mucca, di capra e di bufala condelle caratteristiche organolettiche molto diverse. Laricotta di pecora è un’ottima fonte di proteine (9,5%), composte da albumine adalto valore biologico. VITOMARINO
|
Inviato da: cassetta2
il 16/01/2021 alle 16:06
Inviato da: vito.marino01
il 30/11/2020 alle 11:48
Inviato da: Mr.Loto
il 29/11/2020 alle 18:48
Inviato da: vito.marino01
il 21/09/2017 alle 09:05
Inviato da: Vito
il 22/04/2017 alle 19:12