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LA MORTI
Post n°29 pubblicato il 16 Aprile 2014 da vito.marino01
LI MORTI Quando in casa moriva qualcuno, per prima cosa si apriva l'imposta della stanza, perpermettere all'anima di uscire, viceversa sarebbe rimasta in casa per sempre. “Limorti nun s’ammintuanu”, si diceva una volta; quando durante un discorso si eracostretti a nominarli, si aggiungeva: - “la bon’arma”; così ad es.: “me patri, bon’arma” - In questo modo l’anima del defunto non sioffendeva. Nella camera ardente, gli specchi erano tolti o nascosti da pannineri. Unavolta per conoscere la fine che avrebbe fatto l’anima del defunto, si guardavala luna nuova a mezzanotte precisa del terzo mese dopo la morte. Se il levanteera scuro, nebuloso, se tirava vento e qualche cane latrava voleva dire chel’anima era dannata. Se il levante era senza nuvole e se non soffiava il vento,l’anima era in purgatorio. Se il cielo era puro, se non si sentiva alcunabrezza e, soprattutto si vedeva una stella filante era un presagio sicuro chel’anima saliva in paradiso. C’era pure la credenza che l’anima dei mortiammazzati venisse a vagare intorno alla croce piantata sul luogo della loromorte, per tutto il tempo che avrebbe dovuto vivere al mondo. VITO MARINO
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